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Anticipazioni Giro d’Italia, ancora una volta la carovana rosa ignorerà il Sud

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Sarà presentato ufficialmente il 31 ottobre, ma già si conoscono le tappe. È l’edizione numero 102 del Giro d’Italia che attraverserà l’Italia da sabato 11 maggio per tre settimane fino a domenica 2 giugno. Nelle anticipazioni diffuse da La Stampa di Torino, si vede chiaramente che il giro non arriva al Sud. Le tappe più a Meridione sono due: la quinta, in programma il 15 maggio, che dovrebbe essere riservata ai velocisti, con partenza da Sabaudia ed arrivo a Cassino e la sesta quando è previsto l’arrivo a San Giovanni Rotondo con probabile partenza da Maddaloni (Caserta). Il giorno dopo la carovana rosa si sposta in centro Italia per omaggiare L’Aquila a dieci anni dal tragico terremoto con una probabile partenza da Vasto. Anche lo scorso anno il Giro d’Itala ha tagliato fuori la Campania.  Nel 2015, invece, il percorso si fermò al Sannio escludendo totalmente Puglia, Basilicata e Sicilia. Nel 2014 il punto più meridionale fu Taranto, nel 2013 il Giro arrivò quasi fino a Reggio Calabria con una storica partenza da Napoli. il giorno dopo la corsa rosa sbarco sull‘isola di Ischia per un’affascinante cronometro a squadre. Qualora le anticipazioni dovessero essere confermate, il giro ignora il Sud. Cristo, per Carlo Levi, si è fermato a Eboli, il Giro (almeno per quest’anno) a San Giovanni Rotondo.

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Dl Pnrr: passa la fiducia alla Camera, 185 sì

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La Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Pnrr. I voti a favore sono stati 185, quelli contrari 115, 4 gli astenuti. . Il decreto dovrà avere il via libera definitivo dalla Camera e poi passerà all’esame del Senato.

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Tumori: 99% seno e 92% colon guarisce con diagnosi precoce

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Il 99% delle donne che riceve una diagnosi di cancro al seno in fase iniziale (stadio I) guarisce dalla malattia Lo stesso vale per il 92% delle persone che scopre un tumore del colon-retto in stadio I. A confermare l’importanza della diagnosi precoce in oncologia è lo studio italiano pubblicato sull’International Journal of Cancer, che, inoltre, aggiunge un ulteriore tassello: quanto più la diagnosi è tempestiva, tanto più in fretta il paziente può dirsi guarito.

Lo studio, coordinato dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano Irccs e dall’Azienda Zero della Regione Veneto, ha analizzato i dati di 31 registri tumori italiani concentrandosi sui due tumori più frequenti in Italia: quello della mammella e quello del colon-retto. “Dallo studio è emerso che, al momento della diagnosi, la probabilità di guarire delle donne con tumori della mammella passa dal 99% per le diagnosi fatte al primo stadio (che rappresentano oltre la metà delle diagnosi) al 36% quando la malattia si presenta in stadi più avanzati (circa il 10% delle pazienti)”, dice Luigino Dal Maso, dirigente statistico dell’Epidemiologia oncologica del Centro di Riferimento Oncologico e coordinatore dello studio.

Per il cancro del colon-retto si passa dal 92% di probabilità di guarigione allo stadio I al 34% se la diagnosi arriva nello stadio III o IV. Altro elemento indagato dallo studio è quanto tempo deve passare dal momento della diagnosi prima che il rischio di morire per il tumore diventi trascurabile. In media servono in media circa 10 anni, ma con grandi differenze a seconda dell’età e dello stadio alla diagnosi. In particolare, se la diagnosi avviene in stadio I (e per il seno anche in stadio II) per la guarigione è sufficiente un anno. Attenzione, però, avverte Silvia Francisci, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità tra le autrici dello studio, questo “non va inteso come un tempo che, una volta raggiunto, non necessiti più di sorveglianza o raccomandazioni suggerite dai medici curanti”.

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Cronache

Pozzuoli, la terra continua a tremare: ancora scosse

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La terra continua a tremare a Pozzuoli e nei Campi Flegrei: l’ultima scossa poco dopo le 4 ha fatto registrare una magnitudo di 2.5. Ha fatto seguito ad una serie di scosse minori, uno sciame che continua da domenica quando sono state registrate una novantina di episodi sismici, i più forti di 3.7, 3.1 e 3.0. Anche oggi l’epicentro è ad oltre 2 km di profondità. Molta paura tra la popolazione ma nessun danno, scuole e uffici aperti.

 

 

 

 

 

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