Collegati con noi

Politica

Visco, non ci siano dissidi fra Bankitalia e Stato

Pubblicato

del

Si parla di storia e la storia può insegnare fino a un certo punto, ma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco cita le parole del suo primo predecessore nella carica di numero uno di Via Nazionale, Bonaldo Stringher, per fissare un tema chiave nel ruolo e l’importanza di una banca centrale: “Fra Banca d’Italia e Stato non può esservi dissidio”. Domani, sabato, il governatore parlerà agli operatori finanziari nel congresso Assiom Forex a Milano, un intervento atteso anche perchè arriva a pochi giorni da un nuovo rialzo dei tassi Bce (e un annuncio di altri 50 punti in più a marzo) nel quale tuttavia la presidente Bce Lagarde ha lasciato intravedere qualche spiraglio nel raggiungimento del picco. Visco, pur condividendo gli aumenti necessari a frenare l’inflazione e giudicando gli aumenti sopportabili dall’economia italiana, si è recentemente detto contrario al tipo di comunicazione ‘dura’ della Bce per via dei suoi effetti sul mercato. Anche il presidente Unicredi Piercarlo Padoan spiega come “le decisioni della Bce sono frutto di un aggiustamento della comunicazione perché la Bce per un certo tempo, forse eccessivamente lungo, non è stata efficace nel dare il messaggio sulle sue idee di medio termine. E’ tornata questa sicurezza” ma questa volta il tema, traendo appunto spunto dal passato, è il rapporto fra le istituzioni.

Nell’aula magna dell’Università Cattolica di Milano, Visco siede sul palco assieme a Ferruccio De Bortoli, Presidente della Fondazione Corriere della Sera, Massimo Bordignon dell’ Università Cattolica, Stefano Ugolini dell’ Università di Tolosa alla presentazione del libro “Storia della Banca d’Italia”. C’è anche appunto una ex controparte, Piercarlo Padoan, ora presidente di Unicredit e già ministro dell’economia che con Visco ha condiviso i difficili momenti per il nostro paese della crisi finanziaria. Il governatore ricorda con parole commosse l’amico Gianni Toniolo, autore del volume, recentemente scomparso. Dal libro ricco di documentazione attinta anche dall’archivio della banca centrale Visco riprende appunto alcune considerazioni di Stringher sul rapporto fra istituto e Stato. “Comune deve essere l’intento di migliorare le condizioni dell’attività nazionale e migliorarne le sorti. Ma fondamentale è la politica di giudizio e l’autonomia”, sottolinea.

E poi il governatore ripercorre alcune fasi della vita della Banca (il volume copre il periodo fino al 1943) negli anni ’20 quando le crisi bancarie indussero il governo fascista ad affidare, per un periodo di tempo, la vigilanza alla Banca d’Italia. E qui Visco trae spunto, pur senza citare le crisi di piccole banche che sono state oggetto di polemica contro l’istituto centrale in questi ultimi anni, un considerazione più generale: “la stabilità” del sistema finanziaria è “il problema” fondamentale per le banche centrali, più “della politica monetaria dove pure si hanno responsabilità enormi” perché “si rischia anche con eventi che possono apparire modesti” di crisi di alcune banche. “Il paradosso – ha spiegato Visco citando il libro di Gianni Toniolo – è che non sono sicuro che il governatore dell’epoca Stringher volesse la vigilanza. La chiedeva e capiva che era essenziale ma aveva il timore che alla Banca d’Italia si sarebbero attribuite le responsabilità” delle crisi di banche che “fallivano all’epoca più di ora”. “Diceva – aggiunge – che i depositi sono garantiti solo dalla correttezza dei banchieri”.

Advertisement

Politica

Pnrr: emendamenti FdI-Lega per porte girevoli pm-politica

Pubblicato

del

Al Senato sono stati presentati da parte di esponenti della Lega e di FdI due emendamenti al decreto sul Pnrr per aggirare la riforma Cartabia e far tornare le ‘porte girevoli’ tra politica e magistratura. A denunciarlo è il responsabile Giustizia di Azione Enrico Costa che su questo ha presentato un’ interrogazione parlamentare. I due emendamenti, scrive Costa su Twitter, “sono stati ritagliati ad hoc per consentire ai magistrati ai vertici dei ministeri di tornare subito nei Tribunali e avere incarichi direttivi. E magari giudicare gli avversari politici”. Le proposte di modifica “per ora sono state considerate improponibili, ma l’intenzione”, assicura Costa, “è di ripresentarli entro la prossima settimana in un altro provvedimento”. “Il ministro Nordio – chiede ancora il deputato di Azione – è al corrente di cosa sta facendo questa ‘manina esperta’?”.

