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Vela, Alberto Bona e Cecilia Zorzi sono i nuovi campioni europei del Double Mixed Offshore

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Sono italiani i nuovi campioni europei del Double Mixed Offshore-Trofeo Alilauro: a imporsi, conquistando anche la frazione conclusiva disputata su un percorso di circa 200 miglia nautiche con partenza e arrivo a Napoli, sono stati Alberto Bona e Cecilia Zorzi. L’equipaggio di Team ENIT ha messo in fila Jonas Gerckens e Sophie Faguet (Team Belgio), secondi dopo un duello particolarmente serrato con i vincitori, e l’equipaggio della Marina Militare, composto da Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi.
È questo il verdetto conclusivo della prima parte del Marina Militare Nastro Rosa Tour, manifestazione organizzata da Difesa Servizi S.p.A., Marina Militare e SSI Events che, in occasione della rassegna continentale, hanno trovato l’appoggio di EUROSAF, la federazione europea della vela.

Marina Militare Nastro Rosa Tour 2021
Napoli, 7 settembre 2021
© MMNRT/Icarus Sport

Già vincitori delle due tappe iniziali (Genova-Civitavecchia e Civitavecchia-Gaeta), Alberto Bona e Cecilia Zorzi non hanno mancato di marcare il passo nelle acque partenopee, completando in 1 giorno, 19 ore,28 minuti e 35 secondi il percorso che, muovendo da Napoli, ha portato i dieci Beneteau Figaro 3 a navigare lungo la congiungente Palmarola, Punta Stendardo (Gaeta, Base Nautica Flavio Gioia), Ischia, Capri, Ventotene, Procida e Capri.
“E’ stata una regata molto complicata: abbiamo commesso un errore in prossimità di Ischia e ci siamo trovati a inseguire il gruppo di testa che abbiamo ripreso nel corso della prima notte, portandoci nelle posizioni di testa – ha spiegato un soddisfatto Alberto Bona – Da quel momento è iniziata una lunga serie di stop and go che hanno rimescolato le carte diverse volte: in quel frangente hanno fatto molto bene i ragazzi di Team Sweden, che a metà regata erano davanti di circa sei miglia. Un ritardo importante, dal quale non ci siamo lasciati abbattere: sapevamo di dover restare concentrati se volevamo sfruttare ogni occasione per recuperare terreno. È iniziato un lungo lavoro di avvicinamento che si è concluso nel corso della seconda notte, quando siamo riusciti a passarli davanti a Capri navigando in regime di vento teso e temporali. Questa mattina abbiamo completato l’opera, tenendo testa all’equipaggio belga, che ci ha impegnato in un lungo duello conclusosi solo sulla linea di arrivo”.

Marina Militare Nastro Rosa Tour 2021
Napoli, 7 settembre 2021
© MMNRT/Icarus Sport

“È stata una regata estremamente provante, sia fisicamente che mentalmente: con l’avanzare della manifestazione gli equipaggi hanno preso confidenza con i Beneteau Figaro 3 e sono migliorati moltissimo dal punto di vista prestazionale – ha aggiunto Cecilia Zorzi – Sono molto contenta di questo successo: era la mia prima regata in doppio e navigare con Alberto è stata una grande esperienza”.
Grande soddisfazione anche per il team della Marina Militare, composto da Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi, classificati al terzo posto al termine di una frazione iniziata da leader e vissuta da protagonisti:

“Dopo aver fatto molto bene in partenza abbiamo perso terreno a causa di un errore in manovra, che abbiamo compensato approcciando al meglio Capri, dove siamo stati abili nell’agganciare diversi salti di vento – ha riassunto Pendibene – Durante la seconda notte siamo stati investiti da un groppo con raffiche a 27 nodi che ci hanno creato qualche difficoltà nella gestione dello spinnaker. Successivamente, grazie all’utilizzo del code zero, ci siamo trovati in una posizione favorevole in vista del successivo salto di vento. Questa mattina, con la flotta nuovamente compatta, abbiamo preferito andare a cercare le raffiche sotto costa invece di restare al largo e alla fine ci è andata bene. Grande merito va a Giovanna Valsecchi, che avendo grande esperienza di derive fa davvero la differenza quando il vento diventa impalpabile. La barca è un po’ come un’azienda. Io e Giovanna, anziché accendere il pc, al mattino ci mettiamo al timone ed affrontiamo il mare”.

