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Zecchino d’Oro: ‘Il panda con le ali’ vince la 65/a edizione

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 ‘Il panda con le ali’, testo e musica di Virginio e Daniele Coro, è la canzone vincitrice della 65/a edizione dello Zecchino d’Oro. Il brano è stato premiato al termine della finale, andata in onda su Rai1 dall’Antoniano di Bologna, condotta dal direttore artistico Carlo Conti. A dare voce alla canzone Mariapaola Chiummo, 7 anni, di Scicli (Ragusa), accompagnata dal Piccolo Coro diretto da Sabrina Simoni.

Le giurie che hanno votato i 14 brani in gara e decretato il vincitore sono state due: la Giuria dei Piccoli, formata da venti bambini provenienti da tutta Italia, e la Giuria dei Grandi, formata da Francesca Fialdini e Paolo Conticini, conduttori della prime due puntate, Cristina D’Avena e gli youtuber Ninna e Matti. Ai loro voti si sono aggiunti quelli dei bimbi del Piccolo Coro e della Galassia Zecchino, circa 2.000 bambini appartenenti a cori di tutta Italia affiliati all’Antoniano.

Al secondo posto si è classificata ‘La canzone della settimana’ di Eugenio Cesaro, cantata da Chiara Paumgardhen, 9 anni, di Sant’Angelo d’Alife (Caserta), al terzo ‘L’orso col ghiacciolo’, testo di Mario Gardini e musica di Giuseppe De Rosa, cantata da Benedetta Morzetta, 8 anni, di Cerreto Guidi (Firenze). “‘Il panda con le ali’ – spiega Virginio Coro, uno degli autori – è una canzone che parla di inclusione e di unicità, di quanto ognuno di noi sia speciale, proprio perché unico. Spero possa aiutare tutti i bambini ad amare la propria unicità”.

Al centro dello Zecchino d’Oro anche la tradizionale campagna di solidarietà Operazione Pane, a sostegno di 18 mense francescane in Italia e cinque nel mondo (in Ucraina, Romania e Siria), che ogni giorno accolgono persone e famiglie in difficoltà. La si può sostenere sul sito www.operazionepane.it o, fino al 25 dicembre, con un sms o una chiamata da rete fissa al 45588.

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Dl Pnrr: passa la fiducia alla Camera, 185 sì

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La Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Pnrr. I voti a favore sono stati 185, quelli contrari 115, 4 gli astenuti. . Il decreto dovrà avere il via libera definitivo dalla Camera e poi passerà all’esame del Senato.

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Tumori: 99% seno e 92% colon guarisce con diagnosi precoce

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Il 99% delle donne che riceve una diagnosi di cancro al seno in fase iniziale (stadio I) guarisce dalla malattia Lo stesso vale per il 92% delle persone che scopre un tumore del colon-retto in stadio I. A confermare l’importanza della diagnosi precoce in oncologia è lo studio italiano pubblicato sull’International Journal of Cancer, che, inoltre, aggiunge un ulteriore tassello: quanto più la diagnosi è tempestiva, tanto più in fretta il paziente può dirsi guarito.

Lo studio, coordinato dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano Irccs e dall’Azienda Zero della Regione Veneto, ha analizzato i dati di 31 registri tumori italiani concentrandosi sui due tumori più frequenti in Italia: quello della mammella e quello del colon-retto. “Dallo studio è emerso che, al momento della diagnosi, la probabilità di guarire delle donne con tumori della mammella passa dal 99% per le diagnosi fatte al primo stadio (che rappresentano oltre la metà delle diagnosi) al 36% quando la malattia si presenta in stadi più avanzati (circa il 10% delle pazienti)”, dice Luigino Dal Maso, dirigente statistico dell’Epidemiologia oncologica del Centro di Riferimento Oncologico e coordinatore dello studio.

Per il cancro del colon-retto si passa dal 92% di probabilità di guarigione allo stadio I al 34% se la diagnosi arriva nello stadio III o IV. Altro elemento indagato dallo studio è quanto tempo deve passare dal momento della diagnosi prima che il rischio di morire per il tumore diventi trascurabile. In media servono in media circa 10 anni, ma con grandi differenze a seconda dell’età e dello stadio alla diagnosi. In particolare, se la diagnosi avviene in stadio I (e per il seno anche in stadio II) per la guarigione è sufficiente un anno. Attenzione, però, avverte Silvia Francisci, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità tra le autrici dello studio, questo “non va inteso come un tempo che, una volta raggiunto, non necessiti più di sorveglianza o raccomandazioni suggerite dai medici curanti”.

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Cronache

Pozzuoli, la terra continua a tremare: ancora scosse

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La terra continua a tremare a Pozzuoli e nei Campi Flegrei: l’ultima scossa poco dopo le 4 ha fatto registrare una magnitudo di 2.5. Ha fatto seguito ad una serie di scosse minori, uno sciame che continua da domenica quando sono state registrate una novantina di episodi sismici, i più forti di 3.7, 3.1 e 3.0. Anche oggi l’epicentro è ad oltre 2 km di profondità. Molta paura tra la popolazione ma nessun danno, scuole e uffici aperti.

 

 

 

 

 

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