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Musk parla di Tesla e del rischio fallimento scongiurato e poi dice “andrò su Marte ma ci sono alte probabilità di morire”

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“Tesla ha rischiato di fallire nel tentativo di accelerare la produzione di Model 3” ed è arrivata molto vicina alla bancarotta. Quanto vicina? “Meno di dieci settimane” (“Within single-digit weeks”), a causa di una “folle emorragia di denaro”. Parola di Elon Musk, che per la prima volta conferma ufficialmente – in un’intervista di Axios-Hbo – quanto sia stato a rischio il futuro della casa automobilistica. Da una parte, come logico che fosse, il ceo ostentava sicurezza. Dall’altra c’erano gli innegabili problemi, legati soprattutto alle casse sempre più vuote. “Se non fossimo riusciti a risolverli in breve tempo, saremmo morti. Ed è stato molto difficile farlo”. Secondo il ceo il peggio è passato e la produzione si è messa in moto. Non senza costi, soprattutto per se stesso. Musk ha affermato di aver lavorato sette giorni su sette, anche 22 ore al giorno, e di aver dormito in fabbrica. Di aver dato il proprio contributo ovunque, anche “nel reparto verniciatura e all’assemblaggio delle auto”. In quei giorni Musk ha confessato di essersi “preoccupato” perchè, oltre alla propria società, anche lui avrebbe potuto “implodere”. “Nessuno dovrebbe lavorare così tanto. Non è un bene. E’ stato molto doloroso”, ha affermato Musk. “Ha colpito il mio cuore e il mio cervello”. Anche in questo caso è una conferma. Le esternazioni su Twitter, l’erba fumata in diretta durante una trasmissione radio, le confessioni sull’uso di farmaci per dormire e i consigli di alcuni amici imprenditori (il patron di Virgin Richard Branson disse che Musk avrebbe dovuto “delegare e riposare un po’ di piu'”) avevano fatto temere per la salute del ceo. Che già in passato, durante i primi lanci falliti di Space X, aveva confessato di essere arrivato “vicino a un esaurimento nervoso”.

Elon Musk. Il capo di Tesla svela i suoi progetti per andare su Marte

Nel corso dell’intervista, Musk ha parlato anche di futuro. E’ nota la sua ambizione di raggiungere Marte. Adesso sostiene che le probabilità di trasferirsi sul pianeta rosso siano molte: “Il 70%”. Il fondatore di Space X e Tesla ha svelato qualche elemento in più sulla sua ultima creatura: Neuralink. La società punta a creare interfacce ibride tra cervello umano e software. Come? “L’aspirazione è raggiungere una simbiosi con l’intelligenza artificiale”. Cioè, in altre parole, creare chip “da impiantare nel cranio” e in grado di dialogare con i neuroni. Una sorta di intelligenza aumentata che fonda le funzioni cerebrali con la capacità di calcolo dell’AI. Potrebbe essere utile, ad esempio, per “ripristinare alcune funzioni motorie” oppure per supportare la memoria: “E’ molto triste che, invecchiano, una madre non ricordi i propri figli. Ma è qualcosa che possiamo risolvere”. E’ uno scenario che, secondo Musk, potrebbe essere realizzabile “nell’arco di un decennio”. Creare “un disco rigido” per il proprio cervello sarebbe anche un modo per “democratizzare” le nuove tecnologiche, che non dovrebbero essere “monopolio di grandi compagnie e Stati”. Il ceo di Tesla ha ribadito le sue preoccupazioni per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. “Già adesso si potrebbe creare uno sciame di robot assassini con pochissimi soldi”. Basterebbero “un comune drone, un chip per il riconoscimento facciale come quelli utilizzati in molti smartphone e una piccola carica esplosiva”. 

Con questi componenti, il drone potrebbe dare la caccia a una persona, riconoscerla e ucciderla. E poi ci sono le minacce più sottili ma ancora più pericolose, come “la propaganda dell’intelligenza artificiale capace di influenzare le elezioni”. Gli Stati, e in particolare Washington, non si stanno muovendo abbastanza in fretta per arginare queste minacce: “La regolamentazione è lenta e lineare, mentre le minacce crescono in maniera esponenziale”. Se si risponde in modo lineare a un problema esponenziale (cioè che non avanza ma si moltiplica a ogni passo), “è molto probabile che la minaccia vincerà”. “Questo è il problema”, secondo Musk. Che non esclude neppure la possibilità che il nostro mondo sia “una simulazione”, come in Matrix. “Stai scherzano, vero?”, gli chiedono i giornalisti Mike Allen e Jim VandeHei. “No, non sto scherzando”.

La sonda Insight atterra sul pianeta Marte, il video della Nasa

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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