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Cronache

Via da Questura, per giudice discriminata per origini

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Aveva scritto una lettera aperta a Salvini, lo scorso ottobre, per dirgli che a causa delle sue politiche rischiava di non avere mai la cittadinanza, il ministro le aveva anche risposto, poi a febbraio e’ stata allontanata prima della scadenza del contratto dalla Questura di Milano, dove lavorava come mediatrice culturale. Per la 29enne Elizabeth Arquinigo Pardo dietro il suo licenziamento ci sono stati “motivi ideologici” e per questo ha fatto causa al Ministero dell’Interno. E ieri il tribunale di Como ha riconosciuto il “carattere discriminatorio” del suo allontanamento. Il giudice Giovanni Luca Ortore non ha avallato l’ipotesi che la rescissione del contratto sia dovuta a cause “di natura politica e ideologica”. Ha riconosciuto pero’ che la decisione della Questura e’ stata “sicuramente discriminatoria” perche’ la giovane peruviana e’ stata trattata in maniera diversa dai suoi colleghi per la sua nazionalita’. La Questura “ha chiesto l’immediata sostituzione di Arquinico Pardo solo perche’ – si legge nell’ordinanza – aveva la stessa nazionalita’ peruviana di coloro che, a suo giudizio, avevano presentato un numero di domande di asilo superiore al passato ma del tutto ingiustificatamente, valutazione questa, non solo indimostrata, ma neppure sostenibile a livello indiziario”. Il 15 febbraio, il giorno dopo l’allontanamento della mediatrice, la Dirigente dell’Ufficio Immigrazione aveva informato la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere di aver rilevato un ingiustificato aumento degli accessi dei richiedenti asilo di nazionalita’ peruviana, in coincidenza con il servizio svolto da Arquinico. Per il giudice, la motivazione della Questura non si puo’ ritenere “un espediente, ideato al solo fine di celarne la vera ragione, di natura politica e ideologica”. E “paradossalmente e’ proprio l’inconsistenza della motivazione ‘ufficiale’ a rivelarne l’autenticita’ (perche’ per sviare eventuali sospetti da quella effettiva, se ne sarebbe adottata un’altra, sicuramente piu’ convincente) e la natura discriminatoria”. Il tribunale ha ordinato al Ministero di “cessare l’eventuale reiterazione della condotta discriminatoria” e lo ha condannato al pagamento delle spese processuali, al risarcimento dei danni e alla pubblicazione della sentenza sul ‘Corriere della sera’. “Per me e’ una bella vittoria che – commenta Elizabeth – crea un precedente importante: nessuno puo’ essere licenziato sulla base delle sue origini. Ora vorrei che altri si facessero avanti, molti di noi si sentono passivi perche’ non abbiamo diritti come il voto, invece una voce ce l’abbiamo”. “Ho scelto di andare fino in fondo perche’ pensavo – racconta ancora la giovane, in Italia da 19 anni – che fosse successo per motivi ideologici, ma fa ancora piu’ male pensare che per qualcuno io non possa svolgere bene il mio lavoro per le mie origini”. L’avvocato Andrea Maestri, che ha assistito la mediatrice con il collega Giorgio Sacco, rimane “persuaso che ci sia un collegamento con la battaglia di Elizabeth”, sfociata nel libro ‘Lettera agli italiani come me’ (People, 2018). “Una battaglia di principio”, come quella che ha portato la 29enne a denunciare il Ministero, “l’unico che da questa vicenda – conclude il legale – esce con le ossa rotte”.

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Cronache

Maltempo in Campania: prorogata l’allerta meteo e disagi diffusi

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La Protezione Civile della Campania ha prorogato di 24 ore l’allerta meteo di colore giallo su gran parte della regione, fino alle 12 di lunedì 13 gennaio. Contestualmente è stato emesso un nuovo avviso per vento forte, mare agitato, nevicate e gelate sull’intero territorio regionale.

Raccomandazioni della Protezione Civile

La Protezione Civile ha invitato i Sindaci della Campania ad attivare i Centri Operativi Comunali (COC), adottare misure di prevenzione e monitorare alberi, strutture esposte al vento e il rischio idrogeologico. Si raccomanda massima prudenza agli automobilisti, in particolare per chi si dirige verso zone interne e montuose, raccomandando pneumatici da neve.

Isola di Capri isolata dal mare

L’isola di Capri è completamente isolata da questa mattina a causa della tempesta di mare e vento di grecale che ha colpito il Golfo di Napoli. Le ultime partenze e arrivi sono avvenuti ieri sera. A Napoli, raffiche di vento fino a 100 km/h hanno causato danni significativi: al Vomero, un albero si è spezzato e i rami caduti hanno colpito tre auto in sosta.

Nevicate e disagi in provincia

  • Benevento e Irpinia: La neve ha imbiancato il Taburno, l’Alto Sannio e il Fortore, mentre nell’Avellinese un albero caduto sulla linea elettrica ha bloccato una tratta ferroviaria della Circumvesuviana tra Napoli e Baiano. Alcuni comuni hanno già disposto la chiusura delle scuole per la giornata di domani.
  • Vesuvio: Prima nevicata dell’anno anche sul vulcano simbolo di Napoli.

Criticità nel Salernitano

Nel Salernitano si segnalano allagamenti, frane ed esondazioni, con disagi nell’area universitaria di Fisciano, nel Cilentoe nel Vallo di Diano. La circolazione ferroviaria tra Sapri e Maratea è rallentata per i danni causati dal maltempo, con possibili ritardi per i treni ad alta velocità e intercity. A Sarno, un albero è caduto lungo la provinciale Sarno-Striano nei pressi dello svincolo autostradale. Il sindaco Francesco Squillante ha attivato il COC e disposto la chiusura delle scuole per lunedì 13 gennaio.

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Arrestati a Marbella tre pericolosi latitanti del crimine organizzato

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Tre pericolosi latitanti, Ciro Marigliano, Stanislao Marigliano e Michele Sannino, figure di spicco del crimine organizzato, sono stati arrestati in un’operazione congiunta tra la Polizia italiana e l’Unidad de Droga y Crimen Organizado (UDYCO) spagnola.

. I tre, figure di spicco del crimine organizzato, erano destinatari di Mandati d’Arresto Europei e sono stati catturati nella località costiera di Marbella, nota anche come rifugio per molti latitanti.
Ciro Marigliano, ricercato da luglio per tentato omicidio, è stato fermato in strada mentre era con la moglie. Poco dopo, sono stati arrestati anche Stanislao Marigliano e Michele Sannino, ricercati per traffico internazionale di droga e associazione a delinquere di stampo camorristico. Le indagini, coordinate dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e dalla questura di Napoli, hanno portato all’emissione di Mandati d’Arresto Europei da parte della Procura di Napoli.

L’operazione rappresenta un duro colpo per le organizzazioni criminali, evidenziando l’efficacia della collaborazione internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’operazione:

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Nuovi attacchi hacker all’Italia, banche e aziende target

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Nuovi attacchi in mattinata degli hacker della crew filorussa Noname057(16) ad obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro avvisando i soggetti colpiti e supportandoli nel ripristino delle funzionalità. Alcuni domini risultano intaccati dagli attacchi, che sono sempre di tipo Ddos, Distributed denial of service. La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec che, tra gli altri, hanno attaccato Olidata.

Alixsec, a quanto si apprende, ha rivendicato gli attacchi di oggi che sono stati compiuti da una crew che fa parte di un’organizzazione che riunisce i gruppi di hacker pro-Palestina. L’organizzazione sostiene la causa russa ed è dunque plausibile un legame con i Noname. Gli hacktivisti filopalestinesi hanno nel mirino in particolare gli interessi israeliani e da tempo hanno ingaggiato una cyber-guerra contro Tel Aviv.

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