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Elezioni Regionali

Condono edilizio e stretta sugli scioperi, FdI accende lo scontro politico alla vigilia del voto in Campania

Fratelli d’Italia propone la riapertura del condono edilizio 2003 e nuove regole sugli scioperi nei trasporti. Opposizioni all’attacco, Forza Italia si smarca. Weekend politico infuocato.

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Due emendamenti di Fratelli d’Italia alla manovra scuotono il weekend politico. Il primo è il più controverso: la riapertura del condono edilizio del 2003, varato dal governo Berlusconi. Una misura che riguarda tutta Italia, ma che ha un peso particolare in Campania, dove all’epoca non fu applicata e dove si vota tra una settimana.

Il secondo emendamento prevede che i lavoratori dei trasporti comunichino con sette giorni di anticipo, per iscritto e in modo irrevocabile, la loro adesione a uno sciopero.

Le reazioni dell’opposizione

Immediate le critiche, soprattutto sull’ipotesi di riaprire la sanatoria edilizia.
Roberto Fico, candidato del centrosinistra in Campania, parla di «annuncio disperato» e invita a garantire «il diritto alla casa, non i condoni».

Giuseppe Conte attacca il governo: «Riaprire il condono per prendere qualche voto in più in Campania è pazzesco».
Matteo Renzi rincara: «Non è riformismo, è voto di scambio».

Per il Pd, Piero De Luca definisce la proposta «un atto gravissimo» e «un provvedimento pensato solo per raccogliere consenso alla vigilia del voto».

Le distanze interne alla maggioranza

Anche Forza Italia prende le distanze.
Antonio Tajani invita a valutare «caso per caso» e frena sulle promesse del candidato azzurro Cirielli sulle pensioni minime: «Si potrà intervenire solo se ci saranno le risorse nella finanziaria regionale».

I distinguo azzurri emergono anche dagli emendamenti presentati, meno allineati alla linea di Fratelli d’Italia.

La protesta dei sindacati contro la stretta sugli scioperi

Sul secondo emendamento, quello che impone ai lavoratori dei trasporti la comunicazione con sette giorni di anticipo, esplode la protesta sindacale.

Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti denunciano «una misura che snatura il diritto di sciopero e crea liste di scioperanti, con possibili discriminazioni».

Per Annamaria Furlan (Italia viva) è «una lesione del diritto costituzionale di sciopero».
Nicola Fratoianni (Avs) accusa il governo: «Hanno paura di chi protesta».


Nel pieno della campagna elettorale campana, i due emendamenti diventano così il nuovo terreno di scontro nazionale, segnalando tensioni non solo tra maggioranza e opposizioni, ma anche dentro la stessa coalizione di governo.

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Elezioni Regionali

Fico rinuncia al confronto Rai con Cirielli: polemiche a quattro giorni dal voto. Sullo sfondo la scelta di Sky e il pubblico “da 4 gatti”

Roberto Fico salta il confronto Rai con Edmondo Cirielli dopo il faccia a faccia su Sky. Nuove accuse e tensioni in campagna elettorale, tra pubblico ridotto su Sky e milioni di spettatori potenziali in Rai.

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A 24 ore dal faccia a faccia su Sky, Roberto Fico rinuncia al confronto negli studi Rai con Edmondo Cirielli. Una scelta che accende lo scontro politico a quattro giorni dal voto per la Regione Campania.
Una decisione che pesa anche dal punto di vista mediatico: Fico probabilmente ha pensato che il dibattito su Sky — che conta in media 15-20 mila spettatori a edizione — avesse un impatto minimo, mentre qualunque trasmissione Rai avrebbe portato il confronto davanti a milioni di cittadini.

Cirielli: “Comportamento scorretto”

Cirielli attacca duramente: “Mi aveva assicurato che sarebbe venuto. Sono qui per rispetto del Servizio Pubblico e degli altri candidati”.
Il commissario regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, rincara: “Fico scappa dopo la figuraccia di Sky. Paura comprensibile vista la sua inadeguatezza”.

La replica di Fico: “Lunedì vinceremo”

Fico ribatte parlando di “attacchi disperati” e si dice sicuro del risultato: “Lunedì vinceremo”.
Ma anche gli altri candidati criticano l’assenza. Giuliano Granato lo paragona a De Luca: “Cinque anni fa non si presentò al confronto, Fico è ormai in continuità col deluchismo”.

Sanità, trasporti e lavoro al centro della tribuna Rai

Nella tribuna politica Rai, senza Fico, si discute di sanità, trasporti e lavoro.

  • Carlo Arnese (Forza del Popolo) parla di “dittatura sanitaria”.

  • Nicola Campanile (Per) rivendica liste composte da “persone perbene dell’associazionismo”.

  • Stefano Bandecchi (Dimensione Bandecchi) propone un assessorato alla “parità con gli italiani”, evidenziando il divario del reddito pro capite tra Campania e media nazionale.

Scontro a distanza: autonomia differenziata al centro

Il confronto tra Fico e Cirielli prosegue comunque, ma a distanza, attraverso l’Anci.
Fico punta su autonomia differenziata e governo:
“Cirielli è in difficoltà, mentre Calderoli firma pre-intese in Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria, tutte regioni governate dalla destra”.
Cirielli risponde ricordando le posizioni passate dei 5 Stelle: “Quando governava con la Lega, Fico distribuiva volantini pro-autonomia”.
E rilancia: “Faremo un’autonomia differenziata comunale premiando i comuni virtuosi”.

Ultimi giorni di campagna elettorale

Il tour dei leader entra nella fase finale:

  • Salvini atteso a Capua e nel Sannio.

  • Fico chiuderà la campagna domani alla Mostra d’Oltremare con Schlein, Conte e tutto il fronte del campo largo.

  • Meloni non sarà in Campania: volerà al G20 di Johannesburg.

Una campagna elettorale accesa, con un confronto mancato che diventa l’ennesimo terreno di scontro tra i due principali candidati alla guida della Regione.

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Elezioni Regionali

Confronto Cirielli–Fico, tra promesse, accuse incrociate e realtà che non torna

Nel confronto tra Edmondo Cirielli e Roberto Fico emergono promesse, scontri e contraddizioni su autonomia differenziata, rifiuti, legalità e condono edilizio. Ecco i fatti e le criticità.

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È andato in scena su Sky Tg24 il confronto pubblico tra i due candidati alla presidenza della Regione Campania: Roberto Fico per il centrosinistra ed Edmondo Cirielli per il centrodestra. Un faccia a faccia serrato, carico di accuse incrociate, promesse e contronarrazioni sui temi chiave della campagna elettorale.

Roberto Fico ha definito l’autonomia differenziata “un progetto che crea cittadini di serie A e serie B”, sostenendo che il Sud rischia di perdere diritti fondamentali in sanità, trasporti, welfare. Secondo lui, la Campania deve battersi per l’eguaglianza dei livelli essenziali delle prestazioni prima di qualunque trasferimento di competenze.

Edmondo Cirielli ha ribaltato la prospettiva: la legge Calderoli — ha detto — non potrà essere applicata finché i bisogni di ogni regione non saranno fotografati e finanziati. Ha accusato centrosinistra e Movimento 5 Stelle di aver lasciato invariata la riforma del Titolo V per anni e ha assicurato che “da garante della Campania” impedirà ogni danno ai diritti dei cittadini del Mezzogiorno.

Lo scontro politico è stato aspro. Fico sostiene che l’autonomia sia una minaccia per il Sud; Cirielli risponde che la vera minaccia sono gli squilibri ereditati da dieci anni di governo regionale. La distanza resta totale.


Rifiuti, impianti e inceneritore di Acerra: promesse e contraddizioni

Sul ciclo dei rifiuti, i due candidati hanno contrapposto modelli e responsabilità.

Fico punta su economia circolare, filiera corta, riduzione del trasporto e chiusura progressiva delle linee del termovalorizzatore di Acerra. Secondo lui, differenziata e impiantistica moderna possono portare alla “superabilità” dell’inceneritore.

Cirielli ha replicato che il centrosinistra non ha mai raggiunto gli obiettivi dichiarati: tasse sui rifiuti tra le più alte d’Italia, differenziata insufficiente, impianti dell’umido mai completati, Terra dei Fuochi e coballe ancora irrisolte. Per lui Acerra è indispensabile finché il ciclo non sarà chiuso davvero, e la regione deve smettere di esportare rifiuti a costi altissimi.

Sulla domanda secca — chiudere o tenere aperto Acerra — entrambi hanno evitato risposte nette. Fico vuole ridurre gradualmente fino al superamento, Cirielli lo mantiene aperto ma sotto controllo. Due strategie più simili di quanto ammesso, ma con retoriche opposte.


Condono edilizio, urbanistica e aree a rischio: la faglia politica più profonda

Il condono del 2003 e la gestione delle aree a rischio Vesuvio e Campi Flegrei hanno generato l’altro grande scontro.

Cirielli chiede “un atto di giustizia per i campani” esclusi nel 2003, accusa vent’anni di mancata pianificazione urbanistica e promette una nuova legge regionale, un piano paesistico aggiornato e una revisione delle zone rosse.

Fico ha definito l’emendamento sul condono “una trappola elettorale” proposta a una settimana dal voto, senza volontà reale di attuarla. Per lui la priorità è la sicurezza degli edifici, un super sisma-bonus (bocciato dal governo nazionale), edilizia pubblica, interventi mirati e rigenerazione urbana sul modello Scampia.

Il tema casa resta centrale: chi punta sulla regolarizzazione, chi sulla ricostruzione. La distanza è politica e culturale.


Camorra, appalti e legalità: due ricette diverse per un problema storico

Sul contrasto alle mafie entrambi dichiarano fermezza, ma con approcci diversi.

Cirielli elogia magistratura e forze dell’ordine e propone un pool anti-infiltrazioni per appalti e grandi opere. Richiama lo scandalo della sanità a Castellammare come esempio delle vulnerabilità del sistema regionale. Rivendica la propria storia da ufficiale dei Carabinieri come garanzia di rigore.

Fico insiste sulle “zone grigie” tra imprenditoria, politica e criminalità. Propone protocolli con ANAC, trasparenza assoluta, una pubblica amministrazione potenziata e formata per impedire infiltrazioni. La sua idea è una regione “casa di vetro” con appalti tracciabili e verificabili.

Due visioni complementari ma fondate su strumenti differenti: ispettivi da un lato, amministrativi dall’altro.


Le domande incrociate: autonomia contro bilanci, etica contro risultati

Quando è arrivato il momento delle domande incrociate, il confronto si è acceso ulteriormente.

Fico ha accusato Cirielli di sostenere una riforma devastante per il Sud e guidata dalla Lega, chiedendo come possa garantire i diritti dei campani.

Cirielli ha risposto che la riforma non partirà senza i fondi necessari e che lui stesso sarà “garante” della Campania, rivendicando una personalità “che non si piega”.

Cirielli, a sua volta, ha attaccato dieci anni di governo regionale guidato dalle forze che sostengono Fico e ha chiesto cosa rivendichi: ecoballe, sanità, trasporti, fondi europei.

Fico ha difeso interventi ambientali e opere completate, assicurando un nuovo progetto politico con liste controllate, codice etico e rinnovamento.


Le dichiarazioni finali: scontro diretto vs appello alla partecipazione

In chiusura, la differenza di tono è stata evidente.

Cirielli ha chiesto agli elettori un giudizio netto: “State meglio di dieci anni fa?”. Ha ribadito che “chi ha creato i problemi non può risolverli” e che solo un’alternativa può cambiare la Regione.

Fico ha scelto un appello civico: “Non votate per me o per Cirielli. Andate a votare”. Invita alla partecipazione, al senso del diritto conquistato e alla fiducia nel valore della politica.

Due messaggi, due stili, due visioni opposte della leadership regionale.

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Elezioni Regionali

Rapine a mano armata sull’Asse Mediano, Pisani: “Task-force immediata, difendere i cittadini”

L’avvocato Angelo Pisani denuncia l’escalation di rapine sull’Asse Mediano e chiede una task-force con pattuglie in moto, videosorveglianza integrata e un Tavolo regionale per la sicurezza.

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L’avvocato Angelo Pisani lancia un nuovo allarme sull’emergenza rapine che da mesi mette a rischio gli automobilisti sull’Asse Mediano, in particolare all’altezza dello svincolo Mugnano/Scampia. Video e testimonianze girate dagli stessi cittadini mostrano assalti violenti nel traffico fermo, con bande in scooter che affiancano le auto e derubano chi è alla guida.

Bande armate nel traffico: il modus operandi dei rapinatori

Il metodo è ormai consolidato: gruppi di rapinatori, spesso in quattro su due scooter, approfittano della coda per circondare le auto, minacciare gli automobilisti con pistole e coltelli e portare via telefoni, soldi, fedi e oggetti di valore. Episodi che si ripetono con una frequenza tale da far temere che, prima o poi, possa verificarsi una tragedia.

“Ignorare l’emergenza è irresponsabile”: la richiesta di Pisani

Pisani, candidato alla Regione Campania nella lista Cirielli Presidente-Moderati e Riformisti, parla senza giri di parole: «Basta ignorare questa emergenza. Serve una task-force immediata e presìdi in moto delle forze dell’ordine capaci di muoversi rapidamente nel traffico». Per l’avvocato, l’assenza di pattugliamenti dinamici ha trasformato l’Asse Mediano in una zona fuori controllo.

Videosorveglianza condivisa tra i Comuni: una soluzione a basso costo

Tra le proposte avanzate da Pisani anche un sistema di videosorveglianza intercomunale, con telecamere integrate e coordinate tra i territori attraversati dalla strada. Una rete tecnologica dal costo contenuto, in grado di individuare mezzi sospetti e scoraggiare l’azione delle bande.

Un Tavolo regionale per la sicurezza con Comuni, Prefettura e forze dell’ordine

In caso di elezione, Pisani annuncia la convocazione di un Tavolo per la sicurezza in Regione con Sindaci, Prefettura, Città Metropolitana e forze dell’ordine dell’area. Obiettivo: interventi immediati e coordinati, pattuglie in moto, presìdi mobili e tecnologie efficaci. «I cittadini devono essere protetti. I criminali devono finire in galera», afferma Pisani.

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