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Cronache

Rifiuti, la portavoce del M5S in Regione Campania Muscarà denuncia: i criminali smaltiscono la spazzatura indifferenziata in fondi privati

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“Ora che, grazie alle misure messe in campo dal nostro Governo, i controlli sono serrati e non è  possibile liberare le piazzole di impianti e siti di stoccaggio privati dando alle fiamme il materiale accumulato, la nuova strategia per fare piazza pulita di rifiuti indifferenziati eccedenti consiste nello sversarli in aree di periferia e campi coltivati”. La denuncia è della capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Maria Muscarà, al termine di un sopralluogo ad Acerra con gli attivisti del Meetup locale. “Se prima – spiega – il materiale accumulato in maniera incontrollata veniva dato alle fiamme negli stessi siti in cui era stoccato, come ipotizzato dagli inquirenti che indagano sui roghi degli ultimi mesi, dall’esito di un sopralluogo effettuato questa mattina in località Ponte di Cane, alla periferia di Acerra e a pochi chilometri dall’inceneritore, abbiamo dato conferma ai nostri sospetti. Su un fondo di un cantiere privato sono state sversate balle di rifiuti di vario genere, molto probabilmente tal quale destinato a un processo di tritovagliatura. Si tratta di circa 40 tonnellate di rifiuti di genere pericoloso e non, con una buona percentuale anche di umido, raccolte in balle e su cui indaga oggi la Procura di Nola”.

“Casi come quello di Acerra – sottolineano Muscarà e la portavoce M5S al Comune di Acerra Carmela Auriemma – potrebbero riguardare molte altre aree limitrofe della regione, con un impatto sull’ambiente devastante. La zona oggetto del sopralluogo è a ridosso di un campo coltivato a verdure, sul quale è finita una parte degli stessi rifiuti e nei cui suoli potrebbe riversarsi del percolato. Bisogna procedere a un’intensificazione dei controlli, ora che con il protocollo anti roghi voluto dal nostro governo sarà fissato anche un limite del quantitativo di rifiuti da stoccare all’interno dei siti, di cui finalmente conosceremo anche la natura. Ma ora è più che mai necessario dare vita, a livello regionale, a un ciclo ottimale che parta da una progressiva riduzione della produzione procapite di rifiuti, passando per il riuso, un incremento della raccolta differenziata, a finire con il riciclo della materia, così da dar finalmente vita a una vera economia circolare”.

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Penalisti Napoli a Gratteri: evitare schemi inadatti a città

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“Comprendere le specificità di ogni singolo territorio e di ogni stagione, evitando di riproporre schemi e visioni che mal si attaglierebbero a una realtà come quella napoletana” ed, evitando di fare “tabula rasa del passato”, “comprendere e governare la complessità, estirpando attraverso un lavoro certosino e chirurgico le sacche di malaffare e delinquenza che ancora impediscono ai cittadini l’esercizio di tutti i loro diritti costituzionalmente garantiti”. E’ quanto la Camera Penale di Napoli chiede al neo procuratore Nicola Gratteri attraverso una nota nella quale viene anche ricordato “l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni dai suoi predecessori: il procuratore Giovanni Melillo e la facente funzioni di procuratore Rosa Volpe”.

“Non ci sfugge ovviamente – scrive la Camera Penale in una nota – e sarebbe ipocrita da parte nostra non farne cenno, che la storia e soprattutto talune dichiarazioni pubbliche del neo-procuratore destano qualche perplessità, poiché in taluni casi agli antipodi con quell’idea di diritto penale liberale e democratico di cui i penalisti (e soprattutto le camere penali) sono da sempre strenui sostenitori”. La Giunta della Camera Penale di Napoli, nella nota, ricorda, anche, “il rapporto sovente turbolento che il neo-procuratore ha avuto con gli avvocati calabresi” i quali “in più di un’occasione, sono stati costretti a dar vita a condivisibili iniziative di protesta e di denunzia finalizzate a portare a conoscenza dell’opinione pubblica alcune innegabili torsioni avvenute, specie nei processi di criminalità organizzata, nei vari Tribunali della Calabria”.

“Vogliamo essere onesti fino in fondo, – dicono i penalisti napoletani – avremmo preferito un profilo diverso alla guida della Procura napoletana” ma “al di là dei nostri desiderata, – spiegano i penalisti – crediamo che, pur nella profonda differenza di vedute e di orientamenti culturali che certamente permarranno e con i diversi ruoli e responsabilità di cui ciascuno è portatore, il dott. Gratteri possa, abbandonando auspicabilmente alcune posture del recente passato non del tutto in linea con il ruolo di ‘capo’ della prima Procura italiana, svolgere egregiamente il suo difficile compito nell’interesse di tutti i cittadini. Noi penalisti – come sempre – vigileremo e ci impegneremo fattivamente perché ciò accada”, concludono i penalisti.

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Bus giù dal cavalcavia a Mestre, il sindaco di Venezia Brugnaro parla di almeno 20 morti

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Un bus è precipitato dal cavalcavia Vempa a Mestre in provincia di Venezia. Ci sono molte vittime, morti e feriti, secondo i primi soccorritori arrivati sul posto. Il sindaco di Venezia Brugnaro ha parlato di “almeno 20 morti”, oltre ai feriti, molti dei quali gravi. Tra le vittime anche dei bambini. Brugnaro ha anche parlato di “immane tragedia” per la comunità e disposto il lutto cittadino. E’ stata interrotta, sempre dalle prime informazioni, anche la linea ferroviaria. Il bus sarebbe dell’azienda di trasporti Actv e si è incendiato dopo l’impatto.  Sono stati mobilitati tutti gli ospedali della zona.

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Spacciatori creativi: nascondevano 24 chili di droga nel camino

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Nascondevano la marijuana nel camino, 15 chili da una parte e 9 dall’altra. La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato tre persone per il reato di detenzione ai fini di spaccio di circa 24 chili marijuana.

Un’operazione congiunta tra Squadra Mobile della Questura di Caserta e Commissariato di P.S. di Santa Maria Capua Vetere, finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti, ha permesso di effettuare perquisizioni in un’azienda del Comune di San Tammaro, al cui interno vi era il sospetto vi fosse conservata una grossa quantità di sostanza stupefacente.

In particolare, durante le ricerche, all’interno di un camino di un locale adibito a cucina, gli investigatori hanno trovato nascoste 15 grandi buste con all’interno marijuana, del peso di 15 chili. L’attività di ricerca ha inoltre consentito di trovare, in un capannone adiacente, 5 ventilatori, utilizzati per disperdere il forte odore prodotto dalla sostanza stupefacente durante l’essiccazione.

Il gestore dell’azienda agricola, un quarantenne della provincia di Caserta con precedenti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza psicotropa ed è stato associato alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Ulteriori perquisizioni sono state effettuate presso l’abitazione di due coniugi di nazionalità albanese di 35 e 29 anni, residenti in San Tammaro, ove sono stati ritrovati circa 9 chili di marjuana nascosti nel camino dell’abitazione. I coniugi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre la donna agli arresti domiciliari.

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