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Cronache

Morte di Raffaele Marangio, indagata una persona a Modena

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La Procura di Modena ha aperto un fascicolo per omicidio sulla morte di Raffaele Marangio, 78 anni, trovato privo di vita lo scorso 26 luglio nella sua abitazione di via Stufler. Il corpo era disteso a terra, con una cintura stretta attorno al collo.

La scoperta del corpo

Era stata la figlia a dare l’allarme, insospettita dal fatto che il padre non rispondesse più al telefono. La donna ha richiesto l’intervento della polizia, che ha trovato l’uomo senza vita all’interno dell’appartamento.

Le prime ipotesi e i dubbi degli inquirenti

In un primo momento si era ipotizzato un suicidio, ma alcuni dettagli della scena e i primi risultati dell’autopsia non hanno convinto gli investigatori. Per questo gli accertamenti si stanno concentrando sulle frequentazioni della vittima.

La vita di Raffaele Marangio

Marangio, docente e psicoterapeuta, aveva in programma di trasferirsi a Roma, dove risiedono i suoi familiari. La sua figura professionale e personale resta al centro delle verifiche della squadra mobile di Modena, che sta ricostruendo gli ultimi contatti e movimenti.

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Cronache

Intossicazione alimentare in un villaggio turistico di Nicotera: 60 napoletani finiscono in ospedale

Circa 60 persone, tra cui diversi bambini, sono rimaste intossicate in un villaggio turistico di Nicotera, ex quartier generale dei Mancuso. Indagini dei Nas e class action dei turisti.

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Il villaggio turistico di Nicotera, un tempo noto come quartier generale della cosca calabrese dei Mancuso, è di nuovo al centro delle cronache. Dopo essere stato sequestrato due anni fa e riaperto su disposizione del Tribunale, la struttura è stata teatro di un grave episodio di intossicazione alimentare che ha coinvolto circa sessanta persone, molte provenienti dalle province di Napoli e Caserta. La storia è riportata oggi dal quotidiano napoletano il Mattino.

L’intossicazione e i primi soccorsi

Secondo le ricostruzioni, i sintomi — vomito e dissenteria — sono comparsi dopo un pasto consumato il 23 agosto. Tra i colpiti anche bambini tra i 2 e i 4 anni, che avrebbero mangiato würstel e patatine. Diversi turisti sono stati curati negli ospedali della zona, altri direttamente all’interno della struttura, dove sono intervenuti i sanitari del 118 e i Nas.

Le testimonianze dei turisti

Sui social e nelle recensioni online gli ospiti hanno raccontato il caos di quelle ore. «Metà del villaggio dopo le 16 ha iniziato a vomitare», scrive un turista. Un altro, che aveva prenotato due settimane, racconta: «Abbiamo iniziato a star male con vomito e diarrea. Le camere erano in condizioni pessime, con infiltrazioni e soffitti crepati. Il cibo non aveva un buon odore già nei giorni precedenti».

L’intervento delle autorità

I Nas e l’azienda sanitaria provinciale hanno ispezionato cucine e ambienti comuni, disponendo la distruzione dei cibi conservati e il prelievo di campioni alimentari per accertamenti. Il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, ha espresso vicinanza ai turisti colpiti sottolineando come i ristoranti del territorio siano sottoposti a controlli rigorosi e non coinvolti nell’episodio.

Class action e polemiche

Molti turisti hanno già lasciato il villaggio e stanno organizzando una class action per chiedere rimborsi e risarcimenti. «Non è possibile che nessuno paghi per quanto avvenuto — dichiarano — i bambini sono stati i più colpiti e alcuni casi gravi sono finiti al pronto soccorso. Forse quel villaggio non si doveva riaprire?». Intanto dalla direzione nessuna comunicazione ufficiale, con le linee telefoniche risultate «momentaneamente fuori uso».

Inquadramento nel panorama italiano

In Italia si registrano circa 8.000 casi di tossinfezioni alimentari all’anno, con la Salmonella in testa (circa 3.300 casi), seguita da Campylobacter (1.500) ed Escherichia coli produttori di tossine (118 casi).
Nel 2023, i focolai epidemici alimentari in Italia sono stati 171, per un totale di 1.271 casi umani, con 349 ospedalizzazioni e 3 decessi. A causare i decessi sono state soprattutto infezioni da Listeria monocytogenes e Salmonella.

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Cronache

Ercolano, 33enne arrestato per maltrattamenti: madre ferita dopo aggressione

Un 33enne è stato arrestato a Ercolano dopo l’ennesima aggressione ai genitori. La madre, colpita alla testa contro un cancello, ha riportato ferite guaribili in 10 giorni. L’uomo era da anni schiavo della cocaina.

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Dietro l’arresto avvenuto a Ercolano la scorsa notte c’è una lunga storia di violenze e vessazioni subite da una famiglia, costretta a vivere nell’incubo generato dalla dipendenza da cocaina del figlio 33enne. I carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco hanno ricostruito anni di soprusi culminati nell’ennesimo episodio di violenza.

L’aggressione ai genitori e l’arrivo dei carabinieri

Secondo la ricostruzione dei militari, il giovane ha tirato con forza madre e padre dal letto, spingendoli a terra. La donna, nel tentativo di fuggire, è stata afferrata dal figlio che le ha sbattuto la testa contro il cancello di ferro dell’abitazione. All’arrivo dei carabinieri, sulle aste metalliche c’erano ancora tracce di sangue, mentre l’uomo veniva trattenuto a stento dal padre e da un familiare.

La madre ferita e i soccorsi

La donna è stata soccorsa in lacrime con una vistosa ferita alla testa e contusioni multiple. Trasportata in ospedale, le sono stati diagnosticati dieci giorni di prognosi per la botta ricevuta. L’uomo, con difficoltà ammanettato dai militari, è stato arrestato e condotto in carcere.

Le accuse e le indagini

Il 33enne dovrà rispondere di maltrattamenti e lesioni. Le indagini proseguono per definire i contorni di una vicenda che mette in luce il dramma delle famiglie segnate dalla tossicodipendenza e dalla violenza domestica, fenomeni che continuano a emergere nel territorio vesuviano.

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Cronache

Marigliano, tentata rapina finisce nel sangue: 20enne ferita a una gamba da un colpo di pistola

Paura a Marigliano, in provincia di Napoli: un uomo su scooter tenta una rapina a due ragazze e spara, ferendo una 20enne a una gamba. La giovane è ricoverata all’Ospedale del Mare, non è grave.

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Attimi di terrore nella notte a Marigliano, in provincia di Napoli, dove una ragazza di 20 anni è rimasta ferita a una gamba da un colpo di pistola esploso durante una tentata rapina.

La dinamica dell’aggressione

Secondo la ricostruzione della Polizia, la giovane era in auto con un’amica quando un uomo a bordo di uno scooter, con il volto coperto, si è avvicinato per rapinarle. La conducente ha tentato di sottrarsi all’assalto accelerando, ma il malvivente ha esploso un colpo di pistola che ha raggiunto alla gamba la passeggera.

Le condizioni della ragazza e i soccorsi

La 20enne è stata immediatamente soccorsa e trasportata d’urgenza all’Ospedale del Mare di Napoli. I medici hanno confermato che le sue condizioni non sono gravi, ma resta sotto osservazione per monitorare l’evoluzione clinica.

Indagini in corso

Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e analizzando le immagini di videosorveglianza della zona per risalire all’identità del rapinatore. La Polizia non esclude alcuna pista e l’uomo è attivamente ricercato.

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