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Cronache

Affari di camorra all’ombra della Madonna di Medjugorie, la denuncia dell’inviato di Papa Francesco

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I boss della camorra provano a sporcare anche la fede nella Madonna in nome dei loro sporchi affari di mafia. La denuncia arriva da Medjugorje, luogo della spiritualità cattolica nei Balcani. L’attacco frontale ai boss della camorra é contenuto in un’omelia incentrata sul tema della lotta tra il bene e il male, che l’inviato di Papa Francesco a Medjugorje, l’arcivescovo polacco Henrik Hoser, ha pronunciato durante una messa celebrata nella cappellina dell’aeroporto Chopin di Varsavia. Non ve ne é però una conoscenza diretta dell’omelia contro la camorra. La notizia è rilanciata dal blog del giornalista David Murgia, che a sua volta ha ripreso il resoconto del settimanale cattolico polacco Niedziela e della Radio EM. A questa radio  l’alto presule polacco  avrebbe detto: «Un altro posto dove c’è una lotta sempre più agguerrita tra il bene e il male è Medjugorie.

Medjugorje. La denuncia dell’inviato del Papa sugli affari di mafia

Da un lato, incontriamo migliaia di giovani che usano il sacramento della penitenza e della riconciliazione. D’altra parte, bisogna essere consapevoli che a causa del massiccio afflusso di pellegrini, questo posto è penetrato dalle mafie, tra cui quelle del Napoletano, che conta sui profitti». E si sa che quel luogo dello spirito è negli anni diventato anche un luogo di affari legati alla accoglienza e a tutto quelli che gira intorno alle necessità non proprio spirituali delle centinaia di miglia di persone che arrivano.
Monsignor Hoser avrebbe pronunciato la sua omelia poco prima di partire per Medjugorje dove resterà in pianta stabile per conto del Papa. Le parole di Hoser sono state riprese da molti giornali polacchi e hanno cominciato a essere presenti anche sui siti italiani; hanno indignato gruppi di fedeli napoletani per essere stati tirati in ballo con un pregiudizio che li vedrebbe in una corsa al business attraverso le «mafie» anche in un luogo di grande devozione mariana.

 

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Cronache

Vance: felice di averlo visto ieri, lo ricorderò per sempre

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“Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, È stato veramente meraviglioso”: sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice.

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Cronache

Figli violenti tra Napoli e Portici, due arresti dei carabinieri

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Storie di violenze in famiglia tra Napoli e la vicina Portici: in un caso un figlio ha cercato di strangolare la madre, nell’altro una donna ha picchiato con calci e pugni la mamma ottantenne e la sorella. A Ponticelli, periferia di Napoli, quando i carabinieri hanno spalancato la porta, le mani di un 46enne napoletano erano ancora strette al collo della madre. E non è bastato l’intervento dei militari a fermare rabbia, insulti e minacce di morte. I militari erano stati allertati da una telefonata al 112: qualcuno aveva sentito urlare e probabilmente non era la prima volta. I carabinieri della stazione di Ponticelli e quelli del nucleo radiomobile sono arrivati in pochi istanti e hanno scoperto che il 46enne, già noto alle forze dell’ordine, aveva appena aggredito la madre.

I motivi non sono ancora chiari ma, da quello che è emerso, non sarebbe stata la prima volta. L’uomo è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia. Storia simile nella vicina Portici. In questo caso la storia è tutta al femminile. Una 50enne, in casa con la madre di 83 anni e la sorella, forse a causa dell’abuso di alcolici, ha preso a calci e pugni le due vittime, sarebbero state colpite anche con un cellulare, ripetutamente. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Portici, intervenuti dopo una chiamata al 112, la 50enne avrebbe imputato a sorella e madre la sparizione di un gatto. La donna è stata portata nel carcere di Secondigliano. Delicate le condizioni delle vittime. Per la 83enne visibili ematomi alla schiena provocati dai calci ricevuti. Tra naso e bocca una vistosa perdita di sangue causata dai colpi inferti con lo smartphone. Anche la sorella ha riportato ferite ed escoriazioni su tutto il corpo. Se la caveranno con qualche giorno di prognosi.

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Cronache

Malore durante gita di Pasqua, donna di Pozzuoli muore in agriturismo in Irpinia

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Tragedia di Pasqua in un agriturismo in provincia di Avellino. Una donna di 74 anni di Pozzuoli (Napoli), in gita insieme ai familiari, è stata stroncata da un malore improvviso poco prima dell’ora di pranzo. Inutili i tentativi di rianimarla. Sul posto, in località Scampata, i carabinieri di Ariano Irpino e i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. La salma, su disposizione della Procura di Benevento, è stata trasferita nel capoluogo sannita all’ospedale “San Pio”.

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