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Scaramantica a Castel dell’Ovo, le videoinstallazioni di Franz Cerami che ci accompagneranno per tutto il periodo Natalizio

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Sono quattro momenti, quattro azioni, quattro interventi quattro spaziature, Magica I, Magica II, Fire e Lumina, che ci accompagnerà a Capodanno,  a scandire, con videoproiezioni, il tempo di Scaramantica un progetto prodotto da Voiello, con il patrocinio del Comune di Napoli ed in collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, proiezioni che potremo vedere da oggi a Napoli e per tutto il periodo natalizio realizzati dal video artista e docente Franz Cerami. Gli interventi sono il perno centrale del progetto che Dal 22 dicembre fino al 1° gennaio 2021, saranno proiettate su  uno dei luoghi più iconici della cittàà, Castel dell’Ovo. Queste quattro videoinstallazioni celebrative e beneauguranti saranno visibili sulle mura esterne del Castello che si specchia sulle acque del lungomare di Napoli.

Cerami, insieme agli allievi del “Digital Storytelling Lab”, che lo seguiranno con altre opere, utilizza le mura di Castel dell’Ovo come una tela bianca e immagina con il pennello e con la tavolozza grafica un viaggio cromatico e sensoriale che attraversa ed esprime il volto storico e collettivo del capoluogo campano. L’artista metabolizza un processo analitico al contempo introspettivo e sociale e collauda soggetti, luoghi e significati in una costante metamorfosi formale ed espressiva in bilico tra pittura, fotografia, graffitismo e video art. In tal modo, il maestro crea ciò che egli stesso definisce “animazioni digitali”, ovvero bozzetti trasfigurati in filmati digitali che, proiettati sugli edifici, coinvolgono la comunitàà tutta. Restituendo luce su uno dei più iconici simboli della città partenopea. Le opere, tutte realizzate nel 2020 hanno titoli fortemente evocativi e rispecchiano oltre che le sensazioni estremamente intime dell’artista, ma anche universi frenetici e viscerali che entrano in connessione tra loro e sviluppano dialoghi. Ricorrenti simboli della napoletanità e la forza naturale, ma divenuta esoterica e fortemente fatale del Vesuvio si scatena in una allegoria di colori e segni che lasciano alla visione e agli occhi dello spettatore una miriade di modelli di lettura che spaziano dall’arte “graffitara” alle più sofisticate tecniche pittoriche. Cerami interpreta senza alcun dogma da trasmettere I luoghi e le leggende di Napoli che sono una parte imprescindibile del vissuto dei suoi abitanti e sono spesso note alla maggior parte degli stranieri, ma di rado vengono elaborati a livello conscio, in termini razionali. Lascia negli occhi dello spettatore la libertà che si muove velocemente come la scansione temporale delle sue opere/proiezioni. Anche San Gennaro viene rivisto, ma continuando questa sua offerta di libera interpretazione al fruitore delle sue opere, Cerami inventa un’immagine inedita eppure fedele all’originale, che moltiplica all’infinito, invariabile eppure cangiante del martire protettore della città. L’artista tenta con questo progetto una personale traduzione narrativa volta a svelare la formula che porta il passato ad essere integrato nell’affrontare il quotidiano, a viso aperto. Una città che si tuffa nell’esistenza contemporanea abbracciando il proprio passato, una realtà umana le cui vestigia “en plein air” sono celate nel cuore dei palazzi e dei cortili, protette dal brusio popolare ma accessibili a tutti coloro che hanno la saggezza di penetrarne le vie. Usa nelle sue quattro opere linguaggi multipli dal cromatismo primario che ricorda gli accostamenti pop sperimentati da Andy Warhol,  alle  Capuzzelle, sintesi grafica e ludica, che rimandano da un lato all’idea di Memento Mori, concetto il classico che invita a celebrare la vita rappresentando la caducità dell’esistenza. E poi ancora la Sirena Partenope e l’Uovo di Virgilio, icone che incarnano il mito eziologico della nascita e della morte della cittàà. Infine le due teste che si guardano, una rivisitazione allo specchio dell’antica divinitàà del Giano bifronte come chiave di lettura per comprendere i paradossi capillari di una cittàà che non può essere vissuta usando la sola ragione o una conoscenza didascalica della storia poichéé la sua verità più profonda risiede nell’armonia ossimorica costituita da un complesso di semi-verità che ne compongono il mosaico umano. Queste due figure condividono simbolicamente la sacralitàà del pasto, con uno spaghetto che ne congiunge le bocche e l’anima.  E poi la luce, le oscurità, le ombre, fino ad arrivare al movimento compositivo che racconta la festa popolare, ispirandosi agli effetti di chiaro e allo splendore cromatico prodotti dalle luminarie che vestono il labirinto stradale della città partenopea durante le feste, l’opera indaga sul significato e sugli effetti prodotti dalla luce sull’uomo e ci riporta una Napoli che non domata dalle emergenze è ritornata sempre con più vita a splendere con le sue genti per le sue piazze e per le sue strade.

Scaramantica vede la  curatela artistica di Dominique Lora, le musiche Claudio del Proposto con l’assistente dell’artista Flavio Urbinati e l’ assistente post produzione Emanuele Ascione

 

Fotogiornalista da 35 anni, collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani. Ha raccontato con le immagini la caduta del muro di Berlino, Albania, Nicaragua, Palestina, Iraq, Libano, Israele, Afghanistan e Kosovo e tutti i maggiori eventi sul suolo nazionale lavorando per agenzie prestigiose come la Reuters e l’ Agence France Presse, Fondatore nel 1991 della agenzia Controluce, oggi è socio fondatore di KONTROLAB Service, una delle piu’ accreditate associazioni fotografi professionisti del panorama editoriale nazionale e internazionale, attiva in tutto il Sud Italia e presente sulla piattaforma GETTY IMAGES. Docente a contratto presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli., ha corsi anche presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Suor Orsola Benincasa e presso l’Istituto ILAS di Napoli. Attualmente oltre alle curatele di mostre fotografiche e l’organizzazione di convegni sulla fotografia è attivo nelle riprese fotografiche inerenti i backstage di importanti mostre d’arte tra le quali gli “Ospiti illustri” di Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos, Leonardo, Picasso, Antonello da Messina, Robert Mapplethorpe “Coreografia per una mostra” al Museo Madre di Napoli, Diario Persiano e Evidence, documentate per l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, rispettivamente alla Castiglia di Saluzzo e Castel Sant’Elmo a Napoli. Cura le rubriche Galleria e Pixel del quotidiano on-line Juorno.it E’ stato tra i vincitori del Nikon Photo Contest International. Ha pubblicato su tutti i maggiori quotidiani e magazines del mondo, ha all’attivo diverse pubblicazioni editoriali collettive e due libri personali, “Chetor Asti? “, dove racconta il desiderio di normalità delle popolazioni afghane in balia delle guerre e “IMMAGINI RITUALI. Penitenza e Passioni: scorci del sud Italia” che esplora le tradizioni della settimana Santa, primo volume di una ricerca sui riti tradizionali dell’Italia meridionale e insulare.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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