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Cronache

Violenti nubifragi in Sicilia, è emergenza

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Strade trasformate in torrenti, persone costrette a salire sui tetti delle case per sfuggire alla violenza dell’acqua, l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo chiusa e sommersa da 30 centimetri di acqua e fango, danni per milioni all’agricoltura, torrenti e fiumi esondati nel trapanese e in provincia di Agrigento: la Sicilia occidentale fa i conti con una violenta ondata di maltempo, che dovrebbe durare altre 24 ore per poi lasciare il posto all’anticiclone. L’allerta e’ cominciata stamattina con la chiusura, dopo ore di piogge violente, della bretella per Marsala/Birgi dell’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, finita sott’acqua e chiusa al traffico. Sul posto sono intervenute alcune squadre dell’Anas che hanno regolato il traffico, deviandolo verso Trapani. Ed e’ a Trapani, colpita da tre nubifragi in due settimane, e nei comuni vicini che la situazione e’ piu’ critica. Case e negozi allagati, strade impraticabili, scuole sommerse con gli studenti costretti a restare in classe in diversi centri come Misiliscemi. Duramente colpite le frazioni di Marausa, Rilievo e Guarrato. Allagata la strada provinciale Trapani – Marsala.

I mezzi dei volontari della Protezione Civile Siciliana sono al lavoro ma la situazione piu’ critica si registra in localita’ Salina Grande dove decine di persone sono state soccorse dai carabinieri e sono stati evacuati 20 minori extracomunitari ospiti del Cara. L’intervento e’ stato effettuato da un elicottero dell’Aeronautica militare. I minori sono stati trasferiti prima e Birgi e poi condotti in altre strutture di accoglienza. E’ stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco in un’abitazione della strada Marcanzotta, per soccorrere una famiglia rimasta bloccata al suo interno. ll direttore generale della protezione civile, Salvo Cocina ha richiesto l’attivazione di tutte le unita’ dotate di gommoni e mezzi di soccorso anfibi a convergere su Misiliscemi e stanno arrivando nel Trapanese squadre dei pompieri da Palermo Caltanissetta ed un mezzo anfibio da Catania. La Prefettura di Trapani ha attivato il Centro Coordinamento dei Soccorsi, che ha chiesto ai vigili del fuoco l’invio di mezzi anfibi. Un bimbo che necessitava di una dose di insulina e’ stato soccorso dagli uomini dell’Esercito. Tombini a Mazara del Vallo e Campobello di Mazara. Esondati il torrente Baiata, sempre nel trapanese, e il fiume Verderame, che ha allagato alcune strade a Salinagrande. I carabinieri, che erano in zona per verificare la situazione, sono intervenuti in aiuto di alcune famiglie in difficolta’ raggiungendo le loro case ed aiutandole a mettersi in salvo.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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