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Cronache

Investito mentre fa jogging, grave in ospedale il professor Federico Bucci, pro rettore del Politecnico di Milano

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Una tragica vicenda ha scosso la comunità accademica italiana mentre il prorettore della sede territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, il Professor Federico Bucci, si trova in condizioni gravissime in seguito a un tragico incidente stradale.

Il Professor Bucci, 64 anni, residente a Milano, si trovava in vacanza sulle rive del Lago di Garda, una località che aveva scelto per un periodo di relax e che aveva voluto mantenere riservata persino ai suoi amici più stretti. Sabato mattina, mentre stava svolgendo la sua abituale corsa mattutina, è stato tragicamente investito da un’auto mentre attraversava una striscia pedonale nel centro di Garda. Il conducente dell’auto coinvolta nell’incidente si è fermato immediatamente per prestare soccorso al Professor Bucci.

Le condizioni del Professor Bucci sono state subito considerate estremamente gravi, e pertanto è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale Borgo Trento di Verona. Qui, ha subito un delicato intervento neurochirurgico alla testa, che fortunatamente ha avuto esito positivo. Tuttavia, le ferite riportate sono così gravi che il Professor Bucci rimane in prognosi riservata, come confermato dai medici nell’ultima comunicazione.

In tali situazioni, i medici spesso devono attendere almeno 24-48 ore prima di poter fare una valutazione completa delle condizioni del paziente. Il Professor Bucci ha riportato numerose contusioni alla testa, e la sua prognosi potrebbe evolvere in modo imprevedibile. È stato necessario somministrare diverse trasfusioni per stabilizzare la sua situazione.

Una testimone oculare dell’incidente, Anna Codognola, consigliere comunale a Garda, ha raccontato l’orribile scena: “Ero fuori con il mio cane intorno alle otto del mattino quando ho sentito un botto tremendo. Mi sono girata e ho visto un uomo essere sbalzato per diversi metri dall’auto che non si era fermata alle strisce pedonali. Ho subito capito la gravità della situazione perché la persona coinvolta era priva di coscienza, e presto è arrivato un elisoccorso per trasportarlo a Verona.”

L’incidente è avvenuto in un punto particolarmente critico e pericoloso lungo la strada Gardesana. “Quell’attraversamento sulla Gardesana è molto pericoloso e in passato ci sono stati incidenti, anche se non così gravi,” ha dichiarato Codognola.

Il Professor Federico Bucci è un illustre accademico noto per il suo lavoro nel campo della storia e della critica dell’architettura. Ha conseguito la laurea al Politecnico di Milano ed è stato Professore ordinario di Storia dell’architettura presso la stessa istituzione. Nel 2012 è diventato prorettore del Polo territoriale di Mantova e responsabile della cattedra Unesco in “Architectural Preservation and Planning in World Heritage Cities,” insegnando metodi di conservazione delle città patrimonio dell’umanità. Il suo impegno nell’ambito culturale e accademico è stato riconosciuto a livello internazionale.

La notizia dell’incidente ha naturalmente scioccato colleghi, studenti e amici. Il Politecnico di Milano ha espresso la sua vicinanza al Professor Bucci e ha formulato l’auspicio che le sue condizioni possano migliorare nel modo migliore possibile in queste ore difficili. La comunità accademica e oltre le sue mura spera con tutto il cuore in una pronta ripresa del Professor Bucci.

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Travolto e ucciso da un’auto pirata

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Sono in corso le indagini dei carabinieri per risalire al conducente dell’auto pirata che questa notte ha travolto e ucciso un uomo di 57 anni a Carpaneto, in provincia di Piacenza. L’uomo, come spiega il quotidiano online Il Piacenza, è stato trovato riverso a terra in fin di vita poco prima di mezzanotte da un passante, a pochi metri dalla sua abitazione. Trasportato di urgenza all’ospedale di Piacenza è morto nel corso della notte a causa dei traumi. Stanno indagando i carabinieri che sono intervenuti.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due persone, lo scorso novembre, si sarebbero avvicinate nel corso della notte a Roma all’auto di Andrea Giambruno, l’ex compagno della premier Giorgia Meloni, ma sono stati fermati da un agente che era di sorveglianza all’esterno della abitazione della presidente del Consiglio. Lo scrive il quotidiano ‘Domani’ secondo il quale i due avrebbe riferito al poliziotto di essere ‘colleghi’, mostrando anche un tesserino prima di risalire a bordo della loro auto ed andare via senza essere identificati. Della vicenda, sostiene il quotidiano, è stata informata la Digos e la scala gerarchica fino al capo della Polizia Vittorio Pisani e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Dalle indagini svolte sarebbe emerso in un primo momento che i due uomini, che avevano con loro una torcia, erano due agenti dell’Aisi, l’Agenzia dei servizi segreti interna, e in particolare della scorta di Meloni. Del fatto, sempre in base a quanto riferisce il quotidiano, sarebbe stata informata anche al Procura della Capitale. Dall’indagine dei servizi, alcuni mesi dopo, si sarebbe però arrivati ad una altra conclusione: i due uomini che quella notte si sarebbero avvicinati all’auto di Giambruno sarebbero stati in realtà due ricettatori forse interessati a quanto c’era di valore in quella macchina e non agenti intenti a piazzare cimici o altro.

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Coldiretti, 30 aprile agricoltori in assemblea in tutta Italia

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Il prossimo 30 aprile almeno 50mila agricoltori della Coldiretti si preparano a riunirsi in 96 assemblee nelle province di tutta Italia in vista delle elezioni europee e nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni dell’organizzazione agricola. Fra i temi della “giornata dell’orgoglio Coldiretti”, la raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti, la fauna selvatica, la moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole “che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali”.

Lo rende noto la stessa organizzazione agricola in un comunicato. Fra gli altri temi, le “importazioni sleali”, il “falso made in Italy” e “la richiesta di un piano invasi che, soprattutto in questo periodo storico, può e deve diventare un valido alleato contro i cambiamenti climatici”. Al centro degli incontri ci sarà la raccolta di firme “per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti” e “l’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi, che deve diventare una priorità”. Per la Coldiretti “il 30 aprile sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero”.

Sulla fauna selvatica incontrollata, definita “un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza”, l’organizzazione agricola rileva che “mancano i piani regionali straordinari di controllo” e “strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto”. In particolare, la Coldiretti dice di avere chiesto “un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina”.

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