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Zelensky mostra un video del combattente cinese catturato

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“Il coinvolgimento della Cina, direttamente o indirettamente, in questa guerra in Europa è un chiaro segnale che Putin farà di tutto tranne che porre fine alla guerra. Sta cercando modi per continuare a combattere. Questo richiede sicuramente una reazione. Una reazione da parte degli Stati Uniti, dell’Europa e di chiunque nel mondo voglia la pace”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky dopo la cattura di due cittadini cinesi accusati di combattere al fianco dei russi, come riporta Unian. “Questo è un altro paese che sostiene militarmente l’invasione russa dell’Ucraina dalla parte della Russia. Questo è un altro (paese) dopo l’Iran, la Siria, l’esercito nordcoreano. Ma c’è una differenza: i nordcoreani hanno combattuto contro di noi sul saliente di Kursk. I cinesi stanno combattendo sul territorio dell’Ucraina”, ha spiegato il presidente, affermando che questa è una questione importante da discutere urgentemente con i partner. Zelensky nel suo messaggio su Telegram ha postato anche il video di uno dei due combattenti cinesi catturato dall’ucraina, con le fascette ai polsi ed in tenuta militare.

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Olga, la tartaruga salvata al largo di Forio: una storia di mare, civiltà e speranza

Recuperata da tre diportisti e curata a Portici: forse aveva ingerito plastica. È l’ennesima Caretta caretta affezionata alle acque di Ischia.

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Nuotava a fatica tra le onde, al largo di Punta Imperatore, nel cuore del Regno di Nettuno, tra i fondali profondi e limpidi che circondano l’isola d’Ischia. La sua andatura incerta non è sfuggita all’occhio attento di tre diportisti – Domenico, Luca e Simona – che hanno dimostrato coraggio, sensibilità e amore per il mare. Dopo averla osservata per accertarsi delle difficoltà, sono intervenuti per soccorrerla e hanno prontamente allertato la guardia costiera, il personale del Regno di Nettuno e la Stazione Zoologica Anton Dohrn.

La tartaruga, una Caretta caretta, è stata ribattezzata Olga. Una volta recuperata, è stata condotta nel porto di Forio, dove l’intervento dei pescatori locali ha garantito le migliori condizioni per il successivo trasferimento. Olga è salita a bordo di un aliscafo Alilauro direzione Portici, ospite d’eccezione sotto lo sguardo incuriosito e affettuoso dei passeggeri.

Un viaggio di salvezza verso il Turtle Point

Arrivata al Turtle Point di Portici, Olga è stata presa in cura dallo staff veterinario coordinato da Andrea Affuso. I primi accertamenti hanno fatto emergere il sospetto di ingestione di plastica, probabilmente la causa del suo affaticamento e dell’impossibilità di immergersi. Senza intervento, le sue condizioni sarebbero rapidamente peggiorate. Ora però c’è ottimismo: «Si riprenderà molto presto», assicurano i ricercatori.

Le tartarughe amano Ischia

La vicenda di Olga si inserisce in un contesto sempre più significativo: le tartarughe marine sembrano prediligere le acque dell’isola verde, come confermato dal direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio:

«L’auspicio è di rilasciarla nel nostro mare. Questo intervento è un esempio paradigmatico della sinergia tra chi vive il mare e la tutela delle sue specie».

Un’affezione che va ben oltre un caso isolato: già due esemplari di Caretta caretta avevano attirato l’attenzione nell’estate 2024, e anche pochi giorni fa una tartaruga ha deposto le uova sull’arenile di Forio, emozionando residenti e turisti. Il legame tra questi splendidi animali e l’isola è vivo, concreto, e chiede solo di essere protetto.

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Salernitana-Sampdoria, Evani: ci siamo fatti trovare pronti

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“Non era semplice ripetersi in un campo così difficile e contro una squadra forte. I ragazzi hanno lavorato bene in questo mese, hanno fortificato lo spirito del gruppo. Anche quando tatticamente non c’era ordine, sopperivamo con il sacrificio di tutti”. Lo ha detto nel post-gara di Salernitana-Sampdoria il tecnico dei liguri Alberico Evani.

“Quello che è successo prima del mio arrivo non lo commento, devo dire che da quando sono arrivato ho avuto dall’inizio la disponibilità del gruppo. Si sa che le paure bloccano le gambe, il pensiero e magari non riuscivano a rendere per quelli che erano i loro reali valori. Sono riuscito a far tirare fuori ad ognuno di loro le qualità, moltiplicandole per undici. Ci siamo fatti trovare pronti al momento giusto. Dopo aver subito la retrocessione a Castellammare, avevamo organizzato degli allenamenti punitivi. Abbiamo subito offese, umiliazioni. Ce le siamo meritate. Ma nessuno dei miei calciatori ha abbandonato la nave, nel senso che paradossalmente dopo quel giorno è aumentata l’intensità, l’attenzione. Poi ci è arrivata la notizia che poteva svolgersi questo play-out, non avevamo la certezza ma abbiamo iniziato a prepararla come se dovessimo scendere in campo”.

Su quanto accaduto all’Arechi: “Mi dispiace che la partita non sia finita, mi piace vincere regolarmente e con grande rispetto. Ho rispetto per la Salernitana che è una grande società e una grande squadra”. E sul suo futuro: “Volevo dare un contributo per arrivare alla salvezza. c’erano sei partite, sono venuto con tanta voglia anche se la situazione era molto complicata. Io ci metto anima e cuore, per quello che non è sotto il mio controllo non spendo energie. Io sono contento di aver dato il mio contributo per questa impresa. È chiaro che mi farebbe piacere restare, chi è che non vorrebbe allenare una squadra gloriosa”.

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Caccia alle impronte sul telo, Anastasia forse soffocata

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Passa dall’analisi di una serie di reperti la verità sull’omicidio di Anastasia Trofimova, la 28enne russa trovata morta a poca distanza dal corpo della figlia di circa un anno, a Villa Pamphili, il 7 giugno scorso. Per chi indaga si tratta di un duplice omicidio con un unico sospettato: Francis Kaufmann, 46enne californiano, bloccato sull’isola greca di Skiathos e attualmente detenuto nel carcere di Larissa, in attesa dell’estradizione sollecitata dai pm di Roma.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi sul fatto che Andromeda, la bambina di appena un anno – nata nel giugno del 2024 dalla relazione tra l’uomo e la donna – sia stata strangolata dal padre la sera prima del ritrovamento. Sul decesso di Anastasia, invece, restano ancora da accertare le cause. Gli investigatori chiedono dunque agli specialisti della Scientifica risposte sul materiale rinvenuto nell’area verde, a partire da un telo di plastica nero lasciato sul corpo nudo della donna. Secondo una prima stima, Anastasia sarebbe morta almeno 5-7 giorni prima della figlia.

Le condizioni del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, non hanno consentito di individuare segni evidenti di violenza, ma non si esclude che la 28enne possa essere stata soffocata, forse con un cuscino o proprio con il telo. La speranza degli inquirenti è individuare impronte o altri elementi utili a confermare, senza margine di dubbio, la responsabilità di Kaufmann, che Anastasia aveva conosciuto a Malta nel settembre 2023. Parallelamente, proseguono le verifiche sul vissuto dell’indagato, che in Italia avrebbe utilizzato almeno due alias: Rexal Ford e Matteo Capozzi. Dagli Stati Uniti, l’FBI ha trasmesso ai magistrati romani una serie di documenti utili a ricostruire i precedenti penali di Kaufmann. Secondo quanto emerge dagli atti, Kaufmann-Ford ha alle spalle “cinque arresti per violenza domestica e aggressione, oltre ad aver scontato 120 giorni di carcere per aggressione con arma letale che causò gravi lesioni fisiche”.

Un passato violento, con azioni simili, che potrebbe fornire spunti anche per ricostruire la dinamica del secondo omicidio. Gli investigatori stanno intanto ricostruendo la rete di contatti e movimenti dell’americano, che da tempo si accreditava in ambienti cinematografici romani. Nel 2021 avrebbe ottenuto un finanziamento da quasi un milione di euro grazie ai benefici del tax credit per il film Stelle della notte. All’inizio del 2025 ha inoltre contattato alcuni produttori con sede a Malta per proporre un nuovo progetto cinematografico.

L’indagato stava cercando location sull’isola, ma l’iniziativa è stata bruscamente interrotta a marzo, quando ha deciso di lasciare Malta e raggiungere la Sicilia a bordo di un catamarano preso a noleggio. Una serie di scelte poco comprensibili, su cui gli inquirenti italiani potrebbero presto chiedere conto allo stesso Kaufmann. Non è infatti esclusa una missione a Larissa da parte degli investigatori, qualora i tempi dell’estradizione dovessero allungarsi ulteriormente. E gli inquirenti si appresterebbero a sentire anche la madre di Anastasia, per rogatoria o convocandola a Roma. La donna ha rivelato che il 2 giugno la figlia le scrisse lamentando problemi con Kaufmann. Fu il suo ultimo contatto con Anastasia.

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