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“With Love, Meghan”: il disastro annunciato dello show di Meghan Markle

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harry e meghan

“Vi friggeranno le pupille”, “moscio in modo surreale”, “una fiera del narcisismo”. Sono solo alcuni dei commenti caustici che hanno accompagnato il debutto di “With Love, Meghan”, la nuova serie Netflix di Meghan Markle, uscita il 4 marzo e immediatamente travolta da una valanga di recensioni negative.

Il pubblico e la critica non hanno risparmiato la duchessa di Sussex, che nel suo programma si dedica a cucina, decorazioni floreali e fai-da-te, in un format che sembra volerla rendere “accessibile” al pubblico, ma che è stato definito “una tortura visiva”.

Secondo Rotten Tomatoes, il sito che raccoglie recensioni di film e serie, lo show ha totalizzato appena 19 punti su 100, un vero e proprio flop. Tuttavia, nonostante il massacro mediatico, Netflix ha confermato una seconda stagione, facendo leva proprio sulla curiosità morbosa degli spettatori.

Vita domestica tra lusso e finzione

La serie si presenta come un viaggio nella vita quotidiana della Markle, tra fornelli, marmellate fatte in casa e candele profumate. Ogni puntata, della durata di 33 minuti, la vede impegnata con ospiti diversi in attività domestiche, come decorare tartine o spiegare (con ben 20 minuti di tutorial) come realizzare una coccinella con robiola e pomodorini.

Il problema? L’eccesso di perfezione, la mancanza di spontaneità e l’insistenza su un’immagine “modesta” che stride con la sua realtà da multi-milionaria nella sua villa di Montecito.

Un esempio? Meghan afferma di risparmiare energia cuocendo pomodori già che il forno è acceso e racconta con orgoglio di aver acquistato un gonfia-palloncini da 20 dollari per evitare di usare il fiato. Peccato che, subito dopo, esibisca un maglione di Loro Piana.

Il paradosso del successo

Se lo show è stato stroncato dalla critica, come si spiega il suo grande numero di visualizzazioni su Netflix? La risposta è semplice: l’odio vende.

La Markle, una delle figure più discusse al mondo, attira milioni di hater pronti a seguire lo show solo per commentarne ogni dettaglio con sarcasmo.

L’esempio perfetto è la scena in cui Meghan cucina spaghetti con pomodoro e acqua nello stesso tegame, una tecnica di cottura per assorbimento che è tra le più criticate su internet. Una scelta che sembra fatta apposta per scatenare le polemiche e aumentare l’attenzione mediatica sul programma.

Un secondo capitolo inevitabile

Nonostante il disastro di critica, Netflix ha confermato la seconda stagione. Del resto, l’azienda di streaming sa bene che ogni puntata dello show genera un’ondata di commenti e condivisioni sui social, garantendo una visibilità continua.

Nel frattempo, Meghan Markle ha riattivato il suo profilo Instagram (@meghan), con commenti disattivati, e ha celebrato l’annuncio con entusiasmo.

Il pubblico, intanto, si divide: c’è chi detesta lo show, chi lo guarda solo per criticarlo e chi, semplicemente, non riesce a staccare gli occhi da questo disastro annunciato.

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Alessandro Siani: “La comicità cambia pelle, ma la risata resta in fondo al tunnel”

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Alessandro Siani (foto Imagoeconomica in evidenza) torna protagonista, questa volta nei panni di arbitro e conduttore, nella quinta stagione di Lol – Chi ride è fuori, in uscita su Prime Video dal 27 marzo. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il comico napoletano racconta il suo percorso, le sfide della comicità di oggi e il suo rapporto con il pubblico.

“Una serata da dimenticare”

Anche un grande comico può trovarsi in difficoltà: “Mi è capitato di esibirmi davanti a cinque persone che sembravano infastidite. Dovevo capirlo subito quando all’ingresso mi hanno chiesto 10 euro per lo spettacolo che dovevo fare io”, racconta Siani con ironia.

Nel cast di Lol 5, al suo fianco, ci saranno Angelo Pintus, Enrico Brignano, Geppi Cucciari, Raul Cremona, Valeria Graci, Marta Zoboli e molti altri.

“Oggi è più difficile far ridere”

Negli anni il mondo della comicità è cambiato: “Un tempo il comico diceva la parolina in più, sfidava l’ipocrisia della cultura dominante. Oggi questo ruolo è stato ridimensionato”, spiega Siani. Anche il tempo televisivo è più ristretto, un freno per chi fa stand-up comedy.

E il politicamente corretto? “L’indignazione è la cartina di tornasole per capire se si sta andando nella giusta direzione o meno”, commenta il comico.

“I social creano un paradosso”

Il rapporto con il pubblico è sempre più influenzato dai social media: “Sui social tutti esprimono opinioni, ma poi l’astensionismo elettorale cresce. Dio ti vede, i social no”, osserva con sarcasmo.

