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Juventus, oggi decisione per il ricorso sui 15 punti di penalizzazione, inammissibile richiesta Codacons

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È ancora in corso l’udienza al Collegio di Garanzia presso il Coni per il ricorso presentato dalla Juventus e dai dirigenti inibiti per il caso plusvalenze che ha portato al -15 in classifica che è iniziata alle 14,30. . Il Collegio, riunito a sezione unite, è presieduto da Gabriella Palmieri Sandulli. Per la Juventus presenti i legali Maurizio Bellacosa, Angelo Clarizia, Nino Paolantonio, Davide Sangiorgio e il nuovo presidente, Gianluca Ferrero. Non si è invece costituita in giudizio la Figc, dunque la controparte della Juventus sarà la procura generale dello sport tramite il prefetto, Ugo Taucer.

L’udienza si è aperta con una questione preliminare: la costituzione o meno in giudizio di Codacons e associazione club Napoli Maradona che hanno chiesto  di partecipare al processo per difendere il -15 e far revocare gli scudetti vinti dal 2019 al 2021 dalla Juventus. Il dibattimento si svolge al Salone d’Onore alla presenza dei media, ma con un embargo sugli aggiornamenti in corso d’opera, né audiovisivi né scritti, fino a quando la fase dibattimentale non sarà conclusa e il Collegio si riunirà in camera di consiglio.

Angelo Pisani nell’aula dove si è riunito il collegio di garanzia del Coni

Come prima azione i giudici hanno dichiarato inammissibili interventi ad opponendum del club napoli Maradona e del Codacons all’ appello della Juventus lasciandola da sola “in campo” ma in una nota gli avvocati Enrico Lubrano, Angelo Pisani, Carlo Claps, Oreste Pallotta, in qualità di difensori del Codacons e dell’Associazione Tifosi Napoli Maradona, scrivono che: “prendono atto
della decisione assunta in data odierna dal Collegio di Garanzia dello Sport, che ha ritenuto non ammissibile l’intervento ad opponendum presentato per il Codacons e per la Associazione Tifosi del Napoli nel ricorso proposto dalla Società Juventus;
Ritengono tale decisione del tutto erronea dal punto di vista giuridico, alla luce dei principi sanciti dalla giurisprudenza della Cassazione (n. 17351/2017), dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (n. 6/2020) e dallo stesso Collegio di Garanzia dello Sport (nn. 68/2022 e 73/2022), espressione dei principi del giusto processo, sanciti dall’Ordinamento Europeo, Statale ed anche Sportivo;
Si riservano l’impugnazione della relativa decisione assunta dal Collegio di Garanzia dello Sport innanzi al TAR Lazio, ai sensi della legge n. 280/2003 e degli artt. 119, 133 e 135 CPA, non appena saranno rese note le motivazioni;
Ribadiscono che l’obiettivo finale dell’azione assunta dagli stessi con il parallelo ricorso depositato al TAR Lazio in data 31 marzo 2023, consiste nell’ottenere la revoca dello Scudetto 2018-2019 alla Juventus e la sua assegnazione al Napoli (giunto secondo in classifica), alla luce dell’avvenuto accertamento del fatto che, con il sistema-plusvalenze, la Juventus ha alterato la regolarità del Campionato 2018-2019, come correttamente indicato nella decisione della Corte Federale di Appello della FIGC 30 gennaio 2023 (cfr. pag. 34 della stessa)”..

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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