Collegati con noi

Cronache

Vinitaly con 4mila aziende sarà trincea anti-fake

Pubblicato

del

In una fiera internazionale del vino italiano, Vinitaly a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, sempre più orientata al business e all’internazionalizzazione, il governo italiano si fa parte attiva per presentare questo settore di punta del made in Italy in tutti i suoi aspetti identitari, culturali, nutrizionali oltre che come polo attrattivo del turismo. Anche per liquidare, tra tante luci, quelle ombre portate dal conflitto in corso in Ucraina, gli attacchi a denominazioni di successo come il Prosecco, e la recente polemica accesa dalla proposta di etichette con moniti salutistici da parte dell’Irlanda. Comparto passato negli ultimi dieci anni dal quarto al primo posto della bilancia commerciale con un export che vale 7,4 miliardi di euro, secondo dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia. Tuttavia “quest’anno sul vino è entrata una partita dannosa, – ha detto il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida alla conferenza stampa di presentazione della 55/ma edizione – a partire dalla proposta di etichette salutistiche chieste dall’Irlanda.

Vinitaly sarà la nostra trincea di controinformazione positiva, e su questo il governo sarà massicciamente presente con una compartecipazione attiva alla manifestazione internazionale più importante per il vino italiano”. Giorgia Meloni ha già più volte presenziato la manifestazione scaligera e quest’anno è attesa in veste di presidente del Consiglio, se l’agenda istituzionale lo consentirà. “Ce lo auguriamo tutti” ha detto Lollobrigida preannunciando inoltre l’arrivo, per la prima volta in fiera, di due capolavori dell’arte italiana. Il ministro Lollobrigida ha annunciato l’evento “Bacco divino”: “Domenica si apre – ha annunciato Lollobrigida – con l’arrivo per la prima volta a Vinitaly di due dipinti celeberrimi: il Bacco di Caravaggio e il Bacco fanciullo di Guido Reni. Due capolavori dal valore incalcolabile portati a Veronafiere a zero spese, grazie alla collaborazione del ministero della Cultura, del museo degli Uffizi, di assicurazioni Generali, per rendere ancora più evidente che il vino non è un fattore di rischio alcolico ma piuttosto una espressione di una culturasecolare che ha permeato anche le Belle arti, oltre che un bere del benessere se consumato con moderazione come insegna la Dieta mediterranea”.

Altro punto di orgoglio, per il ministro Lollobrigida, è il coinvolgimento in questo rinnovato Vinitaly degli studenti delle scuole di Agraria e degli Istituti alberghieri, le future voci dello storytelling del vino tanto necessario per attrarre turisti stranieri e nuovi enoappassionati. Intanto Vinitaly 2023 si qualifica come “la più grande ambasciata del vino italiano al servizio delle 4mila aziende espositrici presenti”. In arrivo oltre mille top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi, ospitati da Veronafiere, in collaborazione con Ice Agenzia. “Abbiamo attuato un programma di investimenti eccezionali per potenziare il panel di top buyer a Verona – ha sottolineato l’amministratore delegato della SpA fieristica, Maurizio Danese -. Garantire business e nuove opportunità commerciali per le aziende espositrici è la nostra priorità. Stiamo lavorando per un Vinitaly sempre più orientato alla domanda internazionale”. In contemporanea, sugli oltre 100mila metri quadrati di superficie espositiva, gli altri due saloni professionali – Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers – che portano il totale espositivo a più di 4.400 aziende. A fare da prologo OperaWine, la super degustazione con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator sabato 1° aprile alle Ex Gallerie Mercatali.

Advertisement

Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

Pubblicato

del

E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

Continua a leggere

Cronache

Muore a 38 anni dopo intervento estetico in una clinica privata di Caserta

Sabrina Nardella, 38 anni di Gaeta, è morta durante un intervento estetico alla clinica Iatropolis di Caserta. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Pubblicato

del

Sarà l’autopsia a stabilire con precisione che cosa ha provocato la morte di Sabrina Nardella (nella foto), 38 anni, madre di due figli piccoli, deceduta giovedì scorso nella clinica privata Iatropolis di Caserta durante un intervento di chirurgia estetica. La donna, residente a Gaeta, si era recata in Campania per sottoporsi a quello che le era stato prospettato come un intervento di routine, in anestesia locale e in day hospital.

