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Cronache

Ventenne folgorato mentre fa la doccia, indagano i carabinieri

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Fulminato da una scarica elettrica mentre faceva la doccia: sarebbe morto così a Baia e Latina, nel Casertano, il ventenne Giuseppe Valletta. Sulla vicenda indagano i carabinieri e la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto autopsia sul corpo del giovane, che si terrà nei prossimi giorni all’istituto di medicina legale di Caserta. La vittima pare si stesse preparando per partecipare al matrimonio di una cugina, quando è avvenuta la tragedia; a casa sua sono arrivati i sanitari del 118, che ne hanno constatato la morte.

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Cronache

Quali sono le città italiane con più sole? Catania in testa, Aosta fanalino di coda

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Quali sono le città italiane dove il sole splende più a lungo? E quali, invece, sono meno illuminate? Il motore di ricerca per case vacanze Holidu ha stilato una classifica basata sulle ore di sole medie mensili nelle principali 50 città italiane, prendendo in considerazione anche le temperature medie e i prezzi medi delle case vacanza.

IL PODIO DELLE CITTÀ PIÙ SOLEGGIATE: DOMINANO SICILIA E SARDEGNA

A guidare la classifica sono le città insulari, con Catania al primo posto con 273,74 ore di sole medie mensili. Siracusasegue a breve distanza con 273,10 ore, mentre sul gradino più basso del podio troviamo Cagliari con 267,81 ore di sole al mese.

Le prime cinque posizioni sono completate da due città pugliesi: Andria con 250,57 ore e Bari con 248,90 ore.

TOP 10 DELLE CITTÀ PIÙ SOLEGGIATE IN ITALIA

Ecco la classifica delle prime dieci città italiane con più ore di sole medie mensili:

1️⃣ Catania – 273,74 ore
2️⃣ Siracusa – 273,10 ore
3️⃣ Cagliari – 267,81 ore
4️⃣ Andria – 250,57 ore
5️⃣ Bari – 248,90 ore
6️⃣ Pescara – 248,47 ore
7️⃣ Roma – 247,47 ore
8️⃣ Palermo – 247,41 ore
9️⃣ Taranto – 246,53 ore
🔟 Sassari – 245,13 ore

LE GRANDI CITTÀ ITALIANE: DOVE SI POSIZIONANO?

Roma è l’unica grande metropoli nella top 10 con 247,47 ore di sole, mentre Napoli si trova al 12° posto con 242,89 ore. Torino è la città del Nord con il miglior piazzamento, occupando la 14ª posizione con 241,08 ore di sole mensili.

Milano, invece, è molto più in basso, al 34° posto, con 220,08 ore di sole, mentre Firenze è addirittura 43ª con 211,90 ore.

LE CITTÀ MENO SOLEGGIATE: AOSTA IN FONDO ALLA CLASSIFICA

A chiudere la classifica troviamo Aosta, la città meno soleggiata d’Italia, con sole 169,71 ore di sole medie al mese, ben 104 ore in meno rispetto alla prima classificata, Catania.

Ecco le ultime cinque posizioni della classifica:
📉 46ª – Campobasso – 206,74 ore
📉 47ª – Udine – 206,92 ore
📉 48ª – Trieste – 206,57 ore
📉 49ª – Prato – 206,28 ore
📉 50ª – Aosta – 169,71 ore

TEMPERATURE MEDIE: SIRACUSA LA PIÙ CALDA, AOSTA LA PIÙ FREDDA

Se Catania è la città con più sole, Siracusa vince la sfida della temperatura media annua più alta, con 19,13°C. Seguono Catania (18,63°C), Palermo (17,93°C), Taranto (17,78°C) e Bari (17,73°C).

Le città più fredde sono invece Trento (10,48°C), Bolzano (9,61°C) e Aosta, che registra la temperatura media annua più bassa con 6,61°C.

I PREZZI DELLE CASE VACANZA: VENEZIA LA PIÙ CARA, POTENZA LA PIÙ ECONOMICA

Nella classifica stilata da Holidu, si trovano anche i prezzi medi per l’affitto di una casa vacanza negli ultimi 12 mesi.

Le città più costose sono:
💰 Venezia – 267€ a notte
💰 Firenze – 259€
💰 Roma – 255€
💰 Milano – 237€
💰 Bolzano – 211€

Le città più economiche, ovvero le uniche sotto i 100€ a notte, sono:
💸 Reggio Calabria – 96€
💸 Terni – 94€
💸 Taranto – 93€
💸 Campobasso – 74€
💸 Foggia – 70€
💸 Potenza69€, la più economica d’Italia

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Cronache

Il Papa al Corriere della Sera: bisogna disarmare la Terra

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“Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. Lo scrive il Papa in un passaggio di una lettera pubblicata sul sito del Corriere della Sera. La lettera, datata 14 marzo, è indirizzata al direttore, Luciano Fontana, che gli aveva inviato un messaggio di augurio chiedendogli se voleva intervenire con un appello. “La guerra – scrive altro Francesco – non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità”.

