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Carabiniere arrestato per una rapina in farmacia a Bologna

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Un maresciallo dei carabinieri in servizio alla Banca d’Italia di Bologna è stato arrestato per una rapina in farmacia. Il 3 novembre era entrato nell’esercizio nel centro della città, armato di pistola col volto coperto da una mascherina chirurgica e si è fatto consegnare 700 euro. Poi si è cambiato d’abito ed è tornato al lavoro, a poche decine di metri da lì. E’ stato però riconosciuto dalle telecamere di sorveglianza della farmacia, dal titolare di una vicina pizzeria dagli agenti della polizia: è un maresciallo di 59 anni che lavora alla Banca d’Italia con incarichi non operativi. La scorsa settimana è arrivata la confessione, il maresciallo ha parlato di debiti per la ristrutturazione di casa. E’ stato arrestato per rapina aggravata e portato in carcere. Nell’interrogatorio di garanzia ha ammesso le sue responsabilità e anche al giudice ha spiegato al giudice di aver fatto quella rapina per motivi economici. E’ stato sospeso dall’Arma e sarà radiato.

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De Luca-show al congresso Psi: sulla Campania decidono i campani, non Roma. Campo largo? Roba da Tso

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Il presidente della Regione torna a colpire con il suo linguaggio colorito e tagliente: attacca il governo, bacchetta il centrosinistra e rilancia il protagonismo del territorio. “Abbiate fede, ripartiamo dai bisogni della Campania”.

Non ha perso il gusto del linguaggio forte e colorito, Vincenzo De Luca, che al congresso nazionale straordinario del Partito Socialista Italiano in corso a Napoli è tornato a recitare il suo copione preferito: attaccare con sarcasmo e senza freni il centralismo romano, i suoi stessi alleati del centrosinistra e un governo che definisce “sgangherato”.

«Il futuro della Campania lo decideranno i campani, non Roma!» ha tuonato in apertura del suo intervento, sottolineando la distanza tra le scelte calate dall’alto e la realtà delle comunità locali.

Centrosinistra nel mirino: “Autoreferenziale, lontano dai territori”

Non sono mancate stoccate al centrosinistra nazionale, che De Luca descrive come un mondo ripiegato su sé stesso, chiuso nei salotti e nei giochi di potere:
«Da quando si è ridotto all’autoreferenzialità, al mercato delle candidature a prescindere dai problemi dei territori, il centrosinistra vive una crisi drammatica», ha affermato. La sua proposta? Ripartire dalle necessità concrete: «Noi cominceremo da una domanda: quali sono i bisogni della Campania?»

“Campo largo? Due anni di carcere o un Tso!”

L’apice del De Luca-pensiero arriva con una delle sue iperboli verbali ormai proverbiali. Alla moda del “campo largo” risponde senza mezzi termini:
«Io darei due anni di carcere a chi parla di campo largo a prescindere, o lo manderei a fare un Tso!», dice, scatenando reazioni tra l’ironico e l’imbarazzato.

E rincara: «È un’espressione inventata dai radical chic del Pd. Si parla di alleanze, coalizioni politiche, non di slogan astratti».

L’autonomia differenziata? “Prepariamoci a combattere”

Non poteva mancare l’affondo a Matteo Salvini e alla riforma dell’autonomia differenziata: «Ha ripresentato la proposta, prepariamoci a combattere, come già fatto e quasi da soli». E accusa anche il governo Meloni di voler centralizzare i fondi di coesione, sottraendo risorse al Mezzogiorno.

“Governo sgangherato, opposizione inconsistente”

Sul piano nazionale, la sua visione è impietosa: «Abbiamo un governo sgangherato, ma rischia di restare lì per anni perché non c’è un’opposizione credibile». Un passaggio che sa di sfida interna al centrosinistra, e anche di autocritica mascherata da sarcasmo.

Un De Luca senza filtri, che non smette di marcare il territorio

Come sempre, De Luca parla come un leader che non intende farsi rottamare, nonostante il Pd abbia ormai chiarito che non appoggerà una sua terza candidatura. Ma lui continua a marcare il territorio e lo fa con il suo stile: irriverente, provocatorio, a tratti teatrale. Ma con un messaggio chiaro: “La Campania si governa da qui, non con i diktat romani”.