Eppure, Siani non teme il giudizio: “Il giudizio è sacrosanto, ma il pregiudizio è inaccettabile”.

Un confine sottile tra comicità e dramma

Pur avendo ricevuto proposte da registi importanti, Siani ha sempre evitato ruoli drammatici: “Attraversare quel confine rende difficile tornare indietro alla commedia. Non voglio rischiare di passare dal capolavoro al dopolavoro”, afferma.

“Benvenuti al Sud? Avremmo dovuto osare di più”

Siani ricorda il successo di Benvenuti al Sud e svela un retroscena: “Claudio Bisio temeva che certe battute potessero non essere ben accolte. Io invece pensavo il contrario: eravamo stati fin troppo edulcorati”.

Oggi il comico guarda al futuro con ottimismo: “La commedia ha vissuto un momento di difficoltà, ma vedo una risata in fondo al tunnel”.

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Carlotta Brambilla Pisoni: “Bim Bum Bam? Un gioco più che un lavoro”

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La sua voce è rimasta nel cuore di intere generazioni: Carlotta Brambilla Pisoni (foto Imagoeconomica in evidenza), storica conduttrice di Bim Bum Bam, il programma per ragazzi che ha segnato la televisione italiana tra gli anni ‘80 e ‘90, racconta il suo percorso in un’intervista al Corriere della Sera.

Oggi, dopo tanti anni, le capita ancora di essere riconosciuta:
«L’altro giorno ero a pranzo in un ristorante di Milano quando un ragazzo di circa 40 anni si è avvicinato e mi ha detto: ‘Io a lei la conosco, la sua voce è inconfondibile… Ma è per caso Carlotta di Bim Bum Bam?’. E subito ha chiesto una foto».

UN SUCCESSO NATO PER CASO

Nonostante il suo volto sia diventato familiare a milioni di bambini, Carlotta Brambilla Pisoni non aveva mai pensato alla carriera televisiva. Dopo il liceo voleva iscriversi a Psicologia, ma, non essendoci la facoltà a Milano, aveva scelto Lettere e Filosofia, con l’idea di passare a Psicologia in seguito.

Poi l’inaspettata svolta:
«Trovai un volantino che pubblicizzava un provino per la televisione. Mi sono detta: ‘Perché non provare?’. Così fui scelta per recitare nella serie tv ‘Kiss Me Licia’ con Cristina D’Avena».

L’incontro decisivo è stato con Cip Barcellini, noto produttore televisivo. Ma la famiglia non prese bene questa scelta: «Mio padre non voleva. Quando iniziai a fare l’hostess si oppose, figurarsi con la televisione!».

Ma dopo il successo nelle serie “Love Me Licia”, “Licia dolce Licia”, “Teneramente Licia” e “Balliamo e Cantiamo con Licia”, arrivò la grande occasione: Bim Bum Bam.

L’ARRIVO A BIM BUM BAM E IL RAPPORTO CON BONOLIS

Era il 1989 quando Brambilla Pisoni entrò nel cast del programma cult di Italia 1, affiancando Paolo Bonolis e il celebre pupazzo Uan. Un ingresso quasi rocambolesco:
«Finsi di avere il gesso alla gamba per non andare al provino, poi ci ripensai e mi presentai lo stesso. Il provino fu una ciofeca, ma mi presero comunque».

Il rapporto con Bonolis? Non idilliaco:
«Fece di tutto per farmi fuori e far tornare Manuela Blanchard. Con lui non c’era grande sintonia, mentre con Giancarlo Muratori, voce di Uan, mi sono trovata benissimo».

Dopo l’addio di Bonolis, nel 1990, ha proseguito il suo percorso nel programma fino alla chiusura, nel 2000, accanto a Roberto Ceriotti, con il quale è rimasta in ottimi rapporti.

«L’interpretazione di BatCarlotta con BatRoberto è il ricordo più divertente di quell’esperienza. Ci facevamo scherzi di continuo, era un gioco più che un lavoro».

L’ADDIO ALLA TV E IL NUOVO PERCORSO

Dopo la chiusura di Bim Bum Bam, la carriera televisiva di Carlotta Brambilla Pisoni si è interrotta bruscamente: «L’azienda ci ha detto: arrivederci e grazie».

Nonostante la popolarità, non ha ricevuto nuove offerte come conduttrice e si è dedicata alla famiglia. In seguito, ha iniziato a lavorare per Publitalia, curando telepromozioni, e oggi è impegnata su QVC Italia, il canale dedicato allo shopping.

Ma il ricordo di quegli anni d’oro resta indelebile:
«Fuori dagli studi di Cologno Monzese c’erano migliaia di bambini che ci aspettavano. Era un’epoca straordinaria, e noi eravamo un punto di riferimento per loro».

