Collegati con noi

Cronache

Zingaretti si muove per Mare Jonio: “fateli scendere”

Pubblicato

del

“Queste cose non vogliamo più vederle. Non è umano. Fate scendere subito questi esseri umani”. Nel pieno delle faticose trattative per la formazione del Governo, Nicola Zingaretti batte un colpo sulla Mare Jonio, bloccata da tre giorni a Lampedusa con 34 migranti a bordo dal divieto di sbarco del ministro dell’Interno Matteo Salvini, sottoscritto anche dai colleghi stellati Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Ma non c’e’ solo la Mare Jonio. La Eleonore di Mission Lifeline e’ ferma da 5 giorni fuori dalle acque maltesi con oltre 100 salvati e la Alan Kurdi di Sea Eye oggi ha soccorso 13 persone (di cui 8 donne) su un barchino sovraccarico ed ora e’ in navigazione in direzione Lampedusa. Sono dunque tre le navi umanitarie senza un porto dove sbarcare. E presto arrivera’ in zona salvataggi anche la Ocean Viking di Sos Mediterranee-Medici senza frontiere, attualmente in sosta a Marsiglia per rifornimento e cambio di equipaggio. Dalle coste africane si continua a partire, come dimostrano anche i nuovi sbarchi registrati oggi in Sardegna (46 algerini) e a Linosa (4 tunisini). Per la Mare Jonio, Mediterranea parla di “situazione preoccupante” e diffida le autorita’ italiane: “fateli scendere o partira’ una denuncia”. “Siamo sempre piu’ preoccupati per le condizioni psicologiche dei sopravvissuti, i 28 uomini e le 6 donne che sono rimasti a bordo con noi. Hanno gia’ passato l’inferno: quanto possono reggere ancora, bloccati in mezzo al mare?”, chiede la ong italiana, che in mattinata ha fatto partire una mail all’indirizzo della Guardia costiera per sollecitare un porto di sbarco, spiegando che “l’attuale situazione di incertezza e di sospensione del diritto in cui versano i 34 si configura come ‘trattamento inumano e degradante'”. La richiesta, anche alla luce della recente pronuncia del gip di Agrigento sulla Open arms, e’ che “le Istituzioni italiane non continuino in questa violazione del diritto e dei diritti e che prevalga dopo mesi di illegalita’ e cattiveria gratuita il rispetto delle persone e delle leggi, ribadendo che in caso contrario siamo pronti a denunciare questi comportamenti in tutte le sedi competenti”. Ma dal ministero dell’Interno, autorita’ competente per l’indicazione del Pos (il posto sicuro di sbarco), la risposta continua ad essere negativa. Interviene anche l’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro. “Facciamo appello alle autorita’ competenti affinche’ al piu’ presto si decidano di permettere alla Mare Jonio di attraccare”, dice il cardinale. “Prima di qualsiasi disputa politica – sottolinea – vi sono i diritti umani che vanno difesi sempre e comunque”.

Le persone rimaste a bordo sono “ormai stremate fisicamente e psicologicamente, dopo diversi giorni di sosta in alto mare, sballottati dalle onde e privati del sacrosanto diritto di salvaguardare la loro vita. Assistiamo a una forma ingiustificata di durezza”. Un plauso alla presa di posizione di Zingaretti arriva dal compagno di partito Matteo Orfini. “Bravo segretario. E’ proprio per non vedere piu’ queste cose che il dl sicurezza va abrogato”. Ed Erasmo Palazzotto, di Sinistra Italiana, chiede “con forza che si ponga fine a questa infinita vergogna. Non c’e’ alcuna ratio nel decreto sicurezza, solo tanta disumanita’”. Situazione analoga alla Mare Jonio – con Malta al posto dell’Italia – sta vivendo la Ocean Viking. “Ci sono 110 persone a bordo, sempre piu’ sfinite, su una nave lunga 20 metri e larga 5. E’ impossibile dormire a sufficienza in questa situazione. E sono 5 notti consecutive passate cosi'”, lamenta Missione Lifeline.

Advertisement

Cronache

Arrestati a Marbella tre pericolosi latitanti del crimine organizzato

Pubblicato

del

Tre pericolosi latitanti, Ciro Marigliano, Stanislao Marigliano e Michele Sannino, figure di spicco del crimine organizzato, sono stati arrestati in un’operazione congiunta tra la Polizia italiana e l’Unidad de Droga y Crimen Organizado (UDYCO) spagnola.

. I tre, figure di spicco del crimine organizzato, erano destinatari di Mandati d’Arresto Europei e sono stati catturati nella località costiera di Marbella, nota anche come rifugio per molti latitanti.
Ciro Marigliano, ricercato da luglio per tentato omicidio, è stato fermato in strada mentre era con la moglie. Poco dopo, sono stati arrestati anche Stanislao Marigliano e Michele Sannino, ricercati per traffico internazionale di droga e associazione a delinquere di stampo camorristico. Le indagini, coordinate dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e dalla questura di Napoli, hanno portato all’emissione di Mandati d’Arresto Europei da parte della Procura di Napoli.

L’operazione rappresenta un duro colpo per le organizzazioni criminali, evidenziando l’efficacia della collaborazione internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’operazione:

Continua a leggere

Cronache

Nuovi attacchi hacker all’Italia, banche e aziende target

Pubblicato

del

Nuovi attacchi in mattinata degli hacker della crew filorussa Noname057(16) ad obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro avvisando i soggetti colpiti e supportandoli nel ripristino delle funzionalità. Alcuni domini risultano intaccati dagli attacchi, che sono sempre di tipo Ddos, Distributed denial of service. La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec che, tra gli altri, hanno attaccato Olidata.

Alixsec, a quanto si apprende, ha rivendicato gli attacchi di oggi che sono stati compiuti da una crew che fa parte di un’organizzazione che riunisce i gruppi di hacker pro-Palestina. L’organizzazione sostiene la causa russa ed è dunque plausibile un legame con i Noname. Gli hacktivisti filopalestinesi hanno nel mirino in particolare gli interessi israeliani e da tempo hanno ingaggiato una cyber-guerra contro Tel Aviv.

Continua a leggere

Cronache

Si allontana da festa, 17enne trovata svenuta in un campo

Pubblicato

del

Cosa sia accaduto realmente resta da chiarire ed è al vaglio degli inquirenti, che stanno raccogliendo le testimonianze degli amici. Di sicuro è stata una notte di ansia e ricerche per un gruppo di ragazzi dopo che una loro amica di 17 anni si è allontanata da una festa a Crema, in provincia di Cremona, dirigendosi verso il fiume Serio. Sono stati proprio gli amici a chiedere l’intervento della Polizia, che a sua volta ha allertato il distaccamento dei Vigili del Fuoco per le ricerche. Non un compito facile per il buio, la zona ampia lungo il fiume da passare al setaccio, la mancanza di indicazioni precise. La ragazza è stata individuata riversa a terra intorno all’1, in un campo vicino al ponte della tangenziale, priva di conoscenza. Soccorsa sul posto dagli operatori del 118 e poi trasportata all’ospedale in codice rosso, in regime di massima emergenza, le sue condizioni sono poi migliorate. Sono in corso accertamenti per capire cosa sia successo prima dell’allontanamento.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto