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Cronache

Albergatore rapinato muore dopo due settimane di agonia

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È morto l’anziano picchiato durante una rapina a Bellaria Igea Marina. Ennio Quadrelli, 87 anni era stato aggredito il 29 ottobre intorno alle 21.30, mentre rientrava all’hotel Majestic, un albergo di sua proprietà sul lungomare Panzini a Bellaria Igea Marina. “Vogliamo i soldi, non vogliamo ammazzarti”, gli avevano urlato i due rapinatori armati di pistola e coltello, prima di colpirlo in testa e al volto spingendolo nel portone dell’albergo. È lì che il pensionato viveva insieme al figlio che quella sera però non c’era. Ed è proprio questo particolare che fa pensare che i due banditi abbiano deciso di agire proprio quella sera. Dopo aver trascorso la serata al Bingo, ad attendere Quadrelli sotto casa, c’erano nascosti due uomini col passamontagna.

Un colpo ai danni di un uomo conosciuto da tutti come benestante, storico albergatore che probabilmente aveva in casa soldi contanti, soprattutto una persona anziana senza alcuna possibilità di difendersi. Quadrelli era stato prima bloccato e poi colpito alla nuca con un oggetto metallico, forse il calcio di una pistola. Sotto la minaccia dell’arma e di un coltello, i due l’avevano spinto e quando l’87enne era caduto a terra gli avevano urlato contro “vogliamo i soldi, non ti vogliamo ammazzare”. In tasca, Quadrelli aveva almeno 3000 euro in contanti, ma l’obiettivo dei rapinatori era la cassaforte e per farsela aprire non avevano esitato a picchiare a sangue l’anziano inerme.

Sotto i pugni e i calci allo sterno, Quadrelli aveva più volte urlato ai rapinatori incappucciati che lui la cassaforte non poteva aprirla perché non aveva le chiavi. Quando i banditi hanno capito che non mentiva, l’hanno lasciato a terra tumefatto. E’ stato, il pensionato a chiamare i soccorsi, il figlio e il nipote. All’indomani della rapina, il primo novembre Quadrelli aveva raccolto le forze per raccontare tutto ai carabinieri di Bellaria. Poi era ricorso alle cure dei medici. Sembrava star bene, tanto che il suo ricovero sembrava una precauzione e si preparava il suo rientro a casa. Tutto è precipitato in meno di 24 ore, le condizioni si sono aggravate e ieri mattina, Quadrelli è morto in ospedale.

La famiglia, con l’avvocato Luca Nebbia ha nominato un perito di parte, il dottor Mauro Pesaresi, per seguire l’autopsia disposta dalla Procura. Gli accertamenti verteranno sulla possibilità che la causa della morte sia riferita alle lesioni riportate durante la rapina.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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