Il malore improvviso e le indagini in corso

Durante l’operazione, però, Sabrina ha avuto un improvviso malore che l’ha portata a perdere conoscenza. I medici hanno tentato la rianimazione, ma ogni tentativo è stato vano. I vertici della clinica hanno subito avvertito i carabinieri, che su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno sequestrato la cartella clinica e identificato l’équipe medica. I componenti saranno presto iscritti nel registro degli indagati in vista dell’autopsia, che servirà a chiarire cause e responsabilità.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Gaeta è sotto shock. Il sindaco Cristian Leccese ha ricordato Sabrina con parole di grande commozione: «Era una persona dolce, un’ottima madre, conosciuta e stimata da tutti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità».

I precedenti inquietanti della clinica

La clinica Iatropolis non è nuova a casi simili. Un anno fa, la pianista Annabella Benincasa è morta dopo 14 anni di stato vegetativo, conseguenza di uno shock anafilattico subito nel 2010 proprio in questa struttura. In quell’occasione, i medici furono condannati per lesioni gravissime. Altri episodi di reazioni avverse all’anestesia si sono verificati negli anni, alimentando polemiche sulla sicurezza degli interventi praticati nella clinica.

Continua a leggere

Cronache

La Chiesa alla ricerca di un pacificatore: si apre il pre-Conclave

Nel pre-Conclave dopo la morte di Papa Francesco, i cardinali cercano un candidato pacificatore per superare le divisioni interne. Il nuovo Papa dovrà unire e guidare una Chiesa divisa.

Pubblicato

del

C’è un cartello immaginario, ma chiarissimo, all’ingresso delle Congregazioni pre-Conclave e della Cappella Sistina: «Cercasi un pacificatore». Dopo la grande partecipazione popolare ai funerali di Papa Francesco, la Chiesa si ritrova ora a dover voltare pagina, raccogliendo l’eredità di Jorge Mario Bergoglio e affrontando divisioni dottrinali e geopolitiche mai sopite.

Il bisogno di superare le contrapposizioni

Tra le fila dei cardinali c’è consapevolezza che riproporre schemi vecchi, come il conflitto tra “bergogliani” e “ratzingeriani”, sarebbe miope. Il nuovo Conclave si svolgerà in un contesto mondiale mutato, segnato dalle tensioni internazionali e dalla crisi dello schema pacifista di Francesco dopo la guerra in Ucraina. Il rischio è che ogni divisione interna colpisca ora direttamente il Collegio cardinalizio, senza più la figura del Papa a fungere da parafulmine.

Verso un candidato di compromesso

I 133 cardinali chiamati al voto, riuniti nelle Congregazioni generali, sembrano ormai consapevoli che difficilmente emergerà un candidato “forte” espressione di una sola corrente. Per evitare uno scontro estenuante, sarà necessario convergere su una figura di equilibrio, capace di pacificare e non di dividere ulteriormente. Anche la vicenda del cardinale Giovanni Angelo Becciu, condannato in primo grado ma il cui diritto al voto non è ancora chiarito, rappresenta un’ulteriore incognita.

L’immagine simbolo della riconciliazione

Emblematica è stata ieri, dentro la Basilica di San Pietro, l’immagine di Donald Trump e Volodymyr Zelensky che hanno parlato seduti uno di fronte all’altro. Un gesto di distensione tra due protagonisti di scontri aspri. Segno che, forse, anche nella Chiesa si può sperare in un Conclave capace di indicare al mondo una strada di unità e di riconciliazione. Papa Francesco, tanto amato quanto criticato, con la sua morte sembra aver lasciato non solo un’eredità da gestire, ma anche una lezione di pace.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto