Si tiene oggi a Riad, in Arabia Saudita, un vertice storico tra funzionari di Stati Uniti e Russia, un evento che potrebbe rappresentare un primo passo verso la fine della guerra in Ucraina. Si tratta dell’incontro più significativo dall’inizio del conflitto, avvenuto il 24 febbraio 2022, e punta a preparare il terreno per un faccia a faccia tra Donald Trump e Vladimir Putin.
A rappresentare la Russia sono il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e il consigliere per gli affari esteri del Cremlino Yuri Ushakov, che hanno raggiunto la capitale saudita nella serata di lunedì. Ushakov ha chiarito che i colloqui saranno puramente bilaterali e non prevedranno la partecipazione di rappresentanti ucraini.
Per gli Stati Uniti sono presenti il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e l’inviato speciale Steve Witkoff. La strategia diplomatica americana ha subito un’accelerazione dopo l’annuncio di Trump, che ha dichiarato di aver concordato con Putin l’avvio di negoziati per la fine del conflitto.
Tensioni tra Kiev e l’Occidente
L’iniziativa americana ha creato tensioni tra gli alleati di Kiev, con il timore che un accordo tra USA e Russia possa danneggiare gli interessi dell’Ucraina e dei Paesi europei. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo Paese non accetterà alcun risultato dei negoziati se non verrà coinvolto direttamente. “I colloqui tra Stati Uniti e Russia non produrranno alcun risultato senza la partecipazione di Kiev”, ha affermato Zelensky durante una teleconferenza dagli Emirati Arabi Uniti.
In risposta, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato una riunione d’emergenza con alcuni leader dell’UE e del Regno Unito per discutere una strategia comune e valutare le mosse diplomatiche necessarie.
Il ruolo chiave dell’Arabia Saudita
Per l’Arabia Saudita, ospitare questi colloqui rappresenta un’occasione per consolidare la propria influenza negli equilibri geopolitici mondiali. Il principe ereditario Mohammed bin Salman, da tempo impegnato nel tentativo di mediazione, vede in questo vertice una possibilità di rafforzare il suo ruolo nella diplomazia internazionale. Già in passato, Riad ha giocato un ruolo nella negoziazione di scambi di prigionieri e ha ospitato Zelensky per un vertice della Lega Araba nel 2023.
Il quotidiano saudita Okaz ha descritto l’evento come “l’occhio del mondo su Riad”, mentre il giornalista Mishari al-Dhaidi, scrivendo per Asharq Al Awsat, ha definito il vertice “un passo importante nell’arena degli scacchi politici internazionali”.
Il principe saudita, una volta definito “paria” dall’ex presidente USA Joe Biden per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018, sta cercando di riscrivere la sua immagine politica. Inoltre, mantiene solide relazioni diplomatiche ed economiche con la Russia, sia attraverso l’OPEC+ che mediante accordi bilaterali.
Il mondo osserva con attenzione gli sviluppi di questo storico vertice, consapevole che potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase nella diplomazia globale.