Il Napoli non va oltre l’1-1 in casa con il Verona. Due punti persi considerando il cammino importante degli azzurri fino ad oggi in campionato e il testa a testa con il Milan al vertice della classifica. Un osso duro il Verona che ha già dato fastidio ad altre squadre più titolate (vedi Juventus): bravo a innervosire l’avversario, spezzettare la gara e a sfruttare qualche ripartenza. Cosi al Maradona porta via un punto prezioso. E adesso al Napoli (32 punti in classifica) non resta che aspettare il risultato di stasera a San Siro tra Milan e Inter.
La partita in se, Napoli – Verona, porta con sé ricordi non felici, fu l’ultima partita dello scorso campionato quando il Napol per un soffio perse la qualificazione in Champions League. Ma oggi dovrebbe essere un’altra storia: 30 mila circa sono i tifosi presenti allo stadio napoletano, in panchina siede Luciano Spalletti, il Napoli condivide il primato in classifica con il Milan dopo 12 giornate a 31 punti. Per questa gara è stata inoltre inaugurata la maglia speciale dedicata a Diego Armando Maradona che verrà utilizzata per le prossime tre partite. Si registra il ritorno di una parte del tifo organizzato: 300 tifosi sventolano le bandiere e lanciano i cori di sostegno alla squadra dall’anello inferiore della Curva A.
Il Napoli schiera in porta Ospina, in difesa Rrahmani e Juan Jesus (Koulibaly squalificato) Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce, Fabian e Anguissa pilastri del centrocampo; il trio Politano, Zielinski e Insigne alle spalle di Osimhen.
Primi dieci minuti di studio per le due squadre: il Napoli imposta il gioco e cerca le chiavi giuste per scardinare la difesa avversaria. È però il Verona a rendersi pericoloso al 12′ . Barak serve al limite dell’area Caprari, il suo destro preciso viene deviato da Ospina ma è tutto fermo per fuorigioco. Un minuto dopo, incredibile ma vero, il Verona passa in vantaggio. Barak dribbla Mario Rui sulla destra e mette la palla al centro, Simeone in scivolata anticipa Rrahmani e trova il gol. Il Napoli non ci sta e ci prova prima con Insigne al 15′ e ci riesce al 18′ quando su una punizione del Napoli, Fabian verticalizza per Di Lorenzo che con precisione e freddezza infila Montipo’.
Insiste il Napoli e costruisce con generosità in attacco Per adesso Osimhem non ha dimostrato di avere la sua forma migliore e la difesa sempre impeccabile con Koulibaly oggi fa più fatica del solito (Rrahamani si becca al 30′ anche una ammonizione per fallo su Simeone). Il Verona si gioca la sua gara con spavalderia ritenendo di avere delle chance.
Al 34′ bella occasione per Insigne: Montipò mette in angolo il suo gran sinistro ma l’arbitro Ayroldi non assegna il corner ma punizione pro Verona per il fuorigioco del capitano. Al 41′ occasionissima Napoli: grande giocata di Politano che semina avversari sulla destra e mette al centro per Osimhen. Gran giocata del Nigeriano che spalle alle porta si gira ma con Montipò battuto colpisce il palo.
Al 44′ tocco di braccio sospetto in area di Dawidowicz su un cross di Insigne: non intervengono ne arbitro, ne VAR.
Si innervosisce la gara sul finale del primo tempo che finisce 1-1.
Secondo tempo che inizia con la stessa intensità del primo.
Al 50′ Insigne e Osimhen scambiano nello stretto. Il nigeriano entra in area e termina a terra nel contatto con Gunter: per Ayroldi è fallo in attacco. Al 61′ le prime due sostituzioni: escono Politano e Zielinski per Lozano ed Elmas. Al 65′ il Chucky ha una buona opportunità ma il suo tiro termina alto sulla traversa. Disattenzione difensiva azzurra al 67′ Ospina è pronto a parare su Barak. Al 68′ ammonito Dawidowicz per fallo su Insigne. Insistono gli azzurri. Il Verona però è un osso duro e si oppone su ogni palla anche in modo famoso ora che pensa concretamente di portare via un punto dallo stadio di Napoli. All’87 ammonito Osimhen per proteste. Un minuto dopo resta in 10 il Verona: secondo cartellino giallo per Bessa, espulso dall’arbitro.
All’86’ doppio cambio per il Napoli: entrano Ounas e Mertens, fuori Anguissa e Insigne.
Arrembante il Napoli che ci prova fino alla fine ma nonostante i 4 minuti di recupero la partita termina 1-1. Ultimo brivido un palo su calcio di punizione di Mertens che colpisce il palo alla sinistra di Montipò e poi l’espulsione, la seconda per il Verona, di Kalinic appena entrato per un fallo su Mario Rui.
Jannik Sinner conquista l’accesso alla sua terza semifinale al Master 1000 di Miami e continua a far sognare i non pochi tifosi italiani presenti all’Hard Rock Stadium della città della Florida. Il campione di Sesto Pusteria sembra aver recuperato la forma migliore. Ai quarti ha battuto in due set il ceco Tomas Machac per 6-4 6-2 in poco più di un’ora e mezza di gioco nel corso del quale la sua prestazione è stata in continuo crescendo. Tutto, quindi, lascia ben sperare in vista del prossimo turno: Sinner affronterà il vincente dell’altro quarto tra il cileno Nicolas Jarry ed il russo Daniil Medvedev.
“Non è stata una partita semplice ma ho giocato bene i punti importanti”, ha commentato l’altoatesino a fine partita. “Giocare un torneo dopo l’altro non mi sta dando problemi: fisicamente mi sento bene – ha aggiunto – Si tratta di competere quindi ci si allena duramente per essere in condizione di farlo. Questo per me è un torneo speciale perché ho raggiunto qui la mia prima finale ‘1000’ e quindi sono contento di essere di nuovo in semifinale”. I numeri dimostrano che la continuità è una delle caratteristiche principali del “barone rosso”: settima semifinale in carriera in un Master 1000 e soprattutto quarta semifinale raggiunta nei quattro tornei finora disputati dall’inizio dell’anno.
Ventesima vittoria negli ultimi 21 incontri: unica sconfitta quella con Carlos Alcaraz ad Indian Wells. Sul cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium in Florida, Sinner ha sofferto soltanto nei primi giochi contro il ceco Machac, n.60 del ranking, “vendicando” così l’eliminazione di Matteo Arnaldi agli ottavi. Jannik parte subito forte: break al primo game del primo set. Ma il ceco a sorpresa mette a segno il contro-break grazie a due grandi risposte. Partita equilibrata fino a quanto, al settimo game, Machac sotto pressione commette due errori che consegnano il break all’azzurro. Da quel momento Jannik sale in cattedra e, di fatto, non c’è più gara.
Sinner appare soffrire meno l”umidità della Florida e riesce a mettere a segno anche qualche colpo spettacolare che infiammo il pubblico sugli spalti della “casa” dei Miami Dolphins di football. Nel secondo set Sinner appare spietato e porta a casa il match rapidamente. Venerdì nuovamente in campo. Potrebbe affrontare Daniil Medvedev, n.4 del ranking, che lo scorso anno a Miami lo ha battuto in finale. Il russo cercherebbe il riscatto dopo la sconfitta in finale all’Australian Open. Da non sottovalutare però il cileno Nicolas Jarry, n.23 Atp, che nell’unico precedente del 2019 ha battuto il 18enne Sinner. Ma da allora sono ormai passate ere tennistiche.
Non ha interrotto la partita Inter-Napoli per l’offesa subita per “tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio. Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire”.
Lo afferma Juan Jesus, sul sito ufficiale del Napoli, dopo la decisione del giudice sportivo di non infliggere alcuna pena ad Acerbi. Il 32nne brasiliano, che gioca in serie A dal gennaio 2012 acquistato dall’Inter, ha sottolineato oggi di non sentirsi “in alcun modo tutelato da questa decisione che si affanna tra il dover ammettere che ‘è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa’ e il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, sempre secondo la decisione, solo io e ‘in buona fede’ avrei percepito. Non capisco, davvero, in che modo la frase ‘vai via nero, sei solo un negro…’ possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria.
Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una ‘semplice offesa’ rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di dover informare la var, la partita è stata interrotta per oltre un minuto ed i suoi compagni di squadra si sono affannati nel volermi parlare. Non riesco a spiegarmi perché mai, solo il giorno dopo e in ritiro con la Nazionale, Acerbi abbia iniziato una inversione di rotta sulla versione dei fatti e non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto”. “Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo, ma spero di sbagliarmi – conclude – potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente”.
A sorpresa c’erano anche Geolier e Luchè alla presentazione della nuova maglia del Napoli, con la mappa stilizzata dei porti toccati dalle navi da crociera MSC, una maglia che stavolta non ha più la frase contro il razzismo, una decisione legata a quanto accaduto contro l’Inter a Milano, quando Juan Jesus si è rivolto all’arbitro per le frasi rivoltegli da Acerbi. Una brutta vicenda che ha portato il procuratore sportivo a decidere per l’ “assoluzione” del difensore interista per ‘mancanza di prove’. Il Napoli ha reagito e, giudicando inutili e prese di posizione contro il razzismo perchè solo teoriche non suffragate da fatti, ha deciso di non partecipare ad iniziative ritenute solo di facciata.
Ma dicevamo della sorpresa Geolier che ha spiegato che “la nostra non è solo una maglia, rappresenta un popolo. E una bandiera”. poi ha aggiunto di indossare spesso la maglia della sua squadra del cuore ai concerti, un modo per sentirsi sempre a casa.
SSC Napoli ed MSC Crociere, Main Partner del Club Campione d’Italia, dice la società sul suo sito, sono lieti di presentare la speciale “Everywhere Jersey”. Dopo la celebrazione delle maglie Home e Away avvenuta lo scorso luglio a bordo della nave MSC World Europa, il Club partenopeo suggella ulteriormente il suo storico legame con il leader internazionale del settore delle crociere dedicando la quinta divisa stagionale al tema del mare.
Il concept di questa limited edition, infatti si spiega, appare come una mappa stilizzata dei porti più iconici cui la flotta MSC attracca: Dubai, Copenaghen e Miami si connettono in un unico grande flusso marittimo a Napoli, colorato crocevia di un mondo dalle diverse nazionalità tutte affacciate sullo stesso mare. La maglia è stata realizzata dalla Graphic Designer Valentina De Laurentiis ed è stata presentata a Villa D’Angelo.
A completare il disegno è la Rosa dei Venti, strumento prediletto dai navigatori, riferimento assoluto per tutti coloro che considerano il viaggio la loro unica vera meta, pronti a raggiungere nuovi orizzonti: nulla di più indicato per raccontare la partnership tra SSC Napoli ed MSC Crociere, capaci da sempre di veicolare la passione di milioni di persone su tutti i Continenti.
“La presentazione della quinta e ultima maglia gara della stagione 23/24 chiude il cerchio iniziato a bordo della MSC World Europa a luglio, dice Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer SSC Napoli. Il nostro viaggio è partito da Napoli con le prime due maglie della collezione, per poi continuare in Nuova Zelanda con la terza maglia ispirata alla cultura Maori per tornare su Napoli grazie al kit Halloween che ha celebrato l’antica storia del Cimitero delle Fontanelle. Oggi lanciamo in tutto il mondo la nostra “Everywhere Jersey” che rappresenta la perfetta fusione con il nostro Main Partner MSC, portando sulla nostra maglia la rosa dei venti -simbolo per eccellenza della navigazione e i quattro porti principali raggiunti dalle navi MSC in tutto il mondo. Un viaggio in compagnia di un Partner di eccellenza che siamo certi durerà ancora tanto tempo”.
Soddisfatto anche Leonardo Massa, Vice President Southern Europe di MSC Crociere: “Il 2024 di MSC Crociere è un ’viaggio verso la Bellezza’ a bordo di navi che hanno un profondo rispetto per l’oceano, il pianeta e l’ambiente. Anche questa maglia rappresenta la bellezza che, attraverso le destinazioni più iconiche della Compagnia, porta con sé lo spirito del viaggiatore che vede in ogni porto non solo un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. Siamo molto contenti di avere una maglia dedicata che incarna appieno questo nostro spirito avventuriero e che interpreta con stile il legame che abbiamo con la città di Napoli e il suo club, icona di una bellezza estetica unica capace di incantare il mondo del calcio”.