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De Luca: agli Incurabili un tesoro di immenso valore

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“E’ un patrimonio immenso, è una grande emozione vedere questi reperti che abbiamo recuperato. Dobbiamo ringraziare il professore Rispoli (creatore del Museo delle Arti sanitarie nel Complesso degli Incurabili, ndr) che ha conservato questi beni straordinari. Da quando abbiamo cominciato il lavoro veramente è venuto fuori un tesoro. L’ingegnere Verdoliva (direttore della Asl Napoli 1, ndr) sta facendo un lavoro incredibile. Abbiamo esperti restauratori che sono qui, sono delle eccellenze mondiali”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al termine della visita al Complesso degli Incurabili per fare il punto sulle attività di catalogazione in corso e sulla conservazione dei beni storici e artistici del sito.

“Le statue in legno del Cristo che abbiamo visto qui – ha aggiunto De Luca – sono bellissime, non ho mai visto una cosa così bella, per le espressioni dei volti, per la naturalità dei corpi. Veramente sono cose incredibili. Noi stiamo proseguendo il recupero di tutti questi beni. Faremo ovviamente un catalogo. Il lavoro sarà completato in tre anni. Tutto questo lavoro richiederà alla Regione Campania, altri 15 milioni di euro. Sinceramente è un patrimonio di valore mondiale, vale la pena di fare qualunque sacrificio poiché dobbiamo assolutamente recuperare tutto questo”.

“Abbiamo avviato il lavoro di recupero con gli Incurabili – ha detto ancora De Luca – anche come struttura sanitaria per il centro storico. Abbiamo inaugurato all’inizio del mandato, dieci anni fa, il museo degli Incurabili, sempre con il professore Rispoli, ma c’è da essere orgogliosi per Napoli, perché il segno artistico di queste opere è di scuola napoletana, anche la bellezza di questi volti. Immaginare che Caravaggio sia venuto a osservare queste cose, queste statue e poi a riprodurle è una cosa che dà veramente un’emozione incredibile. Un patrimonio della cultura di Napoli, un patrimonio dell’Italia, che vorremmo recuperare e lasciare al mondo prima che questo paese si imbarbarisca definitivamente”.

“Sarà tutto catalogato – ha concluso De Luca – si farà una documentazione sia video che su carta. Ovviamente Il lavoro va avanti con il Ministero, con il lavoro nostro. Cercheremo di creare percorsi museali culturali perché veramente c’è un patrimonio qui unico al mondo. Dalla farmacia, dai vasi del Seicento, ai quadri, alle statue. È veramente una cosa bellissima”.

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Candreva annuncia ritiro: caro calcio, è il momento di salutarti

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“Grazie Calcio❤️️”. Con questo messaggio sui social, Antonio Candreva ha annunciato il proprio addio al calcio giocato e il conseguente ritiro a 38 anni. Dopo mesi da svincolato, l’ex capitano della Lazio, che poi lo cedette all’Inter, ha deciso di non proseguire in questa attesa e di apprendere le scarpe al chiodo. “Caro calcio, oggi è uno dei giorni più importanti della mia vita: è arrivato il momento di salutarti – dice Cadreva in un video diffuso via Instagram -. Qui, a San Siro, nella ‘Scala del calcio’ dove ho giocato la mia ultima partita. Trent’anni fa è iniziato il mio viaggio con te, tra gioie e dolori, sacrifici e vittorie e di sicuro tante emozioni. Ho vissuto il mio sogno, la mia passione”.

“Non lo considero un addio ma solo un nuovo punto di partenza. Grazie calcio, ci vediamo presto!”, ha concluso l’ex anche di Sampdoria e Salernitana, club quest’ultimo con cui nello scorso campionato è retrocesso in Serie B. In Nazionale Candreva ha messo insieme 54 presenze e 7 reti. E’ stato azzurro anche con l’Olimpica ai Giochi di Pechino 2008.

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