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Cronache

Stop agli show di Rita De Crescenzo, Borrelli: “Segnale importante da Forio e Castel Volturno”

Francesco Emilio Borrelli commenta lo stop agli spettacoli di Rita De Crescenzo deciso dai sindaci di Forio e Castel Volturno: “Segnale importante contro l’immondizia culturale”.

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I sindaci di Forio, sull’isola d’Ischia, e di Castel Volturno hanno detto no agli spettacoli della tiktoker Rita De Crescenzo. Una decisione che, secondo molti osservatori, rappresenta un segnale forte contro modelli comunicativi controversi che rischiano di influenzare soprattutto i più giovani.

Le parole di Borrelli

Il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli ha accolto con favore la decisione: “Finalmente qualcosa inizia a muoversi: da Forio e Castel Volturno arrivano segnali importanti delle istituzioni contro le logiche perverse che fanno della trasgressione delle regole, dell’apologia del crimine e dell’ignoranza i temi fondanti di una comunicazione che sta creando danni seri, specie nelle giovani generazioni”.

Il precedente in Consiglio regionale

Borrelli ha ricordato anche il recente episodio avvenuto nel Consiglio regionale della Campania, dove Rita De Crescenzo, insieme a un collega e a un consigliere, aveva offerto “uno squallido spettacolo di vilipendio alla bandiera italiana e alle istituzioni, dimostrando di non riconoscere nemmeno l’Inno nazionale”.

Una battaglia culturale

Per il deputato si tratta di una risposta necessaria: “Di questa immondizia culturale non se ne sente il bisogno. Lo stop deciso dai sindaci è la migliore risposta possibile”.

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Cronache

Ischia, serata di solidarietà per la Terra Santa: preghiera, comunità e pace

Il 27 agosto a Ischia Ponte una serata di solidarietà per la Terra Santa con Rosario, Messa, animazione, stand gastronomici e spettacoli. “Abbiamo speranza, crediamo nella pace”.

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Il 27 agosto 2025, la comunità di Ischia si ritroverà al Piazzale delle Alghe, a Ischia Ponte, per una serata di preghiera e solidarietà dedicata alla Terra Santa, nel segno della pace.

Preghiera e momenti comunitari

Il programma prevede alle 19.00 il Rosario e le Confessioni, seguiti alle 19.30 dalla celebrazione della Santa Messa. La serata continuerà con momenti di animazione comunitaria, una pesca di beneficenza e stand gastronomici aperti a tutti i partecipanti.

“Abbiamo speranza, crediamo nella pace”

Il filo conduttore dell’iniziativa, promossa dalla Diocesi di Ischia – Ufficio di Pastorale Sociale insieme alle parrocchie S. Maria Assunta, S. Giovan Giuseppe della Croce e Spirito Santo, è il messaggio di speranza e di pace in un tempo segnato da conflitti e divisioni.

Spettacoli e partecipazione

Alla serata prenderanno parte il gruppo Body Ballet Dance e l’artista Manu Moving, che offriranno momenti di spettacolo e coinvolgimento, rendendo l’appuntamento un incontro che unisce fede, cultura e solidarietà.

La comunità si stringe per la pace

In un contesto di preoccupazione internazionale per la Terra Santa, Ischia sceglie di testimoniare vicinanza con un evento che unisce preghiera, impegno sociale e convivialità, riaffermando il valore della pace come fondamento della vita comunitaria.

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Cronache

Ischia, art. 25 e condoni: il rebus tra legge speciale e pareri paesaggistici

Il geometra Colella chiede al MiC se l’art. 25 L. 130/2018 valga o no per le istanze ex L. 326/2003 su immobili danneggiati dal sisma d’Ischia. La presunta discrasia: Comuni che rilasciano titoli in sanatoria e Soprintendenza che nega o rinvia i pareri.

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L’articolo 25 della Legge 130/2018 impone ai Comuni ischitani di definire le pratiche di condono pendenti (L. 47/1985, L. 724/1994, DL 269/2003) limitatamente agli immobili distrutti o danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017. Per le pratiche ex 326/2003 è necessario un parere paesaggistico favorevole; fino all’accoglimento della sanatoria, i contributialla ricostruzione restano sospesi. L’impianto è quello di una corsia speciale per far ripartire gli interventi legittimi nei territori colpiti.

Che cosa contesta la PEC

Il geometra Giuseppe Colella sostiene che, nella pratica, la Soprintendenza ABAP di Napoli nega o rinvia pareri sulle istanze ex 326/2003 anche quando i Comuni rilasciano i titoli in sanatoria applicando l’art. 25. Ne deriverebbe una discrasia: lo Stato chiede di chiudere i condoni per sbloccare i contributi, ma un’altra “porzione” dello Stato, in sede paesaggistica, disconoscerebbe (o comunque non applicherebbe) la stessa cornice speciale. Nella PEC è citato un caso emblematico (titolo edilizio in sanatoria n. 18/2021 del Comune di Lacco Ameno) indicato come esempio del corto circuito.

Il punto giuridico: “o vale per tutti o per nessuno”

La domanda di fondo è binaria: l’art. 25 si applica oppure no alle istanze ex 326/2003 per immobili colpiti dal sisma? Se , allora tutte le amministrazioni coinvolte devono coordinarsi e valutarle alla luce della lex specialis; se no, non può pretendersi dai cittadini la chiusura delle pratiche ai fini della ricostruzione. L’argomento di Colella è di coerenza dell’ordinamento: le regole speciali non possono essere applicate “a metà”.

Parere paesaggistico: cosa significa davvero

Il parere paesaggistico non è una “formalità”: valuta se la trasformazione sanata sia compatibile con i valori tutelati. L’art. 25 non elimina il vincolo: richiede il parere favorevole per le pratiche 326/2003. Il conflitto nasce nonsull’esistenza del parere, ma su come la Soprintendenza stia interpretando l’interazione fra regola speciale (art. 25) e limiti generali del “terzo condono” in area vincolata (art. 32 DL 269/2003).

Perché la questione conta: tempi, costi, diritti

Fino a quando le istanze non sono accolte, i contributi pubblici restano bloccati e i proprietari sostengono costi(oblazioni, oneri, istruttorie) senza certezze. Sullo sfondo, oltre ai bilanci familiari e ai tempi dei cantieri, c’è il diritto all’abitare in territori a elevata fragilità sismica e idrogeologica.

Gli attori in campo e gli strumenti disponibili

  • Comuni: rilasciano i titoli in sanatoria e possono attivare conferenze di servizi per accelerare.
  • Soprintendenza: esprime il parere paesaggistico e tutela il vincolo.
  • Commissario per la ricostruzione: emana indirizzi e può favorire prassi uniformi.
  • Ministero della Cultura: può fornire chiarimenti interpretativi e linee guida, rendendo coerente l’azione degli uffici.

Nel 2023 si è già lavorato a coordinare la gestione delle pratiche: la partita oggi è dare certezza applicativa.

La cornice politica: la proposta di legge 2315

In Parlamento è stata depositata la pdl 2315 (FdI) che interviene sull’art. 32 DL 269/2003. Non è un “nuovo condono”, ma un tentativo di ri-perimetrare l’ambito della sanatoria in aree vincolate e chiarire (anche per casi come Ischia) che cosa sia sanabile e a quali condizioni. Il percorso è in Commissione e non modifica, allo stato, l’obbligo di parere paesaggistico.

Tre scenari possibili

  1. Chiarimento ministeriale: il MiC ribadisce che l’art. 25 si applica integralmente e che il parere deve valutare la compatibilità nel perimetro della norma speciale, con tempi certi e motivazioni tipizzate.
  2. Conferma della lettura restrittiva: prevalgono i limiti generali del “terzo condono” sui vincoli; i pareri restano negativi salvo casi marginali → ricadute su contributi e cantieri.
  3. Accordo operativo: linee guida condivise Comuni-Soprintendenza-Commissario (istruttorie standard, criteri di compatibilità, uso sistematico della conferenza dei servizi) per ridurre la discrezionalità e uniformare esiti e tempi.

La domanda chiave

La richiesta di Colella, in sintesi: il Ministero chiarisca se l’art. 25 valga o no per le pratiche 326/2003 sui fabbricati del sisma. Se vale, allora vale per tutti gli uffici coinvolti; se non vale, si dica esplicitamente perché e con quali conseguenze per cittadini e ricostruzione.

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Cronache

Bassano del Grappa, docente accoltellato per un rifiuto: 62enne in ospedale, indagini in corso

Aggressione shock a Bassano del Grappa: un professore 62enne del liceo Brocchi è stato accoltellato da uno sconosciuto dopo aver negato una sigaretta. È grave ma non in pericolo di vita.

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Un episodio di violenza efferata e immotivata ha scosso questa mattina Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Intorno alle 7:30, un docente di 62 anni del liceo Brocchi è stato aggredito alle spalle e accoltellato da un giovane, che secondo le prime ricostruzioni avrebbe reagito con brutalità al rifiuto di una sigaretta.

Le condizioni del professore

La lama si è conficcata nella spina dorsale, fermandosi a pochi millimetri da aorta e midollo spinale. Una ferita che poteva rivelarsi fatale. Il docente, trasportato d’urgenza all’ospedale San Bassiano, è stato sottoposto nel pomeriggio a un delicato intervento chirurgico. La prognosi resta riservata, ma i sanitari hanno riferito che l’uomo non sarebbe in pericolo di vita.

Le indagini dei carabinieri

L’aggressore si è immediatamente dileguato, mentre alcuni passanti hanno allertato i soccorsi del 118. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Bassano del Grappa e del Nucleo operativo di Vicenza, che stanno vagliando ogni ipotesi. Gli investigatori hanno già acquisito testimonianze e stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona.

Una città sotto shock

L’aggressione è avvenuta in viale XI Febbraio, una delle strade centrali più trafficate della città, quando però a quell’ora la zona era ancora poco frequentata. L’episodio ha scosso profondamente la comunità bassanese, che conosce il docente per il suo lungo impegno al prestigioso liceo Brocchi.

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