Marina Militare Nastro Rosa Tour 2021
Napoli, 8 settembre 2021
© MMNRT/Icarus Sport

La premiazione è avvenuta presso il Quartier Generale della Marina Militare di Napoli, nella sede di via Acton, comandata dal C.V. Aniello Cuciniello, alla presenza di autorità civili, militari e del mondo della vela, sono intervenuti per l’organizzazione: Luca Andreoli, direttore generale di Difesa Servizi SPA, Riccardo Simoneschi, presidente di SSI Events e l’Ammiraglio Ispettore Capo Giuseppe Abbamonte, Comandante Logistico della Marina Militare.  Per il mondo della vela era rappresentato da Francesco Ettorre, presidente della FIV e Pinar Coscuner Genc, Vice Presidente EUROSAF. Il senatore Salvatore Lauro, patron della Volaviamare, holding del gruppo Alilauro SPA, ha consegnato il Trofeo Challenge Alilauro ad Alberto Bona e Cecilia Zorzi del Team Ita 1 Enit, associato al titolo di campione europeo double mixed offshore. La cerimonia è stata preceduta da una conferenza stampa tenutasi presso la sede Alilauro- Volaviamare.

Marina Militare Nastro Rosa Tour 2021
Napoli, 8 settembre 2021
© MMNRT/Icarus Sport

Lunedì pomeriggio si erano concluse anche le regate della classe Diam 24, protagonista delle regate inshore collegate al Marina Militare Nastro Rosa Tour. A trionfare nelle acque di Napoli è stato l’equipaggio di Oman Sail, già risultato ai vertici della classifica a Genova, e Gaeta. Il team omanita ha così messo in fila Team France e le ragazze di Intesa San Paolo-CC Aniene, guidante nell’intero arco della manifestazione dalla già campionessa iridata Nacra 17, Maelle Frascari.
Il Marina Militare Nastro Rosa Tour si prende ora una settimana di pausa: la reunion delle flotte Beneteau Figaro 3, Diam 24 e kite foil è in programma per il 13 settembre a Brindisi, dove le regate inizieranno il 15. Lungo la risalita alla volta dell’Arsenale di Venezia – con stopover previsti a Bari e Marina di Ravenna dove a dare spettacolo saranno rider e trimarani – gli equipaggi impegnati a bordo degli scafi griffati Beneteau si contenderanno il titolo iridato Double Mixed Offshore lungo la rotta che dal capoluogo pugliese conduce verso il Canal Grande.

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Grazie ad Atalanta e Fiorentina, 5 italiane in Champions 2024/25

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Il passaggio in semifinale di Atalanta e Fiorentina, rispettivamente in Europa League e Conference League, garantirà all’Italia di avere cinque club, e non quattro, nella prossima edizione della Champions League, allargata a 36 squadre. I risultati ottenuti, insieme alle eliminazioni delle squadre inglesi Liverpool e West Ham, permettono infatti all’Italia di mantenere un vantaggio decisivo sulle possibili rivali nel ranking Uefa, che la vede al primo posto considerando anche i punti messi in carniere grazie alla Roma, la quale ha eliminato il Milan nel derby dei quarti di Europa League. Altri potranno venire se le tre italiane dovessero proseguire ulteriormente il loro cammino.

