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Cronache

Trovato corpo di Alessandra Ollari, indagini per omicidio

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Come mai il corpo di Alessandra Ollari si trovava in una campo a Parma in avanzato stato di decomposizione? E soprattutto come è morta la donna che risulta scomparsa da giugno scorso, ma della quale non si hanno tracce nemmeno nei mesi precedenti? Sono le due domande principali alle quali tenterà di rispondere l’autopsia sul corpo di Alessandra Ollari, disposta dalla procura di Parma dopo che è stato identificato il cadavere trovato a inizio febbraio in un prato, nascosto dalla vegetazione.

Quando un uomo a passeggio con il cane ha notato un cadavere in avanzato stato di decomposizione, uno dei primi pensieri degli inquirenti è stato proprio per Alessandra, la cui casa si trovava a poche centinaia di metri dal ritrovamento. Sul suo caso, cominciato formalmente il 29 giugno quando il compagno ha denunciato la scomparsa, da ottobre la procura di Parma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, senza indagati. Dall’esame del corpo potrebbero però arrivare alcune risposte a una scomparsa che sembrava un mistero. La procura ha notificato ai familiari della donna l’avviso, nella veste di persone offese: le cugine, assistite dall’avvocato Nicodemo Gentile e il compagno, assistito dall’avvocato Pierluigi Collura.

L’incarico sarà conferito martedì, il 27 febbraio, nel pomeriggio sarà fatta una tac, mentre l’esame medico legale sarà eseguito il giorno dopo. Avere informazioni sul quando e sul come Alessandra Ollari è morta potrebbe è essere determinante per il prosieguo delle indagini, delle quali si stanno occupando i carabinieri. La vicenda di Alessandra Ollari, della quale si è più volte occupata la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ è cominciata appunto a giugno, quando il compagno Ermete ne ha denunciato la scomparsa, dopo che non aveva fatto rientro da un’uscita di casa per andare al supermercato.

Di Alessandra Ollari sono rimasti in casa tutti i documenti, il portafoglio con le carte di credito e gli occhiali, anche se lei era fortemente miope. Anche nei mesi precedenti alla denuncia del compagno, Alessandra sembrava letteralmente svanita nel nulla, nessuna delle sue amiche e cugine ha avuto contatti nell’anno precedente alla denuncia della scomparsa. Una parrucchiera di un paese vicino, che ha in affitto il fondo commerciale dalla donna scomparsa, parlando sempre a ‘Chi l’ha visto?” dice di averla sentita l’ultima volta nel maggio del 2022, e di non aver ricevuto né una risposta né una visualizzazione dei messaggi nei mesi successivi, quando provò ripetutamente a contattarla per una piccola questione strutturale relativa al suo negozio.

E’ probabile che dopo l’autopsia gli inquirenti torneranno a sentire il compagno Ermete, anche per capire cos’è successo nell’anno precedente alla denuncia di scomparsa. Nel suo passato è emersa una condanna definitiva a un anno e sei mesi per violenza sessuale. I fatti risalgono al 2009, quando l’uomo era autista di una cooperativa per il trasporto dei disabili ed avrebbe molestato una delle ragazzine che accompagnava. “Un errore giudiziario che mi ha rovinato la vita – ha detto lui parlando a ‘Chi l’ha visto?’ – se avessi fatto qualcosa contro Alessandra mi metterei a rischio così, denunciando e mettendoci la faccia?”.

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Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

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Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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