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Cronache

Anziane picchiate, umiliate e maltrattate in una casa riposo a Capri: arrestata una dipendente

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Schiaffi, offese e minacce di morte nei confronti di due anziane ospiti di una casa di riposo di Capri. L’indagata principale è K.H., cittadina ucraina che risiede a Capri ed è destinataria di una ordinanza di custodia cautelare alla quale ha dato esecuzione la polizia ponendola ai domiciliari. Dipendente della casa di riposo “San Giuseppe” di Capri, la donna, fa sapere la Questura, è indagata per maltrattamenti posti in essere, dal gennaio 2019, ai danni di due anziane ospiti della struttura, per averle denigrate ripetutamente, minacciate di morte e trascurato elementari bisogni quotidiani in un ‘clima di terrore’ come rileva la polizia. L’arresto di K.H. è il risultato di un’intensa attività d’indagine eseguita dagli agenti del Commissariato di Capri, e coordinata dalla Procura di Napoli-Sezione Fasce Deboli, consistita nel monitoraggio continuo della casa di riposo, attraverso l’apposizione di telecamere e costanti attività tecniche.

L’attività investigativa ha evidenziato che K.H., dipendente alla quale erano stati affidati gli anziani ospiti della struttura durante il turno notturno, sia stata capace di creare “un vero e proprio clima di terrore all’interno di una delle stanze occupate dalle anziane ospiti”. K.H., non riuscendo ad affrontare le difficolta’ che naturalmente derivano dall’eta’ avanzata delle persone a lei affidate, “teneva un comportamento di reiterata aggressione fisica e psicologica, talvolta schiaffeggiando con forza le donne anziane, talaltra offendendole o minacciandole persino di morte” evidenzia la Questura. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare le responsabilita’ di un’altra dipendente della struttura, una donna italiana che si alternava quotidianamente con l’indagata durante il turno notturno, nonche’ a stabilire se vi siano stati in passato altri ospiti della struttura destinatari dei medesimi comportamenti.

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Cronache

Ritrovamento di un arsenale da guerra a Giugliano: bazooka e bombe a mano in un campo

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I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Giugliano in Campania sono impegnati in un’indagine delicata e potenzialmente pericolosa. Durante un’operazione di controllo in un terreno situato in via Epitaffio, sono stati rinvenuti due bazooka e tre bombe a mano, un vero e proprio arsenale da guerra nascosto tra la vegetazione.

Un’area sotto esame

I militari hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per sfoltire la vegetazione e ampliare l’area di sopralluogo, rendendo possibile una verifica più approfondita della zona. L’obiettivo è accertare se ci siano ulteriori armi o altri elementi di interesse investigativo.

Gli artificieri in azione

Sul posto sono attesi gli artificieri del comando provinciale di Napoli e la sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, specializzati nella gestione di materiali esplosivi. La loro presenza è fondamentale per mettere in sicurezza l’area e scongiurare eventuali rischi per la popolazione e per le stesse forze dell’ordine impegnate nell’operazione.

Indagini in corso

Le autorità stanno lavorando per risalire alla provenienza delle armi e alle persone coinvolte nella loro detenzione. La presenza di un arsenale di tale portata fa ipotizzare legami con attività criminali organizzate, ma al momento non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sulle piste investigative.

Un segnale inquietante

Questo ritrovamento accende i riflettori su un tema delicato: la diffusione di armi da guerra sul territorio e il loro possibile utilizzo in contesti criminali. La scoperta di oggi rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di intensificare i controlli per garantire la sicurezza dei cittadini.

Le indagini proseguono e nei prossimi giorni si attendono ulteriori sviluppi su questa vicenda che ha sconvolto la comunità di Giugliano.

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Cronache

Anziana morta nel Modenese, l’ipotesi è un’auto pirata

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Una donna di 81 anni è morta ieri sera a Concordia, in provincia di Modena e l’ipotesi è che sia stata investita da un’auto pirata. E’ successo intorno alle 18 in via per Novi, il corpo è stato trovato a poca distanza da casa. Sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Sembra che avesse feriti compatibili con un investimento e sono in corso indagini e ricerche per risalire al veicolo che l’avrebbe urtata, allontanandosi nel buio. Si guarderanno le telecamere della zone e si cercano testimoni.

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Cronache

Per sciare genitori lasciano per ore sola bimba di 6 anni

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Sulle piste di Monte Elmo, a Sesto Pusteria, una bambina di soli sei anni, di origine slovacca, è stata lasciata sola dai genitori per quasi due ore, mentre questi sciavano in autonomia. “Il caso non deve essere sottovalutato”, afferma il comandante della stazione Carabinieri di Sesto maresciallo maggiore Gandellino Bucci, ribadendo l’importanza della supervisione dei minori da parte degli adulti, al fine di evitare conseguenze spiacevoli. I genitori della bambina sono stati segnalati dai carabinieri all’autorità giudiziaria.

Secondo quanto accertato dai Carabinieri, la bambina è stata notata nei pressi di un rifugio, completamente sola. I genitori, in vacanza nella nota località sciistica, avrebbero deciso di abbandonarla temporaneamente in un’area pubblica, ritenendo che fosse sicuro lasciarla sola per il tempo necessario a percorrere svariate discese sulle piste lungo tutto il comprensorio sciistico. Quando sono tornati a prenderla, quasi due ore dopo, hanno trovato ad aspettarli i militari, impiegati nei quotidiani servizi di vigilanza sulle piste. L’episodio verificatosi sul Monte Elmo non è, purtroppo, un caso isolato, affermano i Carabinieri. Sono sempre più frequenti le segnalazioni di bambini lasciati soli in luoghi pubblici da genitori che sottovalutano i pericoli o scelgono di anteporre il proprio svago alla sicurezza dei figli. “Questo fenomeno, che riflette un allarmante deficit di responsabilità genitoriale, può avere conseguenze gravissime, sia in termini di rischi immediati per i minori sia per il loro sviluppo emotivo”, afferma il maggiore Simone Carlini, comandante della compagnia Carabinieri di San Candido.

(foto di archivio a scopo illustrativo, non ha alcuna attinenza con quanto scritto in articolo)

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