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Violenza e razzismo, i vertici del calcio tornano a parlarne e tra le misure c’è anche lo stop alle partite

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Dopo le violenze di Inter-Napoli e i cori a Koulibaly, tutti attorno a un tavolo. L’appuntamento dato da Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti e’ per domani alla scuola superiore di Polizia, convocati tutti gli attori del calcio. L’obiettivo e’ trovare ancora una volta una strategia, ma su tifosi e norme per lo stop alle partite le distanze sono gia’ evidenti. L’iniziativa e’ stata voluta dal ministro dell’interno e dal sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport subito dopo il Santo Stefano nero della serie A: la notte di Milano contrassegnata prima dagli scontri selvaggi fuori dal Meazza – che hanno provocato la morte di Daniele Belardinelli – e poi dai buuh razzisti al difensore di colore del Napoli, con seguito di polemiche sul mancato stop alla partita. Il presidente della Figc ha subito indicato la rotta scelta dal calcio: semplificare la procedura per lo stop alle partite, al momento incagliata sul doppio ruolo arbitro-responsabile ordine pubblico. L’Uefa ha richiamato l’Italia al rispetto delle procedure (per Ceferin Inter-Napoli andava sospesa), Salvini ha preso atto ma ha indicato una via diversa: sostenendo che lo stop spetta all’arbitro, ha pero’ messo l’accento sui rischi per l’ordine pubblico in caso di sospensione: “Chiudere gli stadi e sospendere le partite non e’ la soluzione”, la parola d’ordine del leader leghista. Era apparsa una critica al giudice sportivo che ha sbarrato le porte del San Siro per tre giornate, Coppa Italia compresa, in effetti e’ divenuta indicazione chiara anche ai suoi uomini: la chiusura per tre mesi e il divieto di trasferta ai tifosi nerazzurri ipotizzato dal questore Cardona, “d’intesa col prefetto Gabrielli”, non e’ mai stata ratificata. Per domani mattina, Gravina ha cosi’ convocato in Figc una riunione informale di tutti i partecipanti al tavolo del pomeriggio. Il vicepresidente vicario e n.1 dei Dilettanti Sibilia, Micciche’ (Lega di A), Balata (B), Ghirelli (Lega Pro), Nicchi (Assoarbitri), Tommasi (Assocalciatori), Ulivieri (Assoallenatori) dovranno decidere se e in quali termini chiedere che sia piu’ semplice fermare le partite. Dopo la linea dura preannunciata da Gravina, sembra difficile un passo indietro, anche perche’ il Napoli ha minacciato di ritirarsi al prossimo caso, anche a costo di uno 0-3 a tavolino. Al contrario, Salvini chiede di distinguere tifosi cattivi da tifosi buoni, e dunque di non punire tutti. La risposta alla violenza e’ quella che piu’ sta a cuore al Viminale (i cui dati indicano un calo di incidenti dentro gli stadi ma un aumento lontano dai campi di gioco), la parola chiave e’ “modello inglese”. Altro punto di distanza, in questo caso solo formale, e’ la presenza dei tifosi. Salvini li ha ‘chiamati al tavolo’, confermando la sua intenzione dopo la perplessita’ su eventuali coinvolgimenti di protagonisti negativi: “Verranno i rappresentanti del tifo sano”. La scelta, ha poi precisato al governo, spetta alla Figc. E la scelta e’ stata fatta: alla riunione parteciperanno quattro coordinatori (uno della Figc e uno per ciascuno delle tre Leghe) degli Slo, i ‘supporter liaison officer’: sono le nuove figure professionali imposte dall’Uefa come raccordo tra societa’ e tifo organizzato, in Italia ce ne sono 102 e in via Allegri si e’ concluso che tutti non potevano andare. I loro quattro coordinatori ascolteranno come il Viminale intende coinvolgere il tifo sano nella lotta al razzismo e alla violenza, e poi riferiranno ai 102 in una riunione gia’ fissata per meta’ gennaio. Infine, il caso Supercoppa: Salvini ha preannunciato che “sensibilizzera’” la Lega di A sulla scelta di giocare Juve-Milan a Gedda, con tanto di polemica su divieti e presenze femminili, e ha chiesto una reazione di orgoglio. Micciche’ ha risposto colpo su colpo, data e luogo della partita restano quelle.

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Alcaraz applaude Sinner: “Esco dal campo a testa alta, ci rivediamo l’anno prossimo”

Carlos Alcaraz riconosce la superiorità di Sinner dopo la finale delle Atp Finals e mostra grande fair play: “Esco dal campo a testa alta. Prepariamoci per l’anno prossimo”.

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Carlos Alcaraz sceglie la via dell’eleganza dopo la sconfitta con Jannik Sinner nella finale delle Atp Finals di Torino. Lo spagnolo, battuto da un avversario che non perde un match indoor da due anni, ha parlato con grande lucidità e fair play.

Fair play totale: “Jannik torna sempre più forte”

“Esco dal campo a testa alta. Sono veramente felice per il livello che ho espresso contro un giocatore che non perde una partita indoor da due anni”, ha detto Alcaraz. “Dopo ogni sconfitta, Jannik torna sempre più forte. Complimenti”.

Parole chiare, sincere, che confermano la stima reciproca tra i due campioni.

La promessa per il futuro: “Preparati bene, perché mi preparo anche io”

Poi il sorriso: “Ora c’è la pausa. Preparati bene per l’anno prossimo perché mi preparo anche io bene”, ha scherzato Alcaraz, indicando che la rivalità continuerà a lungo.

I ringraziamenti: squadra e Torino

Lo spagnolo ha voluto omaggiare anche chi gli è stato accanto: “Ringrazio la mia squadra per la splendida stagione”. E un pensiero al pubblico torinese: “Ovviamente tifavate un po’ più per Jannik, ma non mi avete mai mancato di rispetto”.

Un finale sportivo e maturo di una sfida che ha consacrato Sinner, ma che ha mostrato anche la grandezza del suo avversario.

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Sinner dà la lezione ad Alcaraz e conquista per la seconda volta le Atp Finals

Jannik Sinner domina Carlos Alcaraz e si conferma campione alle Atp Finals 2025 di Torino: percorso perfetto, numeri da leggenda e trionfo davanti al pubblico italiano.

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La lezione del “Maestro” al numero uno del mondo. Jannik Sinner si conferma campione alle Atp Finals di Torino, superando Carlos Alcaraz al termine di una sfida intensa e decisa nei dettagli.

Un successo costruito sui nervi d’acciaio

Il match è stato equilibratissimo, con scambi lunghi e livello altissimo da parte di entrambi. L’azzurro ha vinto 7-6, 7-5 in 2 ore e 15 minuti, mantenendo un percorso immacolato: cinque vittorie, tutte in due set.

Numeri da Olimpo del tennis

Questa stagione ha consacrato Sinner tra i grandissimi:

  • finalista in tutti e quattro gli Slam;

  • finale e titolo alle Finals, traguardo raggiunto prima solo da Federer e Djokovic;

  • 10 vittorie consecutive nel torneo dei migliori;

  • 31 successi di fila sul cemento indoor;

  • tre titoli stagionali tra Slam e Finals.

Un’annata da record, con un premio superiore ai 5 milioni di euro e una classifica che ora gli sta stretta: il numero 2 del ranking sembra un traguardo provvisorio.

Le parole del campione

“È stata una stagione incredibile e finire qua a Torino con questa partita è fantastico”, ha dichiarato Sinner. “Ho dovuto salvare un set point nel primo set, servire bene nei momenti decisivi. Contro Carlos bisogna giocare al massimo. Vincere così significa tantissimo”.

Con queste sensazioni e questa solidità, nel 2026 l’obiettivo è uno soltanto: riprendersi il trono del tennis mondiale.

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Sinner domina Alcaraz e vince le Atp Finals 2025 di Torino

Yannik Sinner batte Carlos Alcaraz in due set e conquista le Atp Finals 2025 di Torino: trionfo storico per il tennis italiano.

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Yannik Sinner è il nuovo maestro del tennis mondiale. A Torino, nella finale delle Atp Finals 2025, l’azzurro ha superato il numero uno del mondo Carlos Alcaraz con un successo netto e maturo.

Una partita intensa e dominata

Il match si è chiuso in due set, 7-6 e 7-5, dopo 2 ore e 15 minuti ad altissima intensità. Sinner ha imposto ritmo, lucidità e coraggio nei momenti decisivi, gestendo con freddezza il tie-break del primo set e accelerando nel finale del secondo.

Un trionfo storico per l’Italia

Con questa vittoria, Sinner firma una delle pagine più brillanti del tennis italiano, conquistando il titolo più prestigioso dopo gli Slam e confermando la sua crescita ai massimi livelli.

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