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Cronache

A 13 anni muore in incidente, indagate madre e amica

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Una morte tragica e tanti punti da chiarire. Toccherà ai magistrati della Procura di Roma definire i contorni dell’incidente automobilistico, avvenuto la notte tra sabato e domenica in via Lauretina, costato la vita a Gaia, una ragazzina di 13 anni deceduta a causa delle gravi ferite riportate. I magistrati di piazzale Clodio hanno avviato una indagine per omicidio stradale iscrivendo nel registro la madre e una sua amica che erano a bordo della Golf, presa a noleggio, che intorno alle 2 di notte è andata a sbattere contro una rotatoria all’altezza dell’incrocio con via Giovanni Gutenberg, non lontano da Trigoria, nel quadrante sud della Capitale. Al momento gli inquirenti, che hanno ascoltato le due donne, devono accertare chi delle due fosse al volante della vettura. Nelle ore successive al drammatico impatto tra le due c’è stato un rimpallo di responsabilità su chi stesse guidando.

Altro elemento che dovrà essere accertato è la velocità a cui viaggiava l’auto che dopo avere impattato si è ribaltata per almeno tre volte. Non escluso che la Golf stesse viaggiando ad una velocità superiore al consentito in quel tratto di via Laurentina. La ragazzina sedeva dietro senza cintura di sicurezza e senza il rialzo che è obbligatorio per i minorenni con una altezza inferiore al metro e cinquanta. Le due indagate sono risultate entrambe negative al test della droga mentre per quanto riguardo la verifica sul tasso alcolemico quello dell’amica della madre era leggermente superiore al limite superato il quale, nel caso venisse accertato che fosse alla guida, scatta l’ammenda amministrativa.

Per ricostruire la dinamica potrebbero risultare fondamentali i video delle telecamere presenti nella zona che, è la speranza degli inquirenti, potrebbero avere immortalato il percorso dell’auto e l’impatto. Al momento tutte le piste sono al vaglio compresa anche quella del colpo di sonno: l’auto, fuori controllo forse anche a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, ha preso in pieno il marciapiede della rotatoria, nessun segno di frenata. La morte di Gaia è avvenuta non lontano dal luogo dove, a luglio, perse la vita Simonetta Cardone, 63 anni. La donna venne travolta mentre era al volante della sua utilitaria dalla Tesla guidata da un ventenne. L’indicente, così come confermato da alcuni testimoni, arrivò che dopo che il giovane aveva giù compiuto, a velocità sostenuta, una serie di sorpassi azzardati.

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Aggrediscono un uomo dopo una lite, arrestati due fratelli

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I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di due fratelli di 39 e 35 anni, di origine balcanica, accusati di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e minaccia. Le indagini sono scattate dopo una lite tra i due indagati e un 40 enne loro connazionale in un bar a Campofelice di Roccella, scoppiata una sera ad inizio del mese di aprile. In poco tempo i militari sono riusciti a risalire agi autori del raid che dopo il diverbio hanno organizzato una spedizione punitiva contro la vittima. Gli indagati infatti, avrebbero rintracciato la vittima e l’avrebbero aggredita nel suo appartamento con calci e pugni davanti alla moglie e al figlio minore.

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G7: Scontri al corteo, polizia respinge gli antagonisti

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Serata di tensione, nel centro di Torino, per il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, nel primo giorno della riunione dei ministri dell’Ambiente alla Reggia di Venaria. La polizia ha usato prima gli scudi per respingere i manifestanti poi ha fatto ricorso a idranti e lacrimogeni, infine anche a qualche manganellata. I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell’ordine. Il primo momento caldo a poche decine di metri dalla partenza del corteo, da Palazzo Nuovo, la sede universitaria dove militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi si erano riuniti in assemblea. La polizia ha subito fatto indietreggiare i manifestanti all’imbocco di via Po. Il corteo si è poi ricomposto e diretto verso altre zone del centro nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle zone transennate, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Vicino al cinema Massimo alcuni antagonisti hanno lanciato tavolini di un dehors e sono stati fatti indietreggiare anche con qualche manganellata. Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta ‘The king is nake, G7 is a scam’ (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro’.). Poi gli attivisti avevano bloccato una strada ballando al ritmo della musica techno: una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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