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Via libera del Consiglio dei ministri alle nomine in Bankitalia, girandola di prefetti con Maria Pantalone che dopo Napoli sbarca a Roma

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Via libera alle nomine del direttorio di Bankitalia, scontro su tutto il resto. Il Consiglio dei ministri convocato ieri sera dopo la missione di sistema del premier Giuseppe Conte e dei vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini  non fa che certificare il gelo che intercorre in questi giorni tra i due alleati. Con un convitato di pietra, “seduto” alla riunione: il caso Armando Siri. Del sottosegretario leghista, spiegano fonti di governo, nel corso della riunione non viene fatto neanche il nome sebbene il M5S attenda a strettissimo giro il suo passo indietro.

La riunione a Palazzo Chigi dura circa un’ora e mezzo e, alla fine, il Coniglio dei ministri ratifica le nomine decretate per via Nazionale dal Consiglio Superiore di Bankitalia: Fabio Panetta nuovo direttore generale con Luigi Signorini, Daniele Franco e Alessandra Perrazzelli a completare il direttorio. Tocchera’ ora al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un decreto ad hoc, ufficializzarle. Eppure, dalla Lega arriva un sì con riserva: i malumori, spiegano fonti di governo leghiste, si concentrano “sulle nomine esterne che non valorizzano le tante risorse risorse interne”. Nel mirino, quindi, finiscono in questo caso Franco e Perrazzelli, i due “esterni” al nuovo direttorio. Alla fine la Lega dice si’ ma annuncia che, a giorni, presentera’ una riforma di Bankitalia. L’offensiva di Salvini, sull’onda del caso Siri e nella prospettiva che il sottosegretario possa dimettersi a stretto giro, non finisce qui.

Buona parte del Cdm, infatti, si concentra sulle nomine dei nuovi prefetti e, in particolare sull’arrivo a Roma di Gerarda Pantalone, ex prefetto di Napoli particolarmente gradito alla Lega.

Il M5S, alla fine, cede, pur consapevole della possibilita’ che, tra il nuovo prefetto e il sindaco Virginia Raggi, il rapporto potrebbe preannunciarsi laborioso. Nel corso della riunione, e’ quindi il ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani a prendere la parola: l’esponente leghista, seguendo una strategia gia’ messa a punto nel pomeriggio, mette sul tavolo una relazione sulle Autonomie. Fonti del M5S, a Cdm finito, giudicano il dossier “compitino precario e incompleto”. La tensione cresce. Salvini propone che al prossimo Cdm il dossier Autonomie venga portato ufficialmente al tavolo. E fonti di governo della Lega, al termine della riunione, rimarcano la “soddisfazione” per il fatto che le intese sulle Autonomie siano portate al prossimo Cdm. “Non e’ stata presa alcuna decisione sul prossimo Cdm, Salvini lo ha proposto e nessuno gli ha risposto”, ribattono fonti di governo M5S ribadendo le priorita’ di Di Maio: salario minimo e taglio degli stipendi dei parlamentari. Ma Salvini, secondo alcune fonti di maggioranza, starebbe preparando una seconda offensiva: un decreto “bis” sulla sicurezza che stringa le maglie su illegalita’ e immigrazione e da presentare nei prossimi giorni.

 

Ecco tutte le decisioni assunte (nomine comprese) del Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri si e’ riunito oggi, martedi’ 30 aprile 2019, alle 21.26 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.

 

***** DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, al fine di consentire l’attuazione delle misure necessarie al superamento della situazione emergenziale, ha deliberato la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza gia’ deliberato in conseguenza delle ripetute e persistenti avversita’ atmosferiche verificatesi nel periodo dal 2 febbraio al 19 marzo 2018 nei territori di alcuni Comuni delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forli’-Cesena e Rimini, nei territori montani e collinari delle province di Piacenza e Parma e nei territori dei Comuni di Faenza, Casola Valsenio, Brisighella, Castel Bolognese e Riolo Terme in provincia di Ravenna.

***** SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Il Consiglio dei Ministri ha approvato una deliberazione motivata che, a norma dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, autorizza il Ministro della salute ad adottare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il decreto ministeriale recante “Nuovi modelli di rilevazione economica conto economico (CE), stato patrimoniale (SP), dei costi dei livelli essenziali di assistenza (LA) e conto del presidio (CP), degli enti del Servizio sanitario nazionale”.

***** SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, tenuto conto che, all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalita’ organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Palizzi (RC), a norma dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), affidandone la gestione a una Commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.

***** AUTONOMIA DIFFERENZIATA DELLE REGIONI Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani ha svolto una informativa al Consiglio dei ministri al fine di concordare il percorso di attuazione dell’autonomia differenziata prevista dall’art. 116, terzo comma, della Costituzione e richiesta dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

***** NOMINE Il Consiglio dei Ministri, viste le rispettive designazioni da parte della Giunta e del Consiglio regionale della Valle d’Aosta e del Consiglio permanente degli enti locali, sentito il Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, ha deliberato la nomina, per sette anni, a componenti della Sezione di controllo della stessa Corte per la Regione Valle d’Aosta del dottor Fabrizio GENTILE e del dottor Franco VIETTI.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri e’ stato sentito in ordine alla deliberazione del Consiglio superiore della Banca d’Italia relativa alla nomina del Direttore generale dell’istituto, dott. Fabio PANETTA, dei Vicedirettori generali, avv. Alessandra PERRAZZELLI e dott. Daniele FRANCO, nonche’ al rinnovo dell’incarico di Vicedirettore generale al dott. Luigi Federico SIGNORINI.

***** MOVIMENTO DI PREFETTI Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, ha deliberato il seguente movimento di Prefetti dott.ssa Gerarda PANTALONE da Capo del Dipartimento per le liberta’ civili e l’immigrazione assume le funzioni di Prefetto di Roma dott. Michele DI BARI da Reggio Calabria, anche con incarico di Commissario Straordinario del Governo per l’area del Comune di San Ferdinando, assume le funzioni di Capo del Dipartimento per le liberta’ civili e l ‘immigrazione dott. Massimo MARIANI da Foggia, anche con incarico di Commissario Straordinario del Governo per l’area del Comune di Manfredonia, assume le funzioni di Prefetto di Reggio Calabria, anche con incarico di Commissario Straordinario del Governo per l’area del Comune di San Ferdinando, dott. Raffaele GRASSI da Ispettore Generale di Amministrazione, assume le funzioni di Prefetto di Foggia, anche con incarico di Commissario Straordinario del Governo per l’area del Comune di Manfredonia dott. Bruno CORDA da Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie del Dipartimento per le Liberta’ Civili e l’Immigrazione, assume le funzioni di Prefetto di Cagliari dott.ssa Daniela PARISI da Direttore centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo del Dipartimento per le liberta’ civili e l’immigrazione assume le funzioni di Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie del medesimo Dipartimento dott.ssa Michela LATTARULO da Direttore Centrale per gli affari generali e per la gestione delle risorse finanziarie e strumentali del Dipartimento per le liberta’ civili e l’immigrazione, assume le funzioni di Direttore centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo del medesimo Dipartimento dott.ssa Francesca FERRANDINO e’ destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Vibo Valentia, mantenendo anche le funzioni di Prefetto di Catanzaro. ***** Il Consiglio dei Ministri e’ terminato alle 22.55.

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Esteri

Il timore del Papa per la Siria e la ‘guerra riaccesa’

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La Siria si aggiunge all’elenco delle preoccupazioni e dei dolori del Papa. La guerra, che portò Francesco a proclamare nel 2013, pochi mesi dopo la sua elezione, una giornata di digiuno e preghiera, forse tra le prime del pontificato, torna come un incubo dal passato. “Preghiamo per la Siria dove purtroppo la guerra si è riaccesa causando molte vittime. Sono molto vicino alla Chiesa in Siria, preghiamo”, ha chiesto il Papa all’Angelus, nel corso del quale ha ribadito che “la guerra è un orrore, la guerra offende Dio e l’umanità, la guerra non risparmia nessuno, la guerra è sempre una sconfitta, una sconfitta per l’umanità intera”. Nelle parole del Papa scorrono le immagini dei conflitti che in questo momento stanno insanguinando il mondo, dall’Ucraina al Medio Oriente. Ma “uno spiraglio di pace” c’è ed è la tregua siglata tra Israele e Libano.

“Mi rallegro per il cessate il fuoco che è stato raggiunto nei giorni scorsi in Libano e auspico che esso possa essere rispettato da tutte le parti, permettendo così alle popolazioni interessate al conflitto, sia libanese sia israeliana, di tornare presto e in sicurezza a casa, anche con l’aiuto prezioso – sottolinea Papa Francesco – dell’esercito libanese e delle forze di pace delle Nazioni Unite”. Uno spiraglio che può spingere le parti e la comunità internazionale ad andare oltre. “La mia speranza – dice esplicitamente il Pontefice, alla fine della preghiera mariana a Piazza San Pietro – è che lo spiraglio di pace che si è aperto possa portare al cessate il fuoco su tutti gli altri fronti, soprattutto a Gaza”.

“Ho molto a cuore la liberazione degli israeliani che ancora sono tenuti in ostaggio”, assicura Francesco che in questi mesi non ha sempre avuto un rapporto sereno con il mondo ebraico. Ma il Papa contestualmente dice quanto sia fondamentale “l’accesso degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese stremata”. Restando al Medio Oriente, il Papa invita il Libano ad alzare la teste, ad eleggere il Presidente della Repubblica e ad attuare le riforme necessarie al Paese per uscire da una crisi che dura da troppi anni.

Lo sguardo del Pontefice poi torna alla “martoriata Ucraina” con l’inverno, freddissimo in quella parte d’Europa, ormai alle porte. “Saranno mesi difficilissimi”, commenta il Papa, perché “la concomitanza di guerra e freddo è tragica”. “Mentre ci prepariamo al Natale e mentre attendiamo la nascita del Re della Pace si dia a queste popolazioni una speranza concreta”. Il Papa ha quindi ribadito che “la ricerca della pace è una responsabilità non di pochi ma di tutti. Se prevalgono l’assuefazione e l’indifferenza agli orrori della guerra tutta la famiglia umana è sconfitta”.

“Non stanchiamoci di pregare per quella popolazione così duramente provata ed imploriamo a Dio il dono della pace”, ha concluso. La storia mostra che una via diversa è possibile. Per questo il Papa ha ricordato i 40 anni del Trattato di pace ed amicizia tra Argentina e Cile, firmato anche grazie alla mediazione della Santa Sede. “Quando si rinuncia all’uso delle armi e si fa il dialogo, si fa un buon cammino”, ha concluso Papa Francesco.

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Esteri

Colombia: narco-sottomarino rivela nuova rotta verso l’Australia

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La marina colombiana ha scoperto una nuova rotta di traffico di droga dall’America del Sud all’Australia dopo aver intercettato un “narco sottomarino” con a bordo 5 tonnellate di cocaina nell’Oceano Pacifico. È il terzo “narco sub” intercettato in poche settimane su “questa nuova rotta che hanno aperto in trafficanti” ha detto Manuel Rodríguez, capo dell’unità anti-narcotici della marina colombiana. La scoperta della nuova rotta è avvenuta durante “Orion”, un’operazione antidroga durata 6 settimane condotta congiuntamente dalle autorità colombiane e dagli ufficiali di sicurezza di decine di altri paesi, che ha portato al sequestro di 225 tonnellate di cocaina.

