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Lampo di Jacobs nei 100 metri, è lui la speranza d’Italia nella velocità

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Un lampo a illuminare lo stadio Olimpico di Tokyo, sognando un domani perfino migliore. Marcell Jacobs e’ l’uomo per il quale l’Italia fa il tifo in questi Giochi e non delude le attese. Il texano di Desenzano del Garda sfreccia nella notte giapponese e vince la sua batteria dei 100 metri, la gara regina, stabilendo il nuovo record nazionale in 9″94. Cosi’ facendo da’ un metro di distacco al secondo classificato, il giamaicano Seville, miglioa di un centesimo il primato italiano ottenuto a Savona il 13 maggio scorso e desta un grande impressione. Soltanto il canadese De Grasse, uno abbonato alle medaglie anche se a Rio Bolt si volto’ indietro a guardarlo e sorrise, e’ stato piu’ veloce di lui correndo in 9″91, ma e’ l’impresa di Jacobs che in chiave azzurra apre scenari finora solo sognati. Puo’ essere davvero lui il primo italiano della storia a correre una finale olimpica dei 100. Nonostante un avvio non perfetto (“vero, e domani cerchero’ di migliorare in questa fase”), la sua azione e’ potente, anzi esplosiva, con una parte finale, quando ormai era certo della vittoria, che lui stesso ammette essere stata “rilassata”. Insomma, si puo’ dire: e’ stato uno Jacobs mai visto, e non e’ un caso che nel dopo gara sia stato complimentato dagli sprinter di mezzo mondo, con tanti ‘bro’, ‘man’ e ‘good job’. “Cosi’ sto migliorando il mio inglese – ci scherza sopra – ma sono attestati di stima che fanno piacere”. Pero’ vanno confermati domani, nel giorno delle semifinali e poi della finale della gara che per la prima volta ai Giochi si svolgera’ in uno stadio vuoto ma avra’ comunque gli occhi del mondo addosso. “L’obiettivo era di correre bene e chiudere in prima posizione, per avere una buona corsia domani – spiega Jacobs -, ma non mi aspettavo questo tempo, perche’ ho fatto piu’ fatica del solito e poi perche’ alla fine ho ‘controllato”. “Le mie condizioni sono ottime – aggiunge -, e non vedo l’ora che sia domani: e’ da una vita che sto sognando questo momento”. E De Grasse? “Non sbaglia un colpo, e’ sempre andato a medaglia dal 2015 a oggi – risponde lo sprinter del Garda -, ma domani ce la giochiamo. Questa atmosfera mi da’ una carica in piu’, e l’obiettivo di domani e’ migliorare, visto che qui per andare in finale bisognera’ andare forte”. “Ma io – aggiunge – sento tutto il tifo dell’Italia: tanti credono in me, e mi hanno conosciuto in questi mesi, e adesso vogliono vedermi arrivare lontano”. A rendere ancor piu’ bella la serata giapponese arriva anche la qualificazione di Filippo Tortu, che correndo in 10″10 nella serie vinta da De Grasse si garantisce il ripescaggio nelle semifinali, e che rappresenta il tempo migliore del suo 2021: e’ un segnale confortante in vista della staffetta 4X100. Intanto l’atletica ha assegnato tre titoli: l’oro del disco uomini allo svede Daniel Stahl, autore di un eccellente 68,90 (argento al connazionale Petterson), quello della staffetta mista alla Polonia (3:09.87, davanti a Repubblica Dominicana e agli Usa) e quello dei 100 donne, con la tripletta-show della Giamaica, firmata da Elaine Thompson-Herah, Shelly-Ann Fraser-Pryce e Shericka Jackson. Non e’ certo finita qui, l’atletica continua a dare spettacolo e domani l’Italia sogna non solo con Jacobs: e’ in programma anche la finale del salto in alto (ore 19.10 locali, le 12.10 di Roma) e Gianmarco Tamberi provera’ a riprendersi cio’ che la malasorte gli ha tolto a Rio.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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