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Roma

Roma capoccia, dopo De Rossi anche Totti potrebbe lasciare Pallotta

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Dopo aver risolto il problema allenatore, con l’ingaggio del portoghese Paulo Fonseca, la Roma rischia di ritrovarsi a dover fare i conti con un’altra grana non di poco conto riguardante Francesco Totti e il suo futuro in giallorosso. All’ex capitano diventato dirigente la societa’ ha infatti proposto di assumere l’incarico di direttore tecnico, e adesso attende di conoscere la risposta. A Trigoria non si da’ nulla per scontato, ma e’ ovvio che le strade percorribili da Totti al momento sembrano esclusivamente tre, di cui una particolarmente traumatica per una piazza che poche settimane fa ha dovuto dire addio a De Rossi. La prima, che si augura il club, e’ che Totti accetti mettendosi cosi’ alla prova in un nuovo ruolo che prevede maggiori responsabilita’ rispetto a quelle avute sinora. La seconda potrebbe portare l’ex n.10 a declinare l’offerta continuando pero’ a svolgere le attuale mansioni. L’ultima ipotesi, la piu’ dolorosa, e’ quella che vedrebbe Totti rifiutare e subito dopo lasciare la societa’ che lo ha visto crescere. Nessuno, se non il diretto interessato, sa quanto tempo servira’ per prendere una decisione e comunicarla a Pallotta, che intanto pero’ gia’ nei fatti aveva testimoniato a Totti l’intenzione di renderlo sempre piu’ partecipe dell’area sportiva della Roma. Il presidente, a quanto risulta, aveva comunicato per tempo a Totti che nel caso in cui Fonseca fosse volato a Londra dopo la firma sul contratto anche lui avrebbe partecipato all’incontro nella City. L’invito insomma era partito, ma Totti alla fine ha preferito non sedersi al tavolo con Pallotta, Baldini, Fienga, Calvo e Fonseca. Forse anche per riflettere meglio sul proprio futuro.

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Roma

Toti chiede incontro con Salvini, sul tavolo futuro Regione

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Giovanni Toti chiede di incontrare il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e i due assessori regionali Giacomo Giampedrone e Marco Scajola. L’istanza è stata depositata al giudice dall’avvocato Stefano Savi. Il leader della Lega sarà a Genova lunedì ma non è detto che l’incontro possa avvenire già quel giorno. I confronti serviranno in prima battuta a fissare la linea da seguire per mandare avanti la Regione dopo la decisione del Riesame che ieri ha deciso di lasciare Toti agli arresti domiciliari. Ma non è escluso che si possa iniziare a parlare anche del futuro del governatore e delle sue eventuali dimissioni.

Toti, ai domiciliari dal 7 maggio per corruzione, nelle scorse settimane aveva già incontrato il presidente facente funzioni Alessandro Piana e i sue due assessori fedelissimi, ma anche il deputato e coordinatore ligure di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, il viceministro e segretario della Lega Liguria Edoardo Rixi e il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco. A chiudere i summit erano stati Maurizio Lupi e Pino Bicchielli, rispettivamente leader e deputato di Noi Moderati. I confronti con gli assessori serviranno in prima battuta a fissare la linea da seguire per mandare avanti la Regione dopo la decisione del Riesame che ieri ha deciso di lasciare Toti agli arresti domiciliari.

Ma non è escluso che si possa iniziare a parlare anche del futuro del governatore e delle sue eventuali dimissioni. Gli stessi giudici del Riesame, nel provvedimento con cui hanno rigettato l’istanza di revoca dei domiciliari, hanno sottolineato come fosse corretto chiedere nuovi incontri de visu con esponenti politici. I giudici hanno anche sottolineato, nell’ordinanza, che i finanziamenti ricevuti dal presidente “non sono tutti regolarmente tracciati”, contrariamente a quanto da lui sostenuto anche nell’interrogatorio. Per il Riesame, Toti non avrebbe capito le accuse e per questo potrebbe reiterare il reato.

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Cronache

Neonata morta vicino Roma, si farà l’autopsia

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Si ipotizza una morte in culla per la neonata deceduta stamattina ad Albano Laziale, vicino Roma. Per fugare ogni dubbio verrà effettuata nei prossimi giorni l’autopsia al policlinico Tor Vergata. I carabinieri di Castel Gandolfo acquisiranno, inoltre, la documentazione clinica della bambina dalla nascita fino ad oggi. A dare l’allarme la mamma che quando è andata a controllarla stamattina perché non si svegliava l’ha trovata immobile nel lettino e ha notato che non respirava. Inutili i tentativi di rianimazione

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Cronache

Riconoscimento facciale a Roma, Garante apre istruttoria

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana. Secondo alcune notizie stampa, in vista del prossimo Giubileo, l’Amministrazione prevede di installare telecamere con riconoscimento facciale, “in grado di verificare azioni scomposte” all’interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista “di atti non conformi”. L’amministrazione ha 15 giorni per rispondere alla richiesta di informazioni del Garante privacy. Lo spiega l’autorità in una nota.

Nella risposta l’amministrazione deve fornire al Garante privacy, ”tra l’altro, una descrizione tecnica delle funzionalità di riconoscimento facciale, la finalità e la base giuridica di tale trattamento di dati biometrici e una copia della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati. Fino a tutto il 2025, ricorda l’Autorità, vige una moratoria sull’installazione di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale attraverso l’uso di dati biometrici, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da parte delle autorità pubbliche o di soggetti privati. Tale trattamento è consentito solo all’autorità giudiziaria, nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, e alle autorità pubbliche, a fini di prevenzione e repressione dei reati, e comunque previo parere favorevole del Garante privacy”.

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