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Cronache

Morte della campionessa di tiro a segno Marianna Pepe, indagato l’ex compagno che la picchiava e un suo amico

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Ci sono due indagati per la morte di Marianna Pepe, 39 anni, pluripremiata campionessa di tiro a segno, caporalmaggiore dell’ Esercito, trovata morta giovedì a Muggia, un delizioso paesino tra Trieste e la Slovenia. Si era rifugiata la sera del suo decesso nell’appartamento di un amico dove aveva passato la notte per sfuggire all’ex compagno col quale aveva in corso una separazione assai difficile. Le indagini della polizia della Questura di Trieste hanno portato all’ iscrizione nel registro degli indagati di due persone: la donna la sera di mercoledì sarebbe stata picchiata dall’ex compagno davanti al bimbo di 5 anni e per questo si sarebbe rifugiata a casa dell’amico. Marianna avrebbe assunto, farmaci, alcol e forse cocaina.

Mariana Pepe. La campionessa di tiro a segno trovata morta a casa di un amico

Martedì prossimo sul corpo della vittima saranno compiuti gli esami autoptici, i soli che potranno stabilire la causa della morte: le sostanze assunte nel corso della sera, le percosse subite o forse entrambe.

Intanto, il bimbo è stato affidato a un istituto mi attesa di capire chi tra i parenti del bimbo potrà vederselo affidare. Avrà bisogno di assistenza psicologica: dopo aver assistito alle botte, sarebbe stato lui, visto che il giovedì mattina non si alzava dal letto, a scoprire che la madre era morta.
In base a quanto emerso dalle indagini, già da un po’ di tempo l’ex la picchiava, come ha detto proprio l’ amico che l’ ha accolta la notte tra mercoledì e giovedì, l ultima. Precisando che intorno alla donna, depressa e molto provata da un periodo difficile che durava da troppo tempo, si era stesa una rete di amici pronti ad aiutarla appena possibile. Marianna aveva anche chiesto aiuto a una struttura di sostegno, il Gruppo di operatrici antiviolenza e progetti (Goap). Le indagini sono ancora in corso.

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Cronache

Vance: felice di averlo visto ieri, lo ricorderò per sempre

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“Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, È stato veramente meraviglioso”: sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice.

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Cronache

Figli violenti tra Napoli e Portici, due arresti dei carabinieri

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Storie di violenze in famiglia tra Napoli e la vicina Portici: in un caso un figlio ha cercato di strangolare la madre, nell’altro una donna ha picchiato con calci e pugni la mamma ottantenne e la sorella. A Ponticelli, periferia di Napoli, quando i carabinieri hanno spalancato la porta, le mani di un 46enne napoletano erano ancora strette al collo della madre. E non è bastato l’intervento dei militari a fermare rabbia, insulti e minacce di morte. I militari erano stati allertati da una telefonata al 112: qualcuno aveva sentito urlare e probabilmente non era la prima volta. I carabinieri della stazione di Ponticelli e quelli del nucleo radiomobile sono arrivati in pochi istanti e hanno scoperto che il 46enne, già noto alle forze dell’ordine, aveva appena aggredito la madre.

I motivi non sono ancora chiari ma, da quello che è emerso, non sarebbe stata la prima volta. L’uomo è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia. Storia simile nella vicina Portici. In questo caso la storia è tutta al femminile. Una 50enne, in casa con la madre di 83 anni e la sorella, forse a causa dell’abuso di alcolici, ha preso a calci e pugni le due vittime, sarebbero state colpite anche con un cellulare, ripetutamente. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Portici, intervenuti dopo una chiamata al 112, la 50enne avrebbe imputato a sorella e madre la sparizione di un gatto. La donna è stata portata nel carcere di Secondigliano. Delicate le condizioni delle vittime. Per la 83enne visibili ematomi alla schiena provocati dai calci ricevuti. Tra naso e bocca una vistosa perdita di sangue causata dai colpi inferti con lo smartphone. Anche la sorella ha riportato ferite ed escoriazioni su tutto il corpo. Se la caveranno con qualche giorno di prognosi.

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Malore durante gita di Pasqua, donna di Pozzuoli muore in agriturismo in Irpinia

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Tragedia di Pasqua in un agriturismo in provincia di Avellino. Una donna di 74 anni di Pozzuoli (Napoli), in gita insieme ai familiari, è stata stroncata da un malore improvviso poco prima dell’ora di pranzo. Inutili i tentativi di rianimarla. Sul posto, in località Scampata, i carabinieri di Ariano Irpino e i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. La salma, su disposizione della Procura di Benevento, è stata trasferita nel capoluogo sannita all’ospedale “San Pio”.

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