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Tecnologia

View Conference, il futuro del mondo digitale

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 View Conference celebra le nuove frontiere di animazione, effetti visivi e videogiochi, per confrontare le visioni sul futuro del settore digitale. In presenza e online, le conferenze, presentazioni, masterclass e i workshop compongono un esauriente panorama delle piu’ recenti avanguardie nel campo dello storytelling, produzioni virtuali, computer grafica, media interattivi e immersivi, realta’ virtuale, aumentata e mista, Metaverso, Intelligenza Artificiale, Rendering in Real- Time e altro ancora. View conta quest’anno 137 ospiti, tra cui 10 Premi Oscar, piu’ di 100 incontri e 5 anteprime: dal “first look” di 20 minuti in esclusiva sul prossimo film d’animazione Disney “Strange World – Un mondo misterioso”, al nuovo lungometraggio in stop motion, “Wendell & Wild”; da “My Father’s Dragon”, alla prima mondiale della miniserie giapponese in quattro episodi “Oni: Thunder God’s Tale”, a “Il Gatto con gli Stivali 2-L’ultimo desiderio”. Tra i protagonisti, sotto la Mole: Rob Minkoff, regista de “Il Re Leone”; Roy Conli, produttore dell’ultimo film Disney in anteprima “Strange World – Un mondo misterioso”; Peter Ramsey, co-direttore del film vincitore dell’Oscar “Spider-Man: un nuovo universo”; Kristine Belson, presidente di Sony Picture Animation; Ramsey Nato presidente di Nickelodeon Animation e Paramount Animation; Julien Fournie’, lo stilista del metaverso; Scott Eaton, l’artista dell’IA; Guido Quaroni, artista degli effetti speciali; Mark Ulano, l’ingegnere del suono, Premio Oscar per “Titanic”; Rob Bredow, artista degli effetti visivi per “Solo: A Star Wars Story”; Danielle Feinberg, direttrice della fotografia per “Brave” e “Coco”; Pierre Perifel, il regista di “The Bad Guys”; Robert Zemeckis e Henry Selick in live streaming. “Potrebbe ormai sembrare un cliche’, ma è la pura verita’ che ogni anno il programma di View Conference si ripresenta piu’ ricco e perfezionato. Il livello dei relatori di quest’anno è eguagliato solo dal loro entusiasmo nell’essere qui, e dalla consapevolezza dell’importanza di questo poter esserci. Dopo l’incubo del COVID, è meraviglioso sapere che la maggior parte dei nostri relatori sara’ con noi di persona” spiega Maria Elena Gutierrez, ceo di View Conference.

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In Evidenza

Google aprirà l’utilizzo dell’IA generativa per le immagini

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Google apre l’uso dell’intelligenza artificiale generativa per le immagini. Dal 15 maggio permetterà a tutti di usare le opzioni di IA generativa nell’app Foto, che ad oggi erano a pagamento o legate all’uso di uno smartphone della sua serie Pixel. Sarà possibile eliminare elementi indesiderati dalle immagini, renderle più nitide e migliorare la luce nei ritratti. La mossa dovrebbe arrivare all’indomani della conferenza degli sviluppatori del colosso tecnologico, prevista il 14 maggio, che si presuppone spingerà sempre di più sull’intelligenza artificiale. Intanto l’aumento su larga scala di applicazioni che rendono semplice l’editing di foto e video con l’intelligenza artificiale – come il software Sora di OpenAi, la casa madre di ChatGpt – fa crescere secondo gli esperti i rischi per i cosiddetti deepfake, i contenuti digitali fasulli. In un’intervista alla Cnbc, alcuni manager della compagnia digitale Okta e dell’azienda di cybersecurity Crowdstrike hanno sottolineato la necessità che i big della tecnologia aumentino l’attenzione sul tema, anche in vista dei tanti appuntamenti elettorali. “Vedremo sicuramente più deepfake durante il processo elettorale. Servirà applicare misure perché tutti possano verificare l’autenticità di qualcosa, prima di condividerlo”, afferma Todd McKinnon, Ceo di Okta.

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Economia

Big tecnologia spingono su chip, linfa vitale del’IA

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I big della tecnologia spingono sui chip, linfa vitale dell’intelligenza artificiale e della crescita economica. Google e Intel rilanciano con delle novità, mentre i futuri processori di Apple potrebbero essere Made in Usa. La sfida dei colossi è ridurre la dipendenza da altre aziende per alimentare carichi di lavoro di IA e per il cloud. Solo pochi giorni fa il forte terremoto a Taiwan ha tenuto col fiato sospeso il mondo tecnologico per la chiusura temporanea di Tsmc, il gigante dei microprocessori a contratto che ha in mano il 70% della produzione globale. Nelle scorse ore Google ha rivelato i piani per un nuovo processore basato su tecnologia Arm, che punta su consumi energetici più bassi.

Si chiama Axion e offre prestazioni migliori del 30% rispetto agli altri chip con architettura Arm. Sarà disponibile per i servizi cloud che le aziende possono noleggiare e utilizzare, dagli annunci su YouTube all’analisi dei big data. “Diventare una grande azienda di hardware è molto diverso dal diventare una grande azienda di cloud o un grande organizzatore dell’informazione mondiale”, ha detto al Wall Street Journal Amin Vahdat, dirigente responsabile delle operazioni interne sui chip di Google. L’annuncio arriva dopo che Microsoft mesi fa ha rivelato i propri microprocessori personalizzati progettati per la sua infrastruttura cloud e per addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni. Anche Amazon offre server basati su tecnologia Arm tramite i propri chip personalizzati.

L’obiettivo di queste aziende è ridurre la propria dipendenza da partner come Intel e Nvidia, competendo sui chip personalizzati che riescono a smaltire grandi carichi di lavoro sull’IA e il cloud. Nella sfida degli annunci incrociati, anche Intel ha svelato nelle ultime ore una nuova versione del suo chip acceleratore di intelligenza artificiale. Si chiama Gaudi 3 e promette prestazioni di calcolo doppie. L’azienda californiana punta a diventare un’alternativa a Nvidia che nel 2023 ha controllato l’83% del mercato dei chip per data center e che ha segnato una ultima trimestrale record. Nvidia, tra l’altro, meno di un mese fa ha lanciato nuovi prodotti nel corso di un evento definito dagli esperti la Woodstock dell’IA.

Nella ‘Chip war’, come recita il titolo del saggio dello storico dell’economia Chris Miller che racconta la trasformazione del semiconduttore in una componente essenziale della vita contemporanea, alla competizione tecnologica si innestano battaglie geopolitiche. Pochi giorni fa la Cina ha introdotto nuove rigide linee guida che porteranno alla graduale eliminazione dei microchip Usa di Intel e Amd da computer e server governativi, per adottare soluzioni autarchiche. Mentre l’8 aprile il governo statunitense ha deciso di investire fino a 6,6 miliardi di dollari nel gigante taiwanese dei chip Tsmc – fornitore di Apple – che costruirà una terza fabbrica di semiconduttori in Arizona. Le due strutture già programmate dovrebbero iniziare a produrre nel 2025 e nel 2028. “Un nuovo capitolo per l’industria americana dei semiconduttori”, ha affermato l’amministrazione Biden. Alla luce di questo importante impegno è possibile che in futuro Cupertino potrebbe cambiare la sua catena di fornitura dei chip, sfruttando proprio questi nuovi impianti negli Stati Uniti.

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In Evidenza

Accesso under14 a IA solo con consenso dei genitori

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L’accesso alle tecnologie di intelligenza artificiale dei minori di 14 anni “esige il consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale”. Lo si legge nella bozza del ddl sull’IA. “Il minore di anni diciotto che abbia compiuto quattordici anni, può esprimere il proprio consenso per il trattamento dei dati personali connessi all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale” a patto che sia chiaro nelle informazioni il trattamento lecito, corretto e trasparente dei dati.

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