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Vinicius rassicura il Real Madrid: spero restare per molti anni

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Vinicius jr

“Continuare a fare la storia qui è molto importante per me e la mia famiglia. Spero di restare in questa squadra per molti altri anni”. Così Vinicius junior ha voluto in prima persona mettere fine alle voci apparse sui media spagnoli su un suo possibile trasferimento in Arabia Saudita. In un’intervista alla RealMadrid TV, il brasiliano ha ancora una volta smentito di ricevuto l’estate scorsa un’offerta colossale per unirsi a un club saudita. “Far parte della storia del Real è molto difficile perché ci sono stati così tanti giocatori e leggende che hanno segnato così tanti gol e vinto così tanti titoli. Essere con loro è importante ed è stato un sogno per me”, ha aggiunto nell’intervista, alla vigilia del ritorno in campo in Liga, contro l’Espanyol, dopo aver scontato due partite di squalifica.

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Sequestrati 25 telefoni nel carcere napoletano di Secondigliano

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Venticinque telefoni – tra smartphone e micro cellulari – sono stati trovati e sequestrati nel carcere di Napoli-Secondigliano dalla Polizia Penitenziaria. “Gli agenti non danno tregua alla criminalità”, commenta l’Uspp con il presidente Moretti e il segretario regionale Auricchio. “Sotto la guida della direttrice del carcere e del comandante – spiegano i due sindacalisti – sono stati trovati 16 telefoni nel reparto media sicurezza mentre 9 smartphone invece sono stati trovati giovedì in uno dei reparti alta sicurezza. “La polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano – ribadiscono Moretti e Auricchio – si sta distinguendo nell’attività di prevenzione per i continui ritrovamenti di cellulari e droga. Abbiamo chiesto più volte, come sindacato, di dotare la polizia di strumenti tecnologicamente avanzati, come i jammer, per schermare le sezioni detentive delle carceri per evitare specie alla criminalità organizzata di mantenere legami con l’esterno”. “A Secondigliano – concludono – nonostante un deficit di organico la polizia penitenziaria si riesce ad assicurare comunque l’ordine e la sicurezza interna”.

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Sci: Odermatt fa en plein, con la discesa le coppe sono quattro

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Il risultato era quasi scontato, dato il vantaggio in classifica, ma Marco Odermatt, ma l’annullamento della libera maschile a Sun Valley non deve essere dispiaciuto a Marco Odermatt, il dominatore della stagione che senza fatica ha fatto en plein. Già con in tasca la coppa generale, quella di SuperG e di slalom gigante, l’elvetico 27enne si è preso anche quella di discesa, ottenendo lo stesso risultato della stagione 2023/24. Con 45 successi totali in coppa del mondo, Odermatt a ora un totale di 13 coppe, di cui nove in discipline diverse.

Solo cinque atleti hanno fatto meglio dell’attuale leader dello sci alpino maschile nella storia della cdm: Marcel Hirscher con le sue venti coppe (di cui otto generali), Ingemar Stenmark (18), Pirmin Zurbriggen e Marc Girardelli (15) ed Hermann Maier (14). Odermatt ha vinto la classifica di discesa con 605 punti, precedendo di 83 il connazionale Franjo Von Allmen. Terzo posto per un altro elvetico, Alexis Monney. L’azzurro Dominik Paris ha terminato al sesto posto con 262. Gli svizzeri hanno dominato la specialità più veloce, con sei successi in otto gare, due triplette (Crans-Montana e Kvitfjell II), quattro doppiette e 17 podi sui 24 posti disponibili.

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De Luca-show al congresso Psi: sulla Campania decidono i campani, non Roma. Campo largo? Roba da Tso

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Il presidente della Regione torna a colpire con il suo linguaggio colorito e tagliente: attacca il governo, bacchetta il centrosinistra e rilancia il protagonismo del territorio. “Abbiate fede, ripartiamo dai bisogni della Campania”.

Non ha perso il gusto del linguaggio forte e colorito, Vincenzo De Luca, che al congresso nazionale straordinario del Partito Socialista Italiano in corso a Napoli è tornato a recitare il suo copione preferito: attaccare con sarcasmo e senza freni il centralismo romano, i suoi stessi alleati del centrosinistra e un governo che definisce “sgangherato”.

«Il futuro della Campania lo decideranno i campani, non Roma!» ha tuonato in apertura del suo intervento, sottolineando la distanza tra le scelte calate dall’alto e la realtà delle comunità locali.

Centrosinistra nel mirino: “Autoreferenziale, lontano dai territori”

Non sono mancate stoccate al centrosinistra nazionale, che De Luca descrive come un mondo ripiegato su sé stesso, chiuso nei salotti e nei giochi di potere:
«Da quando si è ridotto all’autoreferenzialità, al mercato delle candidature a prescindere dai problemi dei territori, il centrosinistra vive una crisi drammatica», ha affermato. La sua proposta? Ripartire dalle necessità concrete: «Noi cominceremo da una domanda: quali sono i bisogni della Campania?»

“Campo largo? Due anni di carcere o un Tso!”

L’apice del De Luca-pensiero arriva con una delle sue iperboli verbali ormai proverbiali. Alla moda del “campo largo” risponde senza mezzi termini:
«Io darei due anni di carcere a chi parla di campo largo a prescindere, o lo manderei a fare un Tso!», dice, scatenando reazioni tra l’ironico e l’imbarazzato.

E rincara: «È un’espressione inventata dai radical chic del Pd. Si parla di alleanze, coalizioni politiche, non di slogan astratti».

L’autonomia differenziata? “Prepariamoci a combattere”

Non poteva mancare l’affondo a Matteo Salvini e alla riforma dell’autonomia differenziata: «Ha ripresentato la proposta, prepariamoci a combattere, come già fatto e quasi da soli». E accusa anche il governo Meloni di voler centralizzare i fondi di coesione, sottraendo risorse al Mezzogiorno.

“Governo sgangherato, opposizione inconsistente”

Sul piano nazionale, la sua visione è impietosa: «Abbiamo un governo sgangherato, ma rischia di restare lì per anni perché non c’è un’opposizione credibile». Un passaggio che sa di sfida interna al centrosinistra, e anche di autocritica mascherata da sarcasmo.

Un De Luca senza filtri, che non smette di marcare il territorio

Come sempre, De Luca parla come un leader che non intende farsi rottamare, nonostante il Pd abbia ormai chiarito che non appoggerà una sua terza candidatura. Ma lui continua a marcare il territorio e lo fa con il suo stile: irriverente, provocatorio, a tratti teatrale. Ma con un messaggio chiaro: “La Campania si governa da qui, non con i diktat romani”.

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