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Mozzarella di bufala Dop e Grana Padano Dop in crociera sulla Senna, due eccellenze enogastronomiche italiane in mostra a Parigi dal 21 al 25 ottobre

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Metti una sera la Mozzarella di Bufala Campana Dop e il Grana Padano Dop in crociera sulle rive della Senna, a bordo del Bateaux Mouches. Tradizionalmente ambientata tra Paestum, il Vesuvio, la Reggia di Caserta e il Circeo, il fascino della bufala Dop si trasferisce all’ombra della Torre Eiffel. È quanto accadrà a Parigi nell’esclusivo evento promosso in occasione del Salone Internazionale dell’Alimentazione (Sial, dal 21 al 25 ottobre nell’area espositiva di Paris Nord Villepinte) dai Consorzi di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e Grana Padano Dop per incontrare il mondo dell’informazione francese e raccontare queste due eccellenze italiane. E se a prepararle a cena è il miglior pizzaiolo del mondo, Franco Pepe, il risultato è un evento unico. Sarà un vero e proprio “Fuori Salone”, in programma la sera del 22 ottobre: una cena-crociera nel cuore della capitale. Per l’occasione è prevista una performance a quattro mani tra Pepe e lo chef francese Djibril Dameper una serata d’autore, ricca di contaminazioni.

I due formaggi simbolo del Made in Italy a tavola hanno scelto di allearsi anche all’estero, dopo il felice connubio al Cibus di Parma. Un’area espositiva (Hall 7 Stand E 110) e un claim comune: “C’è più gusto a stare insieme”. La rassegna francese è il punto di incontro strategico per l’industria internazionale del food. Oltre 7mila aziende da 109 Paesi esporranno le loro produzioni, dagli ingredienti fino alle attrezzature in un vero e proprio viaggio intorno al globo, diviso in 21 settori espositivi. Proprio al Sial è interamente dedicato il nuovo numero di “Bufala News”, il magazine ufficiale del Consorzio di Tutela, realizzato in doppia lingua e consultabile sul sito www.mozzarelladop.it.

“Per capire tendenze e innovazioni bisogna essere al Sial, perché l’appuntamento parigino è una fotografia della direzione di marcia del settore dell’alimentazione”, commenta il presidente del Consorzio Mozzarella Dop, Domenico Raimondo.

Franco Pepe. Al Salone Internazionale dell’Alimentazione “cucinerà” la mozzarella assieme allo chef Djibril Dame

“I francesi sono diventati i principali consumatori di formaggi italiani, tanto che quasi il 20% delle esportazioni complessive finisce proprio Oltralpe, in ulteriore aumento del 2% nel 2018”, spiega il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. “L’analisi delle esportazioni della mozzarella di bufala campana Dop riflette un analogo scenario – sottolinea ancora Saccani – Negli ultimi 10 anni l’export è incrementato di oltre il 100%, passando dal 15,6% al 32%. La Francia è il secondo Paese di destinazione delle nostre mozzarelle ed è molto innamorata della bufala campana. I numeri evidenziano che la Germania è tornata ad essere il primo importatore con una quota del 24,78%, superando la Francia, che si attesta al 22% ma ha guidato la classifica fino all’ultimo triennio”.

Tanti gli appuntamenti al Sial firmati insieme da Mozzarella di Bufala Dop e Grana Padano Dop. Le due eccellenze saranno protagoniste di un gustoso calendario di iniziative nel corso della fiera. Oltre a momenti di degustazione del prodotto, sarà proposta ai visitatori la grande versatilità in cucina di questi due prodotti, con un focus sul loro utilizzo sulla pizza. Per questo a Parigi arriverà un interprete d’eccezione della pizza, l’artigiano Franco Pepe di Caiazzo, in provincia di Caserta, che preparerà un menu delle sue creazioni con Mozzarella di bufala Dop e Grana Padano Dop. Incontri da non perdere che si ripeteranno durante le giornate della rassegna.

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Raddoppiati a maggio casi morbillo, allerta per l’estate

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Il morbillo continua a rappresentare una minaccia ed i casi in Italia sono in aumento. Nel mese di maggio, secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), i casi sono quasi raddoppiati rispetto al mese precedente. La causa sta anche nei maggiori spostamenti legati alle recenti festività, ma la recrudescenza è pericolosamente legata al calo delle vaccinazioni. In vista delle vacanze estive dunque, è il richiamo degli esperti, è bene controllare il proprio stato vaccinale e immunizzarsi se non lo si è fatto finora. Questo trend, afferma l’infettivologo e direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, Massimo Andreoni, “è molto preoccupante”. Si registra dunque un nuovo aumento di casi, con 65 segnalazioni, quasi il doppio rispetto ad aprile (37 casi): un incremento, sottolinea l’Iss, che potrebbe essere legato agli spostamenti durante le recenti festività e che rappresenta “un dato preoccupante con l’avvicinarsi della stagione estiva e delle vacanze”. Da inizio anno sono stati registrati 334. I dati arrivano dal numero di giugno del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News dell’Iss. Il 20% dei casi segnalati tra gennaio e maggio 2025, rileva l’Istituto, è stato associato a viaggi internazionali, un dato in aumento rispetto al 18% del periodo precedente. Lo stato vaccinale è noto per 313 dei 334 casi segnalati nel 2025 e in 275 casi (quasi il 90%) le persone colpite risultavano non vaccinate. In circa un terzo, 108, è stata riportata almeno una complicanza, tra cui epatite, polmonite e trombocitopenia. Sono stati segnalati anche tre casi di encefalite, tutti non vaccinati.

L’appello degli esperti è quindi quello di verificare il proprio stato vaccinale contro il morbillo prima di intraprendere qualsiasi viaggio all’estero. Quasi l’80% dei casi si verificano infatti in persone di età pari o superiore a 15 anni, per la maggior parte non vaccinati o che hanno effettuato una sola dose. E da proteggere sono anche i bambini: la fascia di età più colpita, in termini di incidenza, rimane quella sotto i cinque anni. Ma continuano ad essere segnalati casi anche tra i lattanti per i quali, come sottolineano gli esperti, “la protezione dipende da un elevato livello di immunità nella popolazione, visto che l’età raccomandata per la somministrazione della prima dose di vaccino Mpr è 12 mesi”. Nello stesso periodo considerato dal bollettino (1 gennaio-31 maggio) è stato segnalato anche un caso possibile di rosolia. Si tratta di un trend “molto preoccupante – afferma Andreoni -. Nel 2023 abbiamo infatti avuto circa 23 casi in un anno, nel 2024 circa 1010 casi e adesso siamo già a circa 350 casi nei primi 6 mesi del 2025. Un trend di incremento allarmante, considerando che il morbillo ha una mortalità di 1 a mille”. E’ vero, precisa l’esperto, che “abbiamo un buon tasso di aderenza sulla prima vaccinazione a 12 mesi, molto vicino al 95%, ma al richiamo fissato tra 5 e 11 anni l’aderenza scende in modo rilevante”.

In questo modo, avverte, “c’è il rischio di focolai epidemici in zone in cui c’è un basso tasso vaccinale e questo rappresenta un grande pericolo perchè il morbillo è una delle malattie più contagiose che conosciamo”. L’indicazione dell’Oms, ricorda Andreoni, “è l’eliminazione del morbillo in Italia entro il 2030, ma l’obiettivo appare critico se consideriamo che nel 2024 l’Italia è stato il secondo paese in Europa per numerosità di casi dietro solo alla Romania”. E’ quindi fondamentale “vaccinarsi contro il morbillo, ad ogni età, se non lo si è fatto prima, ed effettuare il richiamo anche se si è raggiunta l’età adulta. La preoccupazione è crescente perchè i casi sono in aumento in generale in tutta Europa. Per questo proteggersi con la vaccinazione, in questo momento e con questi numeri – conclude Andreoni – è indispensabile”.

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Chirurgia maxillo-facciale: Napoli ospita il congresso mondiale Sicmf

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Dal 12 al 14 giugno Napoli sarà la capitale mondiale della chirurgia maxillo-facciale, ospitando la ventiquattresima edizione del Congresso della Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale (Sicmf). Un evento di portata internazionale, dedicato a una disciplina che integra scienza, tecnologia e umanità nella cura delle patologie del volto.

Un congresso da record, tra scienza e memoria

Oltre 800 partecipanti da quattro continenti, più di 200 relatori provenienti da 21 Paesi e una forte presenza europea: questi i numeri del congresso che si preannuncia tra i più partecipati di sempre. A presiedere i lavori Giovanni Dell’Aversana Orabona, ordinario alla Federico II e presidente nazionale della Sicmf, insieme a Gianpaolo Tartaro, docente della Vanvitelli.