“La finalità delle citate proposte emendative – scrive Costa nella sua interrogazione – è quella di annullare, per i vertici delle strutture ministeriali, gli effetti della riforma Cartabia che blocca le porte girevoli tra magistratura e politica, consentendo per soggetti destinatari di incarichi fiduciari da parte della politica l’immediato ritorno allo svolgimento di attività giurisdizionale (senza periodo di decantazione) e ad incarichi direttivi”. “Il testo della proposta emendativa rappresenta una palese retromarcia rispetto alla legge anti-porte girevoli magistratura-politica approvata nella scorsa legislatura – sottolinea il deputato di Azione – ed appare ritagliata ad hoc per persone ben definite che hanno assunto incarichi negli uffici di diretta collaborazione nei primissimi giorni dopo il giuramento del Governo, che al termine della loro esperienza potranno rientrare nei Tribunali ed anche assumere ruoli direttivi e semidirettivi, altrimenti preclusi per 4 anni”.

“Considerato che i proponenti sono senatori dei due principali partiti della maggioranza e che pertanto è prevedibile che l’emendamento in questione, ove presentato e ammissibile, in altro provvedimento potrebbe essere approvato, tenendo conto anche della singolare e totale coincidenza testuale tra i due emendamenti che induce a ipotizzare un’unica fonte di ispirazione” Costa chiede al Governo se “sia a conoscenza del tentativo di riproporre le porte girevoli magistratura-politica usando a pretesto il PNRR, modificando l’articolo 20 della legge di riforma del CSM come descritto in premessa”.

Ma Costa punta anche il dito contro la scelta di ricorrere a questo decreto di natura economica per inserire la modifica alla Cartabia “ritenuto che le urgenze del PNRR sarebbero così utilizzate come pretesti per derogare alla separazione netta tra attività politica e attività giurisdizionale e, pare, anche per derogare al limite decennale per i magistrati fuori ruolo. Il parlamentare chiede pertanto nella sua interrogazione “se gli uffici ministeriali interessati dagli effetti della proposta abbiano avuto un ruolo nel predisporla” e “a quali magistrati ordinari, amministrativi e contabili inseriti negli uffici di diretta collaborazione si applicherebbe la modifica normativa in questione”.

Continua a leggere

Politica

Sondaggi, termometro politico: Fdi al 29,4, Pd stabile al 18

Pubblicato

del

FdI in leggera flessione, così come M5s, Pd stabile, FI e Terzo Polo i risalita. È quanto emerge da un sondaggio di Termometro Politico sulle intenzioni di voto. Secondo l’indagine il gradimento della premier rimane sostanzialmente stabile al 43,9%. Le intenzioni di voto registrate da Termometro Politico danno FdI in leggera flessione al 29,4%, il Pd stabile al 18% e il M5S in leggero calo al 16,3%. La Lega resta stabile al 9% mentre Terzo Polo e Forza Italia risalgono rispettivamente al 7,8% e al 7,7%. +Europa e Italexit si equivalgono (2,4%), seguono Sinistra Italiana/Verdi (2,25), Democrazia Sovrana Popolare (1,5%) e Unione Popolare (1,4%). Il sondaggio è stato realizzato con il metodo CAWI con 4200 interviste raccolte tra il 21 e il 23 marzo 2023.

Continua a leggere

Politica

Blitz De Luca a evento Salerno, ‘troppo rumore, giù il volume’

Pubblicato

del

Da primo cittadino di Salerno si era guadagnato la nomea di ‘sindaco-sceriffo’ per i continui blitz in materia di sicurezza effettuati in giro per la città. Oggi il governatore campano Vincenzo De Luca è tornato a indossare quei panni, recandosi a Salerno in piazza della Concordia dove era in corso un evento organizzato da una multinazionale che opera nel campo dei motori. L’ex sindaco, da quanto si apprende, avrebbe contestato il volume proveniente dalle casse che, a suo dire, era troppo alto. Successivamente anche la polizia locale ha effettuato un controllo, riscontrando che gli organizzatori erano in possesso di regolari permessi per svolgere l’evento. La musica, in ogni caso, è stata notevolmente abbassata. Quanto accaduto è, secondo il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone “un inno all’arroganza e alla tracotanza”.

Per il parlamentare salernitano si è trattato di “una piazzata inaccettabile”. un atteggiamento che “non può essere tollerato per merito e modi con i quali si sono svolti i fatti”. Iannone nell’esprimere solidarietà agli organizzatori ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro Matteo Piantedosi. “Bisogna accertare – ha concluso Iannone – se il comportamento di De Luca configura abusi che fanno disonore alle Istituzioni e mortificano la città di Salerno”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto