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Roma

Roma capoccia, dopo De Rossi anche Totti potrebbe lasciare Pallotta

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Dopo aver risolto il problema allenatore, con l’ingaggio del portoghese Paulo Fonseca, la Roma rischia di ritrovarsi a dover fare i conti con un’altra grana non di poco conto riguardante Francesco Totti e il suo futuro in giallorosso. All’ex capitano diventato dirigente la societa’ ha infatti proposto di assumere l’incarico di direttore tecnico, e adesso attende di conoscere la risposta. A Trigoria non si da’ nulla per scontato, ma e’ ovvio che le strade percorribili da Totti al momento sembrano esclusivamente tre, di cui una particolarmente traumatica per una piazza che poche settimane fa ha dovuto dire addio a De Rossi. La prima, che si augura il club, e’ che Totti accetti mettendosi cosi’ alla prova in un nuovo ruolo che prevede maggiori responsabilita’ rispetto a quelle avute sinora. La seconda potrebbe portare l’ex n.10 a declinare l’offerta continuando pero’ a svolgere le attuale mansioni. L’ultima ipotesi, la piu’ dolorosa, e’ quella che vedrebbe Totti rifiutare e subito dopo lasciare la societa’ che lo ha visto crescere. Nessuno, se non il diretto interessato, sa quanto tempo servira’ per prendere una decisione e comunicarla a Pallotta, che intanto pero’ gia’ nei fatti aveva testimoniato a Totti l’intenzione di renderlo sempre piu’ partecipe dell’area sportiva della Roma. Il presidente, a quanto risulta, aveva comunicato per tempo a Totti che nel caso in cui Fonseca fosse volato a Londra dopo la firma sul contratto anche lui avrebbe partecipato all’incontro nella City. L’invito insomma era partito, ma Totti alla fine ha preferito non sedersi al tavolo con Pallotta, Baldini, Fienga, Calvo e Fonseca. Forse anche per riflettere meglio sul proprio futuro.

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Politica

Gualtieri a giro boa, abolire frase ‘non si può fare’

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“Basta con le romanelle, con le soluzioni pasticciate. Abbiamo deciso di eliminare il concetto di scorciatoia” perché la città di Roma “non va solo manutenuta ma trasformata”, nella “condivisione tra giunta e Consiglio” e tenendo in gran conto gli stimoli che arrivano dal tessuto della città, perché “non abbiamo la verità in tasca”. E con un’ambizione: “Voglio abolire la frase ‘non si può fare’, questo concetto per cui i romani non hanno il diritto, chissà perché, di pretendere soluzioni ai problemi ereditati e a quelli nuovi”. Roberto Gualtieri è al giro di boa: due anni e mezzo da sindaco alle spalle, due anni e mezzo davanti. I Rapporti alla Città, il sindaco li presenta a cadenza annuale, con tutta la maggioranza (e non solo quella) all’Auditorium. Per questo metà mandato invece si riunisce con il suo partito, il Pd, nel teatro di Villa Lazzaroni, nel quartiere popolare dell’Appio Latino. Che non sembra un caso: “Si dà di più a chi ha di meno, perché è così che si produce l’eguaglianza – dice nel suo intervento – dobbiamo fare, e stiamo facendo, un gigantesco investimento sulle periferie”.

L’evento si chiama ‘Roma. Verso la direzione giusta’, e l’ha organizzato proprio il gruppo capitolino dei dem. In platea fa gli onori di casa il minisindaco Francesco Laddaga, c’è il segretario cittadino Enzo Foschi, e ci sono tutti i consiglieri, a partire dalla presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, che rivendica il lavoro d’aula (“dal suo insediamento si è riunita 215 volte, ha votato 380 delibere e 325 mozioni”) e snocciola i provvedimenti approvati in due anni e mezzo. Dice la capogruppo Valeria Baglio: “Abbiamo approvato atti importantissimi e abbiamo mantenuto gli impegni per il rilancio e il risanamento delle partecipate. Su lavoro, diritti, servizi e giovani rilanciamo il nostro lavoro per la seconda parte della consiliatura, per la crescita e lo sviluppo, senza lasciare nessuno indietro”.

“Siamo orgogliosi – aggiunge Celli – Non fermiamoci, proseguiamo insieme verso la direzione giusta, una bella e significativa stagione di trasformazione grazie all’attenta e incisiva azione della amministrazione Gualtieri”. Il sindaco ricambia l’omaggio: tra Sala delle Bandiere e Aula Giulio Cesare deve esserci concordia: “Ci deve essere condivisione non perché altrimenti non passano le delibere ma per essere tutti parte della squadra di governo della città. Nella distinzione dei ruoli, ma nella collaborazione. Stiamo, e state, dando un bellissimo esempio di buona politica. Voi – dice ancora – avete avuto il coraggio di provare a rendere memorabile questo ciclo di governo, alto, bello e necessario”, anche col “coraggio di fare le scelte giuste, che anche se all’inizio sono impopolari, alla fine pagano. Una persona non può perdere l’assistente sociale perché abbiamo paura di aumentare la tassa di soggiorno…” Sul metodo, Gualtieri rivendica il sistema del “percorso più lungo, e anche se qualcuno diceva ‘il sindaco dove sta?’, stavamo lavorando perché accadessero le cose che si vedono oggi”.

Per trasformare, afferma, “le parole che sembrano ormai vacue all’opinione pubblica, come ‘sostenibilità’, in fatti concreti: un conto è dire ‘decarbonizzazione’, altro è dire ‘pianteremo un milione di alberi'”. E anche se le casse comunali di certo non traboccano, i fondi per le iniziative, assicura, ci saranno: “Potevamo dire: lo Stato non ci da i soldi e i poteri, quando ce li avrete dati faremo, intanto ci lamentiamo. Noi invece i soldi intanto ce li siamo trovati, con la Bei, col Pnrr, con il Fnc”. La trasformazione della città deve avvenire “coi connotati dei nostri valori, con l’obiettivo specifico di rimozione delle diseguaglianze. Non è una concessione – conclude – ma una condizione per essere una città più forte e più moderna, una necessità per essere più prosperi”.

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Cronache

Roma, senzatetto intrappolato nella panchina: soccorso da Vigili del fuoco e Polizia locale

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Una scena insolita ha avuto luogo questa mattina intorno alle 10 nel pittoresco parco di piazza Vittorio, nel cuore di Roma. Un uomo senza tetto, un quarantenne la cui identità non è stata resa nota, è stato trovato intrappolato nella panchina sulla quale si era addormentato. Gli agenti della Polizia Locale, allertati dalla segnalazione di passanti che avevano udito le sue grida di soccorso, si sono precipitati sul posto insieme ai vigili del fuoco. La situazione richiedeva un intervento immediato, poiché l’uomo era chiaramente in difficoltà e incapace di liberarsi da solo. Con grande impegno e professionalità, i vigili del fuoco hanno dovuto smontare le assi di legno della panchina per liberare l’uomo intrappolato. La delicatezza dell’operazione era fondamentale per evitare ulteriori danni alla persona intrappolata. Una volta liberato, il quarantenne è stato prontamente trasportato in ospedale per accertamenti medici. Sebbene le sue condizioni non siano state rese pubbliche, è evidente che l’incidente ha potuto provocargli qualche disagio fisico o trauma. Questo episodio mette in evidenza le sfide quotidiane affrontate dalle persone senza fissa dimora, esposte a rischi e pericoli che possono sfociare in situazioni di emergenza come quella vissuta oggi. È anche un promemoria della generosità e dell’importanza di aiutare coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità, offrendo loro sostegno e assistenza quando ne hanno più bisogno.

 

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Cronache

Traffico di droga, blitz dei Carabinieri a Zagarolo: 13 arresti

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Maxi operazione contro il traffico di cocaina a sud ddi Roma,  i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto di 13 persone. Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, spaccio di sostanze stupefacenti ed autoriciclaggio.


Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati traggono origine da una serie di singoli arresti per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti che hanno spinto gli inquirenti ad approfondire la provenienza e la gestione dello stupefacente nell’area di Valle Martella, nel comune di Zagarolo, a sud est della Capitale.
I due soggetti, di origini sinti, a capo dell’associazione avevano reinvestito parte dei proventi derivanti dall’attività illecita in una pizzeria, che i Carabinieri hanno sequestrato.
Si precisa che il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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