“Caro direttore, desidero ringraziarla – scrive il Papa – per le parole di vicinanza con cui ha inteso farsi presente in questo momento di malattia nel quale, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda. La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide. Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite: hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità”.

“Vorrei incoraggiare lei e tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale: sentite tutta l’importanza delle parole. Non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani. Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene. Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità”. “Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità. Le religioni, inoltre, possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace. Tutto questo chiede impegno, lavoro, silenzio, parole. Sentiamoci uniti in questo sforzo, che la Grazia celeste non cesserà di ispirare e accompagnare”.

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Cronache

Garlasco, le contraddizioni nel racconto di Sempio: il nodo delle celle telefoniche e degli scontrini

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Nuove ombre sul caso di Andrea Sempio, il giovane che nel 2017 era stato iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio di Chiara Poggi, prima che il procedimento nei suoi confronti venisse archiviato. Al centro dell’attenzione ci sono alcune anomalie nel suo alibi, con discrepanze tra le dichiarazioni fornite agli inquirenti, i dati delle celle telefoniche e lo scontrino del parcheggio che lo posizionerebbe fuori da Garlasco la mattina del delitto.

IL RACCONTO DI SEMPIO: L’ALIBI E LO SCONTRINO DEL PARCHEGGIO

Secondo quanto dichiarato da Sempio, la mattina del 13 agosto 2007 si trovava a Vigevano, dove era andato in libreria. Il suo alibi si basa su uno scontrino del parcheggio, emesso alle 10.18 in piazza Sant’Ambrogio, con validità di un’ora. Questo biglietto sarebbe stato ritrovato una settimana dopo dal padre, conservato per un anno dalla madre e poi consegnato ai carabinieri nel corso del secondo interrogatorio, nell’ottobre del 2008.

Nel 2017, quando le indagini vengono riaperte, Sempio viene nuovamente interrogato come indagato. Ribadisce la sua versione, confermando di essere stato a Vigevano per acquistare libri. Tuttavia, proprio in quell’occasione emerge una prima discrepanza: in una conversazione intercettata con il padre, il giovane ammette di aver detto agli inquirenti di essere andato a Vigevano per comprare il cellulare, e non libri, come aveva sempre dichiarato.

LE CELLE TELEFONICHE: IL DUBBIO SULLA POSIZIONE DI SEMPIO

Se da un lato lo scontrino potrebbe confermare la sua presenza a Vigevano, dall’altro ci sono le registrazioni delle celle telefoniche che pongono seri interrogativi. Tra le 9.58 e le 12.18, infatti, il telefono di Sempio aggancia sempre la cella di via Santa Lucia a Garlasco, con sette contatti registrati tra chiamate e sms. Nessuna delle celle di Vigevano risulta attivata.

Secondo Vodafone, in teoria è possibile che un cellulare si colleghi a una cella diversa rispetto alla sua posizione reale, ma senza l’analisi dei tracciati completi non è possibile avere una risposta definitiva. Questo elemento rimane uno dei punti più controversi della vicenda.

LE INTERCETTAZIONI E LE INCONGRUENZE NELLE DICHIARAZIONI

Un altro elemento di dubbio riguarda il momento in cui lo scontrino del parcheggio è stato ritrovato. Secondo il racconto fornito dalla madre e dal padre di Sempio, il tagliandino fu scoperto pochi giorni dopo l’omicidio, ma in un’intercettazione del 2017, lo stesso Sempio afferma che fu trovato dopo che lui era stato già sentito dagli inquirenti.
Quando si accorge di questa discrepanza, ne discute con il padre:

  • Sempio: “Ne abbiamo cannata una, che io ho detto che lo scontrino era stato ritrovato dopo che ero stato sentito, tu hai detto che l’abbiamo ritrovato prima”.
  • Padre: “A me sembra la prima però non cambia niente, son passati dieci anni”.

LA CONCLUSIONE DELL’INDAGINE: L’ARCHIVIAZIONE

Nel marzo 2017, dopo l’analisi degli elementi raccolti, il GIP dispone l’archiviazione della posizione di Sempio, ritenendo che il giovane abbia effettivamente lasciato Garlasco alle 9.58 e sia arrivato a Vigevano in circa 15 minuti, senza però effettuare chiamate o inviare messaggi in quel periodo. Secondo questa ricostruzione, dopo aver visitato la libreria, sarebbe tornato a casa e alle 11.10 avrebbe ricevuto una chiamata a Garlasco, compatibile con il tempo necessario per il viaggio di ritorno.

Tuttavia, il nodo delle celle telefoniche continua a suscitare interrogativi: perché il telefono non si è mai agganciato a una cella di Vigevano? E perché Sempio ha dato versioni contrastanti sul motivo della sua presenza in città? Domande che, per ora, rimangono senza risposta.

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