“Questa è forse la più grande cattura di cocaina in transito effettuata dalla Colombia nella storia,” ha detto il presidente colombiano Gustavo Petro poco fa in un post sul suo account ufficiale di X, aggiungendo “hanno sequestrato 224 tonnellate di cocaina nel mondo sotto la guida delle forze pubbliche di Colombia e Stati Uniti. È meglio fumigare gli agricoltori o sequestrare e arrestare i trafficanti di droga?”. L’Operazione Orion ha coinvolto 62 paesi ed ha sequestrato più di 1.400 tonnellate di droga (soprattutto marijuana) e armi illegali tra il primo ottobre e il 14 novembre, ha detto il vice ammiraglio Orlando Enrique Grisales, capo dello stato maggiore delle operazioni navali della Marina colombiana, portando all’arresto di oltre 400 persone tra cui anche trafficanti di migranti.

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Economia

Rating: la Francia “graziata” e l’Italia penalizzata, un confronto tra economia e giudizi delle agenzie

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La recente decisione di Standard & Poor’s di confermare il rating AA- con outlook stabile alla Francia, nonostante le crescenti criticità della sua finanza pubblica, ha sorpreso molti osservatori. Questo giudizio, equivalente a un “otto e mezzo in pagella”, arriva mentre la situazione economica italiana continua a essere sottovalutata dalle stesse agenzie di rating.

La Francia evita il declassamento

Nonostante il rischio di un possibile downgrading, che avrebbe potuto scatenare turbolenze sui mercati, la Francia ha mantenuto il suo status con Standard & Poor’s. Tuttavia, la sua situazione economica presenta segni evidenti di difficoltà, tra cui uno spread paragonabile a quello della Grecia e un deficit primario crescente.

L’Italia supera l’esame ma meriterebbe di più

Nel frattempo, l’Italia ha superato l’analisi autunnale delle agenzie di rating, mantenendo la sua posizione grazie alle conferme da parte di Standard & Poor’s e Moody’s, e con miglioramenti dell’outlook da Fitch e DBRS. Tuttavia, i rating rimangono appena sopra la sufficienza.

In un contesto di miglioramenti economici, competitività internazionale e stabilità politica, l’Italia potrebbe legittimamente aspirare a valutazioni più alte, come una A- da S&P e Fitch o una A3 da Moody’s.

Le disparità nei giudizi

Moody’s continua a valutare l’Italia con un Baa3, solo un gradino sopra la Grecia e ben sette sotto la Francia (Aa2). Questo nonostante i numeri mostrino che l’Italia, in termini di finanza pubblica, è in una posizione migliore rispetto a molti altri Paesi europei.

Ad esempio, tra il 1995 e il 2029, l’Italia sarà uno dei pochi Paesi del G7 e dell’UE a registrare un bilancio primario in surplus per 30 anni, rispetto ai soli 4 anni della Francia. Nel biennio 2025-2026, l’Italia è destinata a presentare un surplus primario di 37,4 miliardi di euro, mentre Francia e Germania prevedono deficit rispettivamente di 160,2 miliardi e 69,5 miliardi.

La lezione italiana sul debito

Nonostante l’austerità imposta in passato abbia frenato la crescita, dal 2014 al 2019 l’Italia ha ridotto il rapporto debito/PIL, mantenendolo sostanzialmente stabile fino alla pandemia. Sul difficile periodo 2020-2026, l’Italia ha registrato l’incremento più contenuto del debito netto tra i Paesi del G7: solo +1,8 punti di PIL, rispetto a +12,9 della Francia e oltre +10 punti per Regno Unito, Stati Uniti e Giappone.

Una valutazione che ignora i dati

Le agenzie di rating continuano a penalizzare l’Italia nonostante i mercati abbiano ridotto lo spread di 120 punti dai massimi del 2022. È chiaro che i modelli utilizzati per i rating sovrani spesso sottovalutano la realtà economica, mantenendo pregiudizi e soggettività che non rispecchiano i numeri concreti.

Mentre la Francia continua a essere “graziata” dalle agenzie di rating, l’Italia, pur mostrando segnali di affidabilità e miglioramento, rimane penalizzata da valutazioni che non riflettono la sua reale situazione economica. È tempo che i criteri di giudizio siano aggiornati per premiare i progressi e la stabilità dimostrati da Paesi come l’Italia.

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