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Europa League, gol di Mancini e Dybala: Milan ko e la Roma va in semifinale

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Una Roma bella e concreta vola in semifinale di Europa League nella magica serata dai due volti, nel solito Olimpico sold out. Nei primi venti minuti i giallorossi mettono alle corde il Milan e in cassaforte la qualificazione con i gol di Mancini (che fa il bis dopo San Siro dedicando l’1-0 al suo conoscente stretto e giovane calciatore morto lunedì) e Dybala, ma poi dalla mezz’ora restano in dieci per il fallaccio di Celik su Leao e sono costretti a dover resistere per tutto il match agli attacchi veementi dei rossoneri facendo anche a meno dei muscoli di Lukaku fuori per infortunio.

Forcing milanista che porta all’unico gol di Gabbia nel finale per un 2-1 per la squadra di De Rossi, confermato proprio stamattina per il prossimo futuro sulla panchina giallorossa, che dovrà affrontare i campioni di Germania del Bayer Leverkusen per sognare la finalissima di Dublino. Nel Milan torta titolare Tomori che rientra dopo la squalifica, a sorpresa a centrocampo spazio a Musah al posto di Reijnders, mentre in avanti fiducia a Giroud e Leao. De Rossi si affida a Bove a centrocampo per sostituire Cristante squalificato e al tridente Dybala, Lukaku, El Shaarawy.

Pronti via con la Roma subito pericolosa con Lukaku e che nei primi minuti si mostra più presente nell’area del Milan costretto a fare subito due falli pesanti prima su Dybala e poi su Bove per frenare i giallorossi. Passano solo 12 minuti e la squadra di De Rossi passa in vantaggio ancora con Mancini che come all’andata firma l’1-0: destro a giro di Pellegrini che colpisce il palo, sulla respinta è lesto è il difensore giallorosso che di piatto a porta vuota spinge in rete. L’esultanza di Mancini è commovente con i suoi compagni che lo baciano e lo abbracciano per il lutto subito lcon la morte del fratello del fidanzato di sua sorella, il giovane calciatore Mattia Giani.

A lui il difensore della Roma dedica il gol mostrando una maglia con la scritta ‘Ciao Mattia per sempre con noi’. La reazione del Milan non si fa attendere: i rossoneri provano a pareggiare subito con il tiro di Loftus-Cheek che si infrange sulla traversa, ma si sbilanciano troppo e dieci minuti dopo aver subito lo svantaggio incassano il secondo gol con un bel contropiede della Roma. Lukaku vince il duello di fisico sulla sinistra dell’area, il belga prova il cross in mezzo, cross respinto proprio sui piedi di Dybala che con uno splendido sinistro a giro insacca.

E così dopo soli venti minuti, i giallorossi forti della vittoria 1-0 a San Siro ipotecano il passaggio del turno, con il Milan chiamato ora a segnare quattro gol per andare in semifinale. Pochi minuti e la Roma perde Lukaku per un problema muscolare al flessore della coscia destra: il belga viene sostituito da Abraham. Subito dopo aver dovuto fare a meno di Lukaku i giallorossi restano in dieci per il rosso a Celik: il terzino turco in recupero su Leao interviene in scivolata sulla caviglia del portoghese e viene espulso dall’arbitro polacco Marciniak. Il Milan sotto di due gol si ritrova in superiorità numerica e si riversa nell’area romanista sfiorando più volte il gol e vedendosi negare un rigore dal Var. De Rossi corre ai ripari e mette dentro un altro difensore, Llorente al posto di Dybala, mentre Pioli rinforza l’attacco lanciando in campo Jovic al posto di Bennacer.

Sono ben sette i minuti di recupero nel primo tempo decisi da Marciniak ma i rossoneri non riescono a bucare la difesa romanista. Mentre le squadre rientrano negli spogliatoi De Rossi aspetta l’arbitro polacco per chiedergli probabilmente spiegazioni sull’espulsione diretta di Celik. Doppia sostituzione per il Milan che prova a giocarsi il tutto per tutto con l’uomo in più nel secondo tempo: entrano Reijnders e Chukwueze, escono Calabria e Loftus Cheek. La squadra di Pioli è costantemente in attacco ma è la Roma a sfiorare il 3-0 prima con una ripartenza di El Shaarawy e poi con una clamorosa palla gol di Abraham a due passi da Maignan.

Pioli cambia ancora le sue carte: entrano Florenzi e Okafor, escono Musah e Pulisic, ma il gol per i rossoneri non arriva. Cambia anche De Rossi: fuori Pellegrini, autore di un super salvataggio nel finale di partita, per Renato Sanchez e Bove per Angelino. Nel finale il Milan accorcia con Gabbia, ma la Roma resiste con ordine fino alla fine festeggiando una semifinale strameritata in un Olimpico da impazzire insieme anche a N’Dicka sotto la curva sud dopo la paura di Udine.

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Europa League: impresa dell’Atalanta, il Liverpool vince ma va fuori

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L’unica pecca è la squalifica di Hien e Zappacosta, diffidati. Il vantaggio di Salah è di rigore, la sofferenza nel prosieguo molto relativa, le occasioni non sfruttate sui due fronti una manciata. Forte dei tre gol di vantaggio di Anfield, l’Atalanta perde di misura nel ritorno dei quarti di Europa League col Liverpool centrando la seconda semifinale europea della sua storia a 36 anni dalla precedente, quella mitica col Malines in coppa Uefa dopo aver battuto lo Sporting Lisbona. Presenza significativa allo stadio di Bergamo in festa, il capitano di allora Glenn Stromberg, acclamato dai tifosi prima del calcio d’inizio. Sette minuti, compresi il paio per il check, e la strada si fa in salita per i bergamaschi.

Il braccio largo di Ruggeri su palla di Alexander-Arnold dal lato corto provoca il penalty realizzato dall’egiziano spiazzando Musso, lasciando ai Reds due gol da recuperare e tre per ribaltare il risultato dell’andata. Il pericolo del raddoppio intorno al dodicesimo è sventato da Musso, quando costringendolo all’uscita risolutiva Luis Diaz gli si presenta davanti, smarcato dall’azione di Robertson prolungata da Gakpo, e Szoboszlai ci prova centralmente dalla lunetta. Per la prima conclusione atalantina, tra una rete di possesso degli ospiti e l’altra, bisogna aspettare il ventottesimo col sinistro a incrociare largo di Miranchuk sul controllo dal limite sbagliato da Scamacca, su passaggio di Ederson, diventato assist.

L’undici di Klopp sembra vivere di fiammate, come la triangolazione tra Diaz e Salah oltre la mezzora che costringe Djimsiti a chiudere con la diagonale in scivolata, mentre Salah al trentanovesimo spreca il rilancio di Gakpo allargando il pallonetto solo davanti a Musso. Gioia strozzata in gola alla Curva Nord e a Koopmeiners due minuti più tardi, perché sul filtrante di De Roon il tiratore scelto di casa è in fuorigioco. Comincia la ripresa ed Ederson telefonata fra le braccia di Alisson il rigore in movimento nel flipper d’area innescato dal fondo da Zappacosta con tocchi di Miranchuk e Scamacca, mentre Kolasinac ovvia spazzando l’area all’uscita a vuoto di Musso su una punizione da lontano di Robertson.

Van Dijk corregge di testa centralmente lo schema di Alexander-Arnold prima del quarto d’ora, con la risposta sempre centrale dal limite di Koopmeiners a rimorchio di Zappacosta. Oltre il ventesimo Ruggeri scambia con Miranchuk trovando Mac Allister in traiettoria e Scamacca, ancora su iniziativa del laterale destro, che lascia spesso Robertson sul posto, alza decisamente la mira. Quando Klopp ha già cambiato quattro pedine, Gasperini fa entrare Pasalic per Ederson e per Scamacca il più fresco De Ketelaere, che non riesce a mandare in porta l’impreciso Koopmeiners oltre la mezzora. Chiude la fiera delle mezze chances in rosso il terzo tempo di Nunez sulla punizione di Mac Allister: Bergamo può esultare.

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