Dalla Lega a Italia viva, dal Pd a Forza Italia, sono durissimi i commenti delle forze politiche di maggioranza nei confronti del garante del Movimento 5 stelle che, in un video, difende il figlio Ciro dall’accusa di stupro e punta il dito contro i giornali. Nel video-sfogo in cui l’ex comico genovese si scalda e alza il tono della voce fino quasi ad urlare, Beppe Grillo contesta l’accusa, osservando come il figlio, nonostante sia accusato del reato di stupro, non sia stato ne’ incarcerato ne’ messo agli arresti domiciliari, come invece – è il suo ragionamento – prevede la legge. Quindi Grillo insinua dubbi sulla veridicita’ dell’accusa: “Perche’ non li avete arrestati subito? Ce li avrei portati io in galera, a calci nel culo. Perche’ vi siete resi conto che non e’ vero niente, non c’e’ stato alcuno stupro. Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia… Vi è sembrato strano. Bene, è strano”. Infine, il Garante M5s spiega: “C’e’ un video, passaggio per passaggio, e si vede che c’e’ la consensualita’: un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo… quattro coglioni, non quattro stupratori”. E conclude lo sfogo dicendo: “Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perche’ ci vado io in galera”. Al suo fianco si schierano i pentastellati, al contrario delle altre forze politiche, da cui arrivano parole tranchant. Le piu’ dure le usa Maria Elena Boschi, capogruppo di Iv alla Camera, che definisce “scandaloso” il video di Grillo. “E’ vergognoso che usi il suo potere mediatico e politico per assolvere il figlio”, attacca Boschi. Per la deputata renziana, inoltre, le parole di Grillo sono “piene di maschilismo”, facendo “torto a tutte le donne vittime di violenza”. Boschi poi “smonta” la “difesa” del cofondatore di M5s: “Quando Grillo ci spiega che suo figlio e’ innocente perche’ non e’ ne’ in carcere ne’ agli arresti domiciliari, dice semplicemente una falsita’ da un punto di vista giuridico”. Infine, premettendo “io sono garantista e per me vale la presunzione di innocenza anche per il figlio di Grillo”, Boschi ricorda il clima di odio nei confronti dei suo padre (la cui situazione processuale e’ stata archiviata, sottolinea) e della sua famiglia, “spesso ispirato da Beppe Grillo e dai 5 stelle” e invece “oggi Grillo ci spiega che ci sono due pesi e due misure. Caro Beppe Grillo ti devi semplicemente vergognare”.
Non è certo tenero con Grillo il Pd, che stigmatizza le parole utilizzate nel video, fino ad arrivare – come fa Andrea Romano – a chiedere che Grillo venga “bandito” dai tavoli politici con i dem per “non compromettere l’alleanza” con M5s. “Attaccare i comportamenti delle vittime di stupro fa schifo”, afferma Emanuele Fiano. Parole “aberranti”, dice Pina Picierno. “Il video di Grillo e’ allucinante”, aggiunge Matteo Orfini. “Il frasario tipico di chi colpevolizza la vittima non puo’ trovare alcuna forma di spazio pubblico nell’Italia del 2021”, scandisce la capogruppo dem al Senato, Simona Malpezzi. Si fa sentire anche il centrodestra, con Lega e Forza Italia che attaccano il cofondatore del Movimento sul fronte giustizia: “Da Grillo garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini e’ colpevole, il lunedi’ suo figlio e’ innocente”, e’ il commento della Lega di Matteo Salvini. Si associa Forza Italia: “Beppe Grillo, fustigatore giudiziario per professione, manettaro per credo politico, adesso diventa iper-garantista a difesa, guarda un po’, del figlio Ciro, coinvolto in un’inchiesta per violenza sessuale. Per anni il leader del Movimento 5 Stelle ha usato la gogna mediatica contro gli avversari di ogni partito, dando patenti di onesta’ o disonesta’ in base ad un oscuro e personalissimo codice etico. Oggi, d’un tratto, cambia completamente impostazione, da’ la sentenza e indica la strada alla magistratura. Due pesi e due misure”, spiega il capogruppo azzurro Roberto Occhiuto. Di tutt’altro tenore i commenti dei 5 stelle, che si schierano al fianco del Garante (anche se non mancano alcuni distinguo), accusando invece i media di fare “sciacallaggio”. “Cio’ che prova Beppe a livello umano posso solo immaginarlo, e da mamma gli sono vicina. La magistratura e’ al lavoro, percio’ auspico che giornali e talk show lascino che questa vicenda si risolva, come giusto che sia, in tribunale. Serve rispetto: no a speculazioni da sciacalli”, afferma Paola Taverna. “Sono e siamo umanamente vicini a Beppe Grillo. Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura”, spiega Vito Crimi, ma “quando si ha a che fare con la vita delle persone, con vicende di una tale delicatezza, e’ piu’ che mai opportuno che i fatti vengano trattati dai media evitando conclusioni affrettate e la ricerca di sensazionalismi”. Per Gianluca Castaldi quanto sta accadendo e’ una sorta di attacco al “sogno” creato da Grillo. “Sono un grillino. Sono anche un papa’! Capisco tutto. Ma si e’ andati oltre ogni piu’ pessima aspettativa di ‘rinculo’ del potere”, scrive su facebook. “Sapevamo che avremmo avuto contro tutti”, ma ora “si sta andando oltre”, osserva. Solidarieta’ a Grillo anche da parte di un ex di ‘peso’, Alessandro Di Battista, che proprio sotto il video scrive: “Sei un papa’ e ti capisco. Spero che tutto si possa chiarire e alla svelta. Coraggio Beppe”.