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Russia, ministro delle Finanze Anton Siluanov: qualsiasi misura su nostri beni sovrani riceverà risposta simmetrica

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Qualsiasi azione relativa ai beni sovrani russi ubicati all’estero ricevera’ una risposta simmetrica. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov in un’intervista all’agenzia si stampa “Ria Novosti”. “Non e’ una questione che riguarda noi, seguiamo le decisioni dei Paesi occidentali. Qualsiasi azione con i nostri beni ricevera’ una risposta simmetrica”, ha detto Siluanov alla domanda sul possibile destino delle riserve valutarie russe congelate all’estero. Dal febbraio 2022 i Paesi occidentali hanno imposto delle sanzioni contro la Russia, in seguito alle quali sono stati congelati sia i beni sovrani che i fondi degli investitori privati. Le riserve valutarie del Paese sono state congelate per un ammontare di circa 300 miliardi di dollari. Quasi immediatamente si e’ parlato di confisca di questi beni da parte di Paesi stranieri per vari scopi.

Nell’ottobre del 2022, i leader dell’Ue hanno incaricato la Commissione europea di preparare proposte per utilizzare i beni congelati per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina. Il Cremlino ha dichiarato che l’adozione di tali decisioni “sarebbe un altro passo in avanti verso la violazione di tutte le regole e le norme del diritto internazionale”. Il ministero degli Esteri russo ha definito il congelamento dei beni russi in Europa un furto, osservando che l’Ue non sta prendendo di mira solo fondi privati ma anche beni statali russi. Siluanov ha detto che altri Paesi stanno gia’ traendo le loro conclusioni dalla vicenda. “I cinesi stanno riducendo la loro partecipazione nei titoli statunitensi: e’ una conseguenza di quanto sta accadendo. L’affidabilita’ del dollaro e dell’euro e’ stata minata”, ha dichiarato il ministro russo.

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Media, ‘drone Kiev su raffineria russa dopo volo 1.500 km’

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Il Servizio di sicurezza ucraino Sbu ha organizzato un attacco a una raffineria di petrolio sulla regione russa della Baschiria con un drone che prima di colpire ha volato per una distanza record di 1.500 km. Lo scrive Rbc Ucraina citando fonti di Kiev. La rivendicazione giunge dopo che il capo della Baschiria, Radiy Khabirov, ha riferito che una raffineria di petrolio Gazprom nella città di Salavat è stata attaccata da un drone. Secondo le autorità regionali citate da Ria Novosti, l’attacco ha danneggiato la struttura di una stazione di pompaggio dell’impianto ma non ci sono state vittime.

“La Sbu ha dimostrato ancora una volta di possedere potenti soluzioni tecnologiche che aiutano a sferrare colpi dolorosi al nemico. Ciò significa che le raffinerie e i depositi petroliferi russi che operano nel complesso dell’industria militare della Federazione Russa non possono sentirsi sicuri nemmeno nelle retrovie”, ha detto la fonte a Rbc Ucraina. L’impianto colpito, il “Gazprom Naftokhim Salavat”, è considerato uno dei più grandi complessi di raffinazione del petrolio e di produzione petrolchimica in Russia.

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Boy Scout cambiano nome in Usa per includere le ragazze

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Rivoluzione nei Boy Scouts americani. L’organizzazione fondata in Texas 114 anni fa ha deciso di cambiare nome per essere più inclusiva e accogliente nei confronti delle ragazze. Dall’8 febbraio del prossimo anno, giorno del suo 115esimo avversario, l’associazione dei piccoli esploratori diventerà ‘Scouting America’ “un’evoluzione naturale volta a garantire che tutti i giovani americani si sentano riconosciuti”, ha dichiarato Roger A. Krone, presidente e amministratore delegato dell’associazione centenaria. In realtà, si tratta anche di una mossa strategica dopo che negli ultimi tempi l’organizzazione, da sempre roccaforte del conservatorismo del sud degli Stati Uniti, è stata travolta da oltre da migliaia di denunce di abusi sessuali che l’hanno portata, nel 2020, a dichiarare bancarotta e accettare un piano di ristrutturazione per 2,4 miliardi.

E solo l’anno scorso, gli Scouts hanno iniziato a risarcire migliaia di vittime attraverso il Victims Compensation Trust che, si prevede, pagherà 2,4 miliardi di dollari a più di 82.000 ragazzi che hanno subito abusi. Da allora l’organizzazione ha imposto una serie di protocolli per evitare che altre persone debbano soffrire per violenze del genere. Tra questi, una formazione obbligatoria sulla protezione dei giovani per volontari e dipendenti, un processo di screening che include controlli dei precedenti penali per i capi e il personale adulto e una politica che richiede che almeno due adulti che abbiano seguito il training siano sempre presenti con i giovani durante le attività. Ma gli scandali hanno comunque dato un grande scossone alla sua fama. Come altre organizzazioni, inoltre, durante la pandemia gli Scouts hanno perso molti membri, un vero e proprio crollo rispetto al picco raggiunto nel 2018 con oltre 2 milioni di iscritti.

Attualmente il numero si è assestato su poco più di un milione di cui 176.000 ragazze. Peraltro alle giovani esploratrici non era permesso accedere ai ranghi più alti dell’associazione fino al 2017, una forma di discriminazione che ha colpito anche i soci gay che non sono stati ammessi fino al 2013. Quando le porte si aprirono per la prima volta per le ragazze, la spiegazione ufficiale fu che era un modo per aiutare le famiglie nell’organizzazione dei figli, ora i vertici dell’associazione sostengono che il cambiamento debba essere rappresentato anche nel nome. “E’ giunto il momento per l’organizzazione di avere un nome che rifletta meglio i giovani attualmente iscritti – ha spiegato Krone – tanto più che quasi il 20% dei membri sono ragazze o giovani donne”. Il rebranding, ha sottolineato il presidente, non cambierà la missione di preparare “i giovani a fare scelte etiche e morali in base ai principi scout.

I valori dell’America sono valori di scouting”. Nello Stato tra i più conservatori d’America c’è tuttavia chi storce già il naso definendolo un cambiamento “non necessario”, mentre le Girl Scouts – un’organizzazione separata dai Boy Scouts of America – hanno contestato che questa apertura in nome della parità di genere potesse creare confusione e danneggiare i loro sforzi di reclutamento. Hanno quindi presentato una denuncia alla Corte federale di Manhattan. Ma alla fine, un giudice ha stabilito che entrambe le associazioni possono usare parole come “scout” e “scouting”.

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Londra attacca Mosca: risposte inadeguate, stop ad attività maligne in casa nostra

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Il ministro dell’Interno britannico, James Cleverly, ha denunciato come “totalmente inadeguate” le spiegazioni offerte da Mosca alle denunce di un’intensificazione di “attività maligne” nel Regno Unito come in altri Paesi occidentali sullo sfondo della guerra in Ucraina. Di qui, ha rimarcato Cleverly, “la nostra risposta risoluta e ferma” annunciata oggi con la prevista espulsione dell’addetto militare russo (accusato d’essere “un ufficiale non dichiarato” dei servizi di spionaggio del Gru), la revoca dello status diplomatico ad alcune proprietà facenti capo all’ambasciata di Mosca nel Regno che sarebbero state usate come basi per operazioni “d’intelligence” e la riduzione della durata dei visti diplomatici. “Vogliamo rendere evidente alla Russia che noi non tollereremo una simile escalation”, ha insistito il titolare dell’Home Office, mettendo poi le mani avanti sulla reazione del Cremlino e alzando ulteriormente i toni della retorica: nelle sue parole, è prevedibile che Mosca risponda evocando accuse di russofobia contro il governo di Rishi Sunak e “teorie della cospirazione”, argomenti a cui i britannici “non intendono abboccare, facendosi prendere in giro da mosche cocchiere, troll e lacchè di (Vladimir) Putin”. “Il nostro messaggio alla Russia è chiaro: deve fermare la sua guerra illegale, ritirare le truppe dall’Ucraina e cessare queste attività maligne”, ha concluso Cleverly.

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