L’evento è dedicato alla memoria del professor Luigi Califano, figura storica della chirurgia maxillo-facciale, recentemente scomparso. A lui è intitolato anche il “Luigi Califano Award”, premio per le comunicazioni scientifiche più innovative.

Innovazione, giovani e live surgery

Le quattro macro-sessioni del congresso affronteranno temi cruciali per il futuro della disciplina: intelligenza artificiale, nuovi materiali impiantabili, bioprinting, robotica e realtà aumentata. Saranno presentate circa 450 comunicazioni, con ampio spazio ai giovani ricercatori.

Momento clou, le quattro sessioni di chirurgia in diretta, con interventi trasmessi in tempo reale da sale operatorie in Europa. Un’opportunità straordinaria per apprendere dai migliori chirurghi del panorama internazionale.

Collaborazioni, industria e valorizzazione della ricerca

Il congresso segna anche l’inizio di nuove sinergie tra la Sicmf e le società scientifiche “gemelle”, come la Società Italiana di Otorinolaringoiatria, la Società di Neurochirurgia, la Società di Chirurgia Plastica e altre specialità affini.

Importante anche il coinvolgimento dell’industria del settore medicale, con oltre 160 sponsor e 11 workshop aziendali. I professionisti avranno l’occasione di interagire direttamente con tecnologie d’avanguardia e dispositivi innovativi.

L’inaugurazione al Teatrino di Corte

L’apertura ufficiale si terrà la sera del 12 giugno al Teatrino di Corte del Palazzo Reale, con la proiezione di un docufilm sulla storia della chirurgia maxillo-facciale e un omaggio al professor Califano. Tra gli ospiti, Paolo Mieli e Lello Giulivo. Le attività scientifiche proseguiranno poi presso la Stazione Marittima di Napoli.

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Al Santobono parte il trapianto di rene pediatrico: una svolta per la sanità campana

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Tutto pronto all’Ospedale Santobono per il via ai trapianti di rene pediatrici. A settembre sarà attivata la lista d’attesa per i pazienti da 0 a 18 anni, affetti da gravi patologie congenite o acquisite che compromettono la funzionalità renale e rendono necessaria la dialisi o un trapianto. Dopo le autorizzazioni ricevute dal Centro nazionale trapianti e dal Centro regionale trapianti, la struttura dell’Arenella ha completato percorsi, spazi e formazione per garantire un servizio completo, multidisciplinare e altamente specializzato.

Le patologie trattate e i numeri della nefrologia pediatrica

«Tra le patologie pediatriche che possono richiedere un trapianto – spiega il dottor Gabriele Malgieri, direttore dell’Unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianto renale – rientrano uromalformazioni, displasie renali, glomerulopatie ereditarie, malattie del tubulo renale, microangiopatie trombotiche e molte altre condizioni che portano all’insufficienza renale cronica terminale». Attualmente sono 9 i bambini in dialisi al Santobono, alcuni già inseriti nella nuova lista. Ogni anno, una dozzina di pazienti campani si trasferisce in altre regioni per il trapianto, soprattutto a Roma e Milano.

Il trapianto vicino a casa: una rivoluzione per le famiglie

Per il direttore generale Rodolfo Conenna, questo progetto è una svolta concreta per i pazienti e le famiglie: «Eviteremo i viaggi fuori regione, riducendo l’impatto emotivo e sociale delle cure e valorizzando le professionalità presenti a Napoli. È un passo avanti per contrastare la migrazione sanitaria passiva».

Il Santobono, inoltre, ha una base nefrologica ampia: 4500 day hospital all’anno e 2500 accessi ambulatoriali, con pazienti provenienti da tutta la Campania, Basilicata, Calabria, nord della Puglia e basso Lazio.

Tempistiche e donazioni: vantaggi per i piccoli pazienti

I tempi d’attesa per i trapianti pediatrici sono generalmente più brevi rispetto agli adulti, grazie al maggior tasso di donazioni e a una lista d’attesa più contenuta. Il Santobono, grazie al riconoscimento come centro di riferimento regionale per la Nefrologia pediatrica, è membro della rete europea ErkNet sulle malattie renali rare e certificatore nei registri nazionali e internazionali. È, di fatto, l’unico centro nefrologico in Campania in grado di trattare pazienti pediatrici con insufficienza renale fin dall’età neonatale.

 

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