Collegati con noi

Esteri

Biden entra nella Casa Bianca: la democrazia ha vinto, uniamo l’America

Pubblicato

del

Joe Biden giura sulla vecchia bibbia di famiglia promettendo di essere “il presidente di tutti gli americani” e lanciando un appello all’unita’ per affrontare sfide senza precedenti come il Covid, la recessione economica, la crisi climatica, le ineguaglianze, il razzismo ma anche “l’attacco alla democrazia e alla verita’”.

Un discorso appassionato e senza retorica di 21 minuti con cui l’America volta finalmente pagina sotto un cielo azzurro davanti a solo mille invitati a causa della pandemia, in una citta’ blindata da 25 mila uomini della guarda nazionale contro la minaccia di proteste armate che non si sono materializzate e con un Mall invaso da migliaia di bandiere a stelle e strisce ad evocare la folla mancata. “Questo e’ il giorno dell’America, della democrazia, un giorno di storia e speranza”, ha esordito il 46esimo presidente degli Stati Uniti, dopo che Lady Gaga ha intonato l’inno nazionale e Jennifer Lopez ha cantato ‘This land is your land’. Poco prima aveva giurato anche Kamala Harris, prima vicepresidente donna e di colore, applaudita dagli Obama, dai Clinton, dai Bush ma anche da Mike Pence che ha voltato le spalle a Donald Trump.

“La democrazia e’ fragile ma ha prevalso”, ha sottolineato Biden parlando sulla gradinata di Capitol Hill, due settimane dopo l’assalto dei fan di The Donald per ribaltare il risultato delle elezioni. “Pensavano di poterci cacciare da questo suolo sacro, non e’ successo, non succedera’ ne’ oggi ne’ domani ne’ mai”, ha scandito. “Sconfiggeremo l’estremismo politico, il suprematismo bianco, il terrorismo domestico”, ha promesso, invitando a respingere la cultura in cui i fatti sono manipolati e anche inventati”. Un chiaro riferimento a Trump, anche se non lo ha mai citato direttamente. Ma lo spettro del suo predecessore e’ aleggiato anche quando ha chiesto a tutti gli americani di superare le divisioni e di “mettere fine a questa guerra incivile”: “Questo e’ il nostro momento storico di crisi e sfida, l’unita’ e’ la strada da seguire”, ha spiegato. “Tutta la mia anima sara’ rivolta a questo: riunire l’America, unire la nostra gente, la nostra nazione”, ha assicurato, anche per combattere la pandemia, che ha voluto ricordare chiedendo un minuto di silenzio per le oltre 400 vittime americane. “Il mondo ci guarda. Ripareremo le nostre alleanze”, e’ stato invece l’unico passaggio internazionale, mentre i grandi del pianeta si congratulavano con lui auspicando l’avvio di una nuova stagione di collaborazione e distensione dopo il caos seminato da Trump. Biden ha iniziato l’inauguration day con il tweet “e’ un nuovo giorno in America”.

“E’ il tuo momento”, gli ha risposto Barack Obama congratulandosi con l’amico Joe. Quindi con la moglie Jill ha lasciato la Blair House di primo mattino per partecipare insieme a Harris e suo marito ad una messa bipartisan nella cattedrale di San Matteo insieme ai leader del Congresso, mentre Donald Trump e Melania lasciavano per l’ultima volta la Casa Bianca a bordo dell’elicottero Marine One. Un messaggio di riconciliazione subito raccolto da 17 nuovi deputati repubblicani, che in una lettera gli hanno promesso collaborazione al Congresso, come pure il leader dei senatori del Grand Old Party Mitch McConnell dopo aver condannato Trump per aver provocato l’assalto al Congresso con le sue bugie. Dopo la cerimonia di giuramento le due nuove coppie presidenziali hanno passato in rassegna le truppe e reso omaggio alla tomba del milite ignoto al cimitero di Arlington. Quindi il primo ingresso alla Casa Bianca, accolti dal maggiordomo capo, ultimo sgarbo del presidente uscente.

Nell’ufficio Ovale poi Biden ha firmato una quindicina di ordini esecutivi per ribaltare l’eredita’ piu’ controversa del suo predecessore e girare pagina, prima di partecipare in serata allo show televisivo condotto da Tom Hanks e suggellare la giornata apparendo con la first lady sulla Blue Room Balcony della Casa Bianca. Nel suo ‘Day One blitz’ il neo presidente ha rottamato molte delle decisioni di Trump, il resto lo fara’ nei primi dieci giorni: il rientro nell’accordo di Parigi sul clima, il ritorno all’accordo sul nucleare iraniano, la rinnovata adesione all’Oms, la revoca del ‘muslim ban’, lo stop al muro col Messico e alle esecuzioni federali, il blocco dell’oleodotto Keystone, la revoca del bando dei transgender nell’esercito, la moratoria degli sfratti, dei fallimenti e del pagamento dei debiti per l’universita’.

