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Guerra Ucraina

Ucraina: Poroshenko bloccato alla frontiera, doveva vedere Orban

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Le guardie di frontiera ucraine hanno impedito all’ex presidente Petro Poroshenko di lasciare il Paese venerdì perché aveva intenzione di incontrare il primo ministro ungherese Viktor Orban, hanno detto i servizi di sicurezza di Kiev (Sbu). Poroshenko, al potere dal 2014 al 2019, aveva programmato una serie di incontri di alto livello all’estero, ma venerdì ha detto che il suo viaggio doveva essere annullato perché era stato respinto alla frontiera. In una dichiarazione, la Sbu ucraina ha affermato che l’ex leader è stato respinto a causa del suo incontro programmato con Orban, un leader dell’Ue criticato da Kiev per la sua posizione filo-russa.

L’Sbu ha affermato che Orban “esprime sistematicamente una posizione anti-ucraina” e che Mosca intendeva utilizzare l’incontro “nelle sue operazioni informative e psicologiche contro l’Ucraina”. In risposta alla dichiarazione della Sbu, il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha scritto su X che l’Ungheria “non desidera svolgere alcun ruolo nelle lotte politiche interne del presidente Zelensky”. “Notizie come questa e certe epurazioni politiche sono un’altra indicazione che l’Ucraina non è ancora pronta per l’adesione all’Unione Europea”, ha aggiunto.

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Esteri

Nyt, ‘piano segreto Kiev contro Russia, Mosca avverte Pentagono’

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Il ministro della Difesa russo Andriy Belousov ha chiamato il capo del Pentagono Lloyd Austin all’inizio di questo mese per avvisarlo di una “operazione segreta” che l’Ucraina stava preparando contro la Russia: lo scrive il New York Times (Nyt), che cita tre funzionari statunitensi. Il 12 luglio Austin ha ricevuto una “richiesta insolita” da Belousov, commenta il giornale. Secondo le fonti, il ministro russo ha avvertito Washington dei preparativi di Kiev per un’operazione segreta contro la Russia, che credeva avesse il nullaosta degli americani. Belousov ha chiesto ad Austin se il Pentagono fosse a conoscenza dell’operazione, avvertendolo che essa avrebbe potuto portare ad un’escalation delle tensioni tra Mosca e Washington.

I funzionari del Pentagono sono rimasti sorpresi dalle affermazioni di Belousov e non erano a conoscenza dell’operazione, scrive il Nyt aggiungendo: “Ma qualsiasi cosa abbia rivelato Belousov… è stata presa abbastanza sul serio perché gli americani hanno contattato gli ucraini e hanno detto, in sostanza, ‘se state pensando di fare qualcosa del genere, non fatelo'”. Il giornale spiega che, nonostante la profonda dipendenza dell’Ucraina dagli Stati Uniti per il sostegno militare, di intelligence e diplomatico, i funzionari ucraini “non sono sempre trasparenti” con le loro controparti americane riguardo alle loro operazioni militari, in particolare quelle dirette contro obiettivi russi dietro le linee nemiche. I funzionari ucraini e il Cremlino si sono rifiutati di commentare l’indiscrezione e il ministero della Difesa russo non ha risposto a una richiesta di commento, riporta il giornale.

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Esteri

Fonti, Modi potrebbe offrire mediazione per risolvere conflitto

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Il primo ministro indiano Narendra Modi potrebbe offrire la mediazione di New Delhi per porre fine al conflitto in Ucraina durante la sua visita a Kiev prevista per agosto: lo ha detto alla Tass una fonte del Parlamento indiano, riporta l’agenzia di stampa russa. “L’India potrebbe offrire la sua mediazione per risolvere la crisi ucraina. Tale proposta può essere avanzata durante la visita di Modi in Ucraina, con la possibilità che venga discussa al momento – ha detto la fonte -. L’India ha relazioni amichevoli di lunga data con la Russia e il primo ministro ha instaurato buoni rapporti con il presidente Vladimir Putin”. “Allo stesso tempo, l’India ha buone relazioni anche con l’Ucraina. Entrambe le parti hanno fiducia nell’India”, ha sottolineato. La fonte ha poi ricordato che “l’India ha ripetutamente dichiarato di essere pronta a contribuire alla risoluzione del conflitto. Tuttavia – ha osservato -, ciò è possibile solo con il consenso di entrambe le parti”.

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Esteri

Isw, respinto massiccio attacco meccanizzato russo a est

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Le forze ucraine hanno respinto mercoledì scorso nell’ovest della regione di Donetsk uno dei più grandi attacchi meccanizzati lanciati dalla Russia dall’ottobre 2023: lo l’Istituto per lo studio della guerra (Isw). Video geolocalizzati pubblicati il 24 luglio mostrano che le truppe di Kiev hanno fermato l’assalto meccanizzato russo di un battaglione rinforzato vicino a Kostyantynivka – a sud-ovest della città di Donetsk – dopo che le forze russe erano avanzate fino alla periferia sud-orientale dell’insediamento, si legge nel rapporto del centro studi statunitense.

Una brigata ucraina operante nella direzione di Kurakhove ha riferito che le forze russe hanno attaccato simultaneamente all’alba con 11 carri armati, 45 veicoli corazzati da combattimento, un raro veicolo da combattimento corazzato ‘Terminator’ (di cui la Russia ne avrebbe prodotto solo 23 esemplari a partire dal dicembre 2023), 12 motociclette e circa 200 uomini provenienti da diverse direzioni tattiche. La brigata ha riferito che la ricognizione aerea ucraina ha identificato le colonne meccanizzate da lontano e che l’assalto è stato respinto grazie all’artiglieria, i droni e i campi minati. Le forze ucraine hanno danneggiato o distrutto sei carri armati russi, sette veicoli corazzati da combattimento e le 12 motociclette. Le forze russe si sono ritirate dopo che le forze ucraine hanno distrutto la prima ondata di veicoli.

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