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Cronache

Portici, campagna di denuncia porta a porta contro racket e usura di Natale

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Centinaia di volantini per dire ‘no’ al racket e all’usura distribuiti ai commercianti di Portici, nel Napoletano. L’iniziativa è dei  volontari dell’associazione antiracket della Fai ‘Giovanni Panunzio’ e del Centro di Ascolto antiusura ‘don Pino Puglisi’ che, in prossimità del periodo natalizio, quando le richieste di ‘pizzo’ potrebbero essere più insistenti, incontrano porta a porta i commercianti del territorio invitandoli a denunciare tentativi di estorsione, laddove esistano. Un invito viene rivolto anche ai cittadini affinchè si rechino a spendere in quei negozi aderenti alla campagna etica del ‘consumo critico’, i cui titolari rifiutano di pagare tangenti alla camorra impedendo così che possa alimentarsi. L’acquisto in questi esercizi commerciali, contraddistinti dall’adesivo ‘pago chi non paga’, è una garanzia per il consumatore perchè è consapevole che il suo denaro non finirà nei circuiti della malavita. Sul volantino è indicato il contatto telefonico del Centro antiracket: 345-6083875. Quanti invece sono in difficoltà economica per eccessivi debiti o perchè hanno chiesto prestiti alle persone sbagliate, potranno rivolgersi al Centro di Ascolto antiusura ‘don Pino Puglisi’. Qui volontari esperti cercheranno insieme a chi ne è vittima il percorso più adatto per venirne fuori, offrendo gratuitamente una assistenza economico-finanziaria, legale, psicologica e spirituale. A disposizione il numero di telefono del Centro antiusura: 366-3902014

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Cronache

G7: Scontri al corteo, polizia respinge gli antagonisti

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Serata di tensione, nel centro di Torino, per il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, nel primo giorno della riunione dei ministri dell’Ambiente alla Reggia di Venaria. La polizia ha usato prima gli scudi per respingere i manifestanti poi ha fatto ricorso a idranti e lacrimogeni, infine anche a qualche manganellata. I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell’ordine. Il primo momento caldo a poche decine di metri dalla partenza del corteo, da Palazzo Nuovo, la sede universitaria dove militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi si erano riuniti in assemblea. La polizia ha subito fatto indietreggiare i manifestanti all’imbocco di via Po. Il corteo si è poi ricomposto e diretto verso altre zone del centro nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle zone transennate, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Vicino al cinema Massimo alcuni antagonisti hanno lanciato tavolini di un dehors e sono stati fatti indietreggiare anche con qualche manganellata. Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta ‘The king is nake, G7 is a scam’ (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro’.). Poi gli attivisti avevano bloccato una strada ballando al ritmo della musica techno: una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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