L’INCONTRO CON BERLUSCONI E IL SOGNO PER IL FUTURO

Nel corso della sua carriera ha avuto modo di lavorare a stretto contatto con Silvio Berlusconi:
«Era uno di noi, seguiva tutto con attenzione maniacale, chiedeva sempre come andassero le cose».

Un aneddoto curioso riguarda proprio il Cavaliere:
«Mi è capitato di animare le feste dei suoi figli. Ci percepiva come persone di famiglia».

E oggi? Carlotta Brambilla Pisoni guarda al futuro con serenità:
«Sono una persona che ama vivere il presente. Se la televisione mi chiamasse di nuovo, sarei disponibile, ma non mi aspetto nulla. Il mio sogno? Trasferirmi a Ibiza per stare vicino a mia figlia e alla mia nipotina Aria».

“ANCORA OGGI SONO CARLOTTA DI BIM BUM BAM”

Nonostante i cambiamenti di vita e lavoro, la gente continua a riconoscerla per strada:
«Nonostante io lavori su QVC, per tutti resto Carlotta di Bim Bum Bam. E chi mi incontra, chiede ancora un autografo».

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Will Smith torna all’hip hop, esce nuovo album

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Will Smith torna alle sue radici hip hop e annuncia la data di uscita del suo primo album in vent’anni, ‘Based on a True Story’ sarà disponibile dal 28 marzo. “E’ ufficiale – si legge in un post su Instagram dell’attore e rapper – il mio nuovo album Based on a True Story esce il 28 marzo. Tra due settimane!! Prenotatelo. E’ tanto che ci lavoro e non vedo l’ora di farvelo ascoltare”. Anche suo ultimo album, ‘Lost and Found’, fu pubblicato nel mese di marzo, ma nel 2005. Based on a True Story contiene 14 tracce e comprende collaborazioni con artisti come DJ Jazzy Jeff, che con Smith era parte del duo hip hop, ‘DJ Jazzy Jeff & the Fresh Prince’, Teyana Taylor e Jac Ross.

L’album è stato preceduto da diversi singoli, l’ultimo in ordine di tempo, ‘Beautiful Scars’ uscito lo scorso gennaio. In un’intervista di alcuni mesi fa a Extra, l’artista ha parlato di quanto gli ci è voluto per portare a termine il suo progetto. “Sai, ci ho lavorato per un anno e mezzo – disse -. Questo progetto è senza dubbio la musica più personale e forte che abbia mai fatto. E darò qualche anticipazione tra un mese o giù di lì”. Dopo aver annunciato la data di uscita del nuovo album, in un altro post su Instagram Smith si è riunito con Tatyana Ali, co protagonista con lui in, ‘Willy, il principe di Bel-Air (The Fresh Prince of Bel-Air)’ e la rapper Doechii. Insieme hanno fatto un salto nel passato, al 1990, e hanno ricreato una scena storia della sitcom in cui la Ali, che interpretava la cugina Ashley Bank, balla nella sua stanza ascoltando musica con le cuffie, mentre Will si insinua silenziosamente alle sue spalle e imita i suoi movimenti.

Hanno preso parte al trend ‘Anxiety’, brano di Doechii auto pubblicato nel 2019 su YouTube e ri registrato quest’anno e uscito ufficialmente sulle piattaforme in streaming il 4 marzo. “Ho aspettato 35 anni perché questo ballo diventasse di tendenza”, ha scritto Smith ironicamente nel post. L’attore premio Oscar (Una famiglia vincente – King Richard, 2022) ha avuto un passato da fenomeno del rap, ha vinto numerosi Grammy, gli Oscar della musica, di cui l’ultimo nel 1999 per la miglior canzone rap solista, ‘Gettin’ Jiggy wit It’, contenuta nell’album, ‘Big Willie Style’. Di successo anche, ‘Men in Black’, il suo primo singolo da solista, colonna sonora del film omonimo del 1997, in cui Smith interpreta anche il ruolo da protagonista. L’uscita del nuovo album potrebbe rappresentare per l’artista una sorta di rilancio della sua reputazione dopo il famoso fuori programma durante la 94/a edizione degli Oscar nel 2022.

L’attore salì sul palco del Dolby Theatre e schiafeggiò il presentatore Chris Rock, che aveva scherzato sulla testa rasata di sua moglie Jada Pinkett Smith con un riferimento al film Soldato Jane. La Pinkett Smith soffre di alopecia (patologia che porta alla perdita dei capelli, ndr) e all’epoca decise di non coprirsi la testa con sciarpe e cappelli, di lì il riferimento al personaggio del soldato Jane. Per il suo gesto, l’attore è stato bandito dagli Oscar per dieci anni, Academy tuttavia non gli ha revocato la statuina vinta nello stesso anno.

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