 

E l’invio al Congresso di una coraggiosa proposta di legge per dare cittadinanza a dreamer e clandestini. Per combattere la pandemia invece ha creato una task force che risponde direttamente al presidente, ha imposto l’obbligo delle mascherine negli edifici federali e ordinato il rafforzamento della campagna di vaccinazioni. In attesa di un ulteriore pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi di dollari che dovra’ approvare il Congresso.

Advertisement

Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

Pubblicato

del

Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

Continua a leggere

Esteri

Sindaco Istanbul Ekrem Imamoglu contro Erdogan: Hamas è un gruppo terroristico

Pubblicato

del

Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas “un gruppo terroristico” e afferma che la Turchia è stata “profondamente rattristata” dal massacro del 7 ottobre. Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che “qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un’organizzazione terroristica”, aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas.

Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno “stato terrorista” a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.

Continua a leggere

Esteri

Usa: sondaggio “Cnn”, Trump in vantaggio su Biden di 6 punti a livello nazionale

Pubblicato

del

A poco meno di sei mesi dalle elezioni negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump gode del sostegno del 49 per cento degli elettori, in vantaggio di sei punti percentuali sul suo successore Joe Biden, fermo al 43 per cento. Lo indica l’ultimo sondaggio pubblicato dall’emittente “Cnn” ed effettuato dall’istituto Ssrs. Rispetto alla precedente rilevazione condotta lo scorso gennaio, il candidato repubblicano e’ rimasto stabile, mentre l’attuale presidente ha perso il due per cento del proprio consenso. Soprattutto, e’ in miglioramento l’idea che gli elettori hanno degli anni della presidenza Trump. Ora il 55 per cento degli statunitensi considera “un successo” la sua amministrazione, contro il 44 per cento che la definisce “un fallimento”.

Nel gennaio del 2021, pochi giorni dopo l’insediamento di Biden, era il 55 per cento a considerare un fallimento la presidenza di Trump. Al contrario, il 61 per cento ritiene che la presidenza Biden sia stata un fallimento, mentre il 39 per cento la definisce “un successo”. Il sondaggio mostra anche come i repubblicani siano piu’ convinti dell’idea che la presidenza Trump sia stata un successo (92 per cento) rispetto a quanto gli elettori democratici abbiano la stessa opinione della presidenza Biden (solo il 73 per cento). Tra gli indipendenti, l’amministrazione Trump e’ guardata con favore dal 51 per cento, contro il 37 per cento che ha opinione positiva dell’attuale presidenza. Poi vi e’ un 14 per cento che considera un fallimento entrambe le esperienze, e un 8 per cento che invece ritiene un successo sia la presidenza di Donald Trump che quella di Joe Biden.

Il sondaggio rileva anche come il 60 per cento degli elettori disapprovi l’operato dell’attuale presidente e come il tasso di approvazione, attualmente al 40 per cento, sia al di sotto del 50 per cento anche su materie quali le politiche sanitarie (45 per cento) e la gestione del debito studentesco (44 per cento). A pesare sull’opinione che i cittadini Usa hanno di Biden e’ soprattutto la gestione della crisi a Gaza (il 71 per cento disapprova), in particolare nel caso degli under 35 (tra questi e’ l’81 per cento a esprimere valutazione negativa). Non molto meglio il giudizio degli elettori sull’operato della Casa Bianca in economia (solo il 34 per cento approva), tema che il 65 per cento degli intervistati considera “estremamente importante” per il voto di novembre.

Tra questi ultimi, il 62 per cento ha intenzione di votare Trump, il 30 per cento Biden. In generale, il 70 per cento degli elettori si lamenta delle attuali condizioni economiche del Paese, e il 53 per cento si dice insoddisfatto della propria situazione finanziaria. Tale insoddisfazione sale soprattutto tra gli elettori a basso reddito, tra le persone di colore e tra i piu’ giovani. L’impressione per entrambi i candidati resta per lo piu’ negativa (il 58 per cento ha opinione negativa di Biden, il 55 per cento di Trump) e il 53 per cento e’ insoddisfatto delle opzioni a disposizione sulla scheda elettorale il prossimo novembre.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto