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Cronache

X Factor parla napoletano, vince la poesia di Anastasio ma Naomi è la più bella voce mai ascoltata al talent Sky

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Marco Anastasio in finale canta una canzone che graffia il cuore. Dice che “ha visto il Napoli di Maradona” e non vuole essere rotto il cazzo. Sogna “un mondo che non finisca lentamente”. Sogna “una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi!. Sogna “il giudizio universale sgretolarsi in coriandoli”. Ascoltarlo è un brivido che ti scende lungo la schiena. E la canzone viene accolta da una standing ovation del Forum di Assago da brividi. Il testo della canzone è bellissimo. L’interpretazione del ragazzo di Meta di Sorrento è anche meglio. Una rabbia incredibile, una forza eccezionale, un fiume carsico di sentimenti che fanno davvero esplodere in corpo al Nasta un inedito che sentiremo spesso in radio e tv.

Perchè comunque vada, Anastasio è uno che, come si dice in gergo giovanile, ha spaccato. Chi ha amato “generale” di De Gregori o the Wall dei Pink Floyd è rimasto affascinato da come questo ragazzo le ha cambiate, storpiate, allungate questo giovane artista di Meta di Sorrento. E poi come si fa a non amare un ragazzo che venera Diego Armando Maradona (pur non avendolo mai visto giocare) e che scrive una canzone per il Comandante Sarri ovvero l’ex allenatore del Napoli che fece innamorare il mondo col suo gioco?

La competitor di Anastasio è Naomi Rivieccio. Si presenta sul palco con un abito lungo e bianco, caschetto biondo alla Caterina Caselli, e un a voce suadente da strafiga. Non è quel che si dice una bella gnocca ma è un “tipo”. È bellissima per questo motivo. Non è una che passa inosservata. È certamente la più bella voce di questa edizione di X Factor. Quando riandremo a ricordare X Factor del 2018 ci tornerà in mente quel paroliere straordinario di nome Anastasio, ma ricorderemo la voce di Naomi e la sua capacità di cantare ogni genere musicale senza mai steccare una nota. Ad ogni sua interpretazione emergono le sue capacità artistiche e musicali, frutto del suo insegnamento al Conservatorio. Si è formata con la musica lirica. Può eccellere ovunque.

Sono due ragazzi di Napoli. E da uno dei due la gente da casa sceglierà chi sarà il vincitore di X Factor. Alla fine vince Anastasio. Naomi non ha sfigurato, anzi non ce l’ha fatta solo perchè quest’anno c’era un artista che sarà famoso davvero. Ultimo, ma non  per ultimo, il singolo di Anastasio è già disco d’oro. Non  male. Anzi, straordinario Anastasio. Alla fine ma non  per ultimo c’è la ciliegina sulla torta di Naomi che pur avendo perso, pur essendo arrivata seconda, abbraccia Anastasio e dice “Forza Napoli”. Forza. Napoli questa edizione di X Factor l’ha dominata, e l’ha vinta.

 

 

Il film dell’ultima serata di X Factor

Un lungo percorso che dai quarantamila aspiranti concorrenti di X Factor che si sono presentati alle selezioni, ha portato alla finale a quattro andata in scena questa sera e che ha incoronato Anastasio. Ad aggiudicarsi la corona di talento della musica italiana, secondo il talent di Sky e secondo il pubblico votante da casa, il rapper che puntata dopo puntata ha messo d’accordo giudici e pubblico. All’ultimo atto della dodicesima edizione italiana di X Factor le squadre dei quattro giudici, Manuel Agnelli, Fedez, Mara Maionchi e Lodo Guenzi, si sono presentate in una situazione di parità, con un concorrente a testa, Luna, Naomi, Anastasio e i Bowland. Ad inaugurare il palcoscenico della finalissima, i quattro si sono presentati in scena sulle note riviste di una ben augurante Heroes di David Bowie, accompagnati sul finale anche da, Alessandro Cattelan, mattatore e presentatore confermato anche per la prossima edizione dell’X Factor italiano. Nemmeno il tempo di far terminare il brano d’apertura, che il pubblico del Forum ha potuto cominciare ad applaudire il primo ospite della sera, quel Marco Mengoni, tornato da super ospite sul palco che lo aveva visto vincitore quasi dieci anni fa, con il brano ‘Voglio’. Semplice il regolamento della serata: due manche con un eliminato ciascuno, oltre ad uno scontro finale a due. La prima manche è quella dei duetti di tutti i concorrenti con Marco Mengoni, alle prese con quattro titoli di successo della voce di Ronciglione. Ad aprire la lista di duetti è stata la piccola del gruppo, Luna, che con Mengoni si è confrontata sulle note di ‘Ti ho voluto bene veramente’. Per il rapper Anastasio, la scelta e’ ricaduta invece su ‘Guerriero’, cosi’ come ai Bowland e’ toccata ‘Io ti aspetto’ e a Naomi ‘L’essenziale’. Mentre il pubblico da casa votava per la prima decisiva eliminazione della serata, Cattelan ha dato il benvenuto sul palco milanese ai secondi ospiti della finalissima, Thegiornalisti, reduci dal successo degli ultimi live e dell’album ‘Love’, record di streaming, hanno portato sul palco di Sky un medley di tre dei loro brani tra i piu’ cantati ed ascoltati in radio e in rete: ‘New york’, ‘Qnscda’ e ‘Felicita’ puttana’. Il verdetto del televoto ha deciso che i primi a dover abbandonare il palco del forum sarebbero stati i Bowland, formazione iraniana e fiorentina d’adozione. “Vi giuro che sarò il primo ad acquistare il vostro disco – ha detto Cattelan agli eliminati – e non vedo l’ora che esca”. Per la seconda manche, i tre rimasti in gara si sono presentati con un ‘best of’ di tre brani a testa, a cominciare dal rapper-cantautore Anastasio, studente ventunenne di Meta di Sorrento, con la sua versione di ‘Se piovesse il tuo nome’ di Elisa, ‘Generale’ di De Gregori e ‘The wall’ dei Pink Floyd che nelle fasi precedente del programma tanto era piaciuta a Mara Maionchi. Luna, sedicenne sarda, ha invece puntato su una terzina di brani composta da ‘Mica Van Gogh’ di Caparezza, ‘God is a woman’ di Ariana Grande e ‘Blue jeans’ di Lana Del Rey. Tutt’altre note quelle scelte invece da Naomi, studi lirici alle spalle e scopertasi talentuosa del rap proprio ad x Factor, che per il suo best of ha scelto ‘Bang Bang’, ‘Look at me now’ e ‘Never enough’. “Volenti o nolenti -ha detto Fedez- la sfida finale di quest’anno è fra 3 concorrenti che hanno a che vedere col rap”. Dopo l’esibizione di Ghali, altro ospite della serata, e televoto alla mano, Cattelan ha annunciato il nome del secondo concorrente eliminato della finale: Luna, terza classificata sul podio di X Factor 12. Attesissimi dal pubblico, sul palco di X Factor, poco prima dell’ultimo scontro della stagione tra concorrenti, sono sbarcati anche i Muse, band da venti milioni di album venduti in tutto il mondo e vincitrice di due Grammy Awards. Per l’occasione, Matt Bellamy e soci hanno presentato per la prima volta in Italia ‘Pressure’, il nuovo singolo tratto dal nuovo e ottavo album ‘Simulation Theory’, oltre a ‘Starlight’. A questo punto, a giocarsela all’ultima nota si sono trovati Anastasio e Naomi, questa volta con i rispettivi brani inediti: ‘La fine del mondo’ per il primo dei due e ‘Like the rain’ per Naomi . Tra i due è stato il rapper della squadra di Mara Maionchi ad avere la meglio, conquistando il pubblico, un contratto discografico e la possibilità di cominciare una carriera nel mondo della musica italiana

 

Anastasio e Naomi Rivieccio, due napoletani che si sfideranno in finale per vincere X Factor

   

Caro Marco Anastasio, complimenti! X Factor 12 l’hai già vinto tu…

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Ambiente

Capodichino, sequestrati coralli portati illegalmente dalla Turchia

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Nell’ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti, i finanzieri della Compagnia di Capodichino, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – 1 SOT Napoli Capodichino, hanno intercettato un cittadino italiano proveniente da Istanbul che trasportava illegalmente 20 esemplari di corallo. Il materiale era privo della documentazione richiesta dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES).

Durante i controlli, i coralli rinvenuti nel bagaglio del passeggero sono risultati appartenenti all’Ordine “Scleractinia Bourne”, classificazione nell’Appendice II della Convenzione CITES e nell’Allegato B del Regolamento CE 338/97. La mancanza di autorizzazioni valide per l’importazione ha portato al sequestro degli esemplari.

L’uomo è stato sanzionato con una multa che può variare da 3.000 a 15.000 euro, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 3, della Legge n. 150 del 07/02/1992. Il sequestro dei coralli è avvenuto in linea con le normative vigenti per la protezione delle specie a rischio di estinzione.

Le attività di controllo messe in atto dagli enti coinvolti mirano a garantire il rispetto delle regole internazionali per la tutela della fauna e della flora selvatiche, continuando a monitorare e reprimere i traffici illegali che minacciano gli ecosistemi.

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Sparatoria a Crotone: un morto e un poliziotto ferito grave

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E’ di un morto e un ferito il bilancio di una sparatoria avvenuta intorno alle 15,30 di questo pomeriggio nel quartiere popolare di Lampanaro, alle periferia sud di Crotone. La vittima si chiamava Francesco Chimirri e faceva il pizzaiolo a Isola Capo Rizzuto. L’uomo e’ giunto cadavere al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio dove i soccorritori lo stavano trasportando. Ancora frammentarie le notizie sul tragico fatto di sangue, l’unica certezza finora emersa e’ che nella sparatoria e’ rimasto ferito in modo serie anche un poliziotto, la cui arma di ordinanza e’ rimasta a terra sul luogo della sparatoria mentre non sarebbe stata ancora trovata l’altra pistola. Sul posto ci sono Polizia, Carabinieri e soccorritori, le indagini sono affidate al Nucleo investigativo dei carabinieri di Crotone.

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Hacker arrestato, a Gela la porta al server del ministero

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Una sequenza di comandi usati per aggiornare i computer grazie alla quale ha messo sotto scacco 56 delle 59 postazioni presenti negli uffici giudiziari di Gela, in provincia di Caltanissetta. Poi, sempre attraverso un account di super-administrator, ha esteso il suo controllo ai server del ministero della Giustizia dislocati a Napoli. Sono questi i cavalli di troia usati dall’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano per assestare un duro colpo ai sistemi informativi del Ministero della Giustizia dai quali da operato furtivamente per carpire dati sensibili e coperti da segreto investigativo.

Il giovane ingegnere informatico, lo scorso 2 ottobre, è stato arrestato e messo in carcere dalla Polizia Postale al termine di indagini coordinate dai magistrati del pool reati informatici della Procura di Napoli (pm Onorati e Cozza, coordinatore Vincenzo Piscitelli). I reati contestati sono accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso. Oltre che su Miano, infatti, l’attenzione della polizia giudiziaria si è anche focalizzata su altre sei persone, tra cui figurano il padre e un rappresentante delle forze dell’ordine con il quale si scambiavano info sulle cripto valute. Miano, detenuto a “Regina Coeli”, ha subito una serie di gravi atti di bullismo, a partire dal 2008, quando frequentava la terza elementare, ritenuti alla base di una sequela di problemi di salute che il suo legale, l’avvocato Gioacchino Genchi, ha voluto comunicare al gip di Napoli Enrico Campoli, per sostenerne la scarcerazione.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti “l’advanced and persistent threat”, ovvero l’attacco con minaccia persistente ai sistemi informatici del ministero è iniziato alle 11.15 del 6 giugno 2024: sfruttando una sequenza di comandi che viene eseguita all’avvio dai computer per effettuare aggiornamenti di vario tipo. In questa procedura è stata furtivamente aggiunta una sequenza di comandi grazie ai quali l’intruso è riuscito a catturare dati sensibili, coperti da segreto, che ha poi veicolato verso i server installati a Napoli. E lì li ha stoccati, prima di prelevarli, utilizzando la stessa tecnica usata a Gela, e condurli sulle sue unità di memorizzazione. Dopo il trasferimento i dati venivano preventivamente cancellati. Ma l’hacker ha lasciato una traccia, rilevata dagli esperti del Cnaipic del Servizio di Polizia Postale. Dagli identificativi dei computer presi di mira gli investigatori hanno dedotto la loro dislocazione e anche le utenze violate, un centinaio, di cui solo tre non risultavano essere di Gela. Tra quelle dalle quali l’hacker avrebbe carpito o tentato di carpire info figurano anche alcuni magistrati (di Gela, di Roma e di Napoli).

La quantità di dati trovata a Napoli, sebbene importante, per gli investigatori rappresenta solo una minima parte dei dati catturati dall’hacker che cancellava le informazioni dopo averle trasferite all’esterno del sistemi informativi del ministero. La scoperta dei particolari del metodo d’attacco utilizzato ha consentito di trovare importanti analogie con altri eventi simili che datano incursioni già nel gennaio del 2022. A seguito dalla scoperta del covo dell’hacker (da anni dipendente di una azienda informatica nipponica), nella zona della Garbatella (quartiere Ostiense) della Capitale, gli investigatori sono riusciti a installare una telecamera in quell’abitazione grazie alla quale hanno tenuto sotto controllo l’indagato e le sue attività al computer.

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