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Corruzione, arrestato il figlio dell’ex ministro Visco

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Una rete di relazioni “al di fuori delle regole”. Accordi corruttivi per mettere le mani, in cambio di favori e mazzette, su appalti milionari. Questo il quadro che emerge dall’indagine della Procura di Roma e che ha portato agli arresti domiciliari quattro persone, tra cui l’ex dirigente pubblico, Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro delle Finanza, Vincenzo. Contestualmente con l’applicazione delle misure cautelari, i Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno eseguito anche un sequestro preventivo per un ammontare di 230 mila euro. L’indagine riguarda illeciti compiuti, nel 2022, circa un anno e mezzo fa.

Nel procedimento sono coinvolti anche l’avvocato romano Luca Leone, l’imprenditore Pierluigi Fioretti che ha un passato da consigliere comunale in Campidoglio nelle fila di Alleanza Nazionale e Claudio Favellato imprenditore originario di Isernia. “Per il momento non ho nessuna idea in proposito, salvo essere molto sorpreso”, commenta la notizia dell’arresto del figlio, Vincenzo Visco annunciando che domani incontrerà l’avvocato per “vedere quali sono gli argomenti”. Gli inquirenti contestano, a seconda delle posizioni, oltre che la corruzione anche il reato di traffico di influenze illecite. In base all’impianto accusatorio dei pm di piazzale Clodio, Visco, che ha lavorato in passato per Telecom e Invitalia, “con la mediazione” dell’imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, “l’aggiudicazione di un bando di gara – sostiene la Procura – di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo”.

“Mo riscuoterò tutti i crediti che c’ho da riscuotere in giro per carità… quello è il minimo”, affermava intercettato Visco dopo il licenziamento da Invitalia a dimostrazione, scrive il gip, “della solidità e redditività delle sue relazioni”. Le verifiche della Guardia di Finanza hanno fatto emergere, inoltre, una “vicenda corruttiva” in cui il figlio dell’ex ministro e parlamentare ha un ruolo centrale. Visco jr avrebbe, infatti, affidato un incarico di consulenza, per un importo di 230 mila euro, nell’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate.

Nelle esigenze cautelari il gip scrive “che neppure il licenziamento” del figlio dell’ex ministro da Invitalia, avvenuto il 12 aprile 2023, “mina la sua capacità di proseguire nelle attività illecite così come esso non mina quella degli altri in quanto ciò che hanno fatto emergere le risultanze investigative è che l’aggiramento delle regole per il perseguimento dei propri obiettivi di interesse economico o comunque privato costituisce un vero e proprio modus operandi di tutti gli indagati, disponibili ad ogni forma di compromesso”. Il gip aggiunge che “nessuno di loro ha mai mostrato infatti alcuna remora nell’avanzare richieste di natura illecita o nell’ottenere remunerazioni e compensi non dovuti, dunque appare evidente che è proprio quello il loro modo di operare, caratterizzato dalla completa noncuranza degli interessi pubblici violati”. Dal canto suo Invitalia specifica che ha “cessato ogni rapporto di lavoro con Visco ad inizio 2023”. L’Agenzia aggiunge che resterà “a disposizione delle autorità inquirenti per fornire tutte le informazioni e i documenti necessari e valuterà ogni possibile azione al fine di tutelare la propria posizione come parte lesa”.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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I sindaci dei Campi Flegrei: paura tanta, ma nessun danno

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Paura sì ma nessun danno. I sindaci di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, invitano alla calma dopo le preoccupazioni per la forte scossa delle 5,44 che ha svegliato molti residenti dei Campi Flegrei ma anche tanti a Napoli. “La scossa di questa mattina è stata forte, 3.9 la magnitudo registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Come accade in queste occasioni ci siamo attivati subito con i volontari della Protezione Civile e la Polizia Municipale. Al momento non si segnalano danni, per eventuali segnalazioni potete utilizzare i numeri della Centrale Operativa della Polizia Municipale: 081/8551891 e quelli della Protezione Civile: 081/18894400”, dice Manzoni.

Il primo cittadino di Bacoli, dal canto suo, spiega: “è stata molto forte. L’abbiamo sentita tutti. E in tanti hanno avuto paura. Magnitudo 3.9. Ore 5:44. Con epicentro in mare, nel nostro golfo, davanti la costa di Bacoli. Voglio rassicurarvi, subito. Non registriamo danni a cose e persone. Abbiamo ben percepito una nuova scossa legata al bradisismo dei Campi Flegrei. Tra le più forti da quando stiamo rivivendo la recrudescenza del fenomeno sismico. Sono in contatto con l’Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile Nazionale. Ho convocato il Centro Operativo Comunale e stiamo operando in sinergia con la Prefettura di Napoli. La situazione è sotto monitoraggio costante. Mi rendo conto delle preoccupazioni”.

Ma, dice Della Ragione rivolto ai cittadini “vi invito a mantenere la calma. Vi terrò constatemente informati. Io sono a vostra completa disposizione, come sempre, insieme a tutta la struttura municipale. Per segnalazioni, potete in qualsiasi momento contattare il 0815231736. Potete chiamare il Comando PM al 0815234057 e 0818553331. Vi lascio anche il mio numero personale 3398766104, a cui potete scrivermi anche su whatsapp. Viviamo nel Campi Flegrei. Dobbiamo imparare a convincerci. Vi sono vicino. Siamo al vostro fianco”. (A

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Blitz dei Carabinieri in un centro scommesse a Arzano, trovati minorenni

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Minorenni in un centro scommesse: è quanto hanno scoperto i carabinieri ad Arzano, in provincia di Napoli. Nel corso di controlli i militari hanno, infatti, accertato la presenza di diversi minori nel locale sorpresi mentre scommettevano. I carabinieri della locale tenenza hanno eseguito un’ordinanza di ingiunzione emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ufficio dei Monopoli per la Campania – di Napoli chiudendo per 10 giorni il centro scommesse di via Luigi Rocco. Per il titolare della società anche una sanzione di 7mila euro.

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