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Vacanze virtuali e robot maggiordomi, la vita nel 2025

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Andare in vacanza senza uscire dal salotto, con un visore per la realta’ virtuale che ci dara’ l’illusione di visitare i luoghi piu’ belli del mondo; scovare l’anima gemella al primo colpo, perche’ a fare da Cupido saranno applicazioni “intelligenti”; rientrare a casa la sera e trovare la cena in tavola, preparata da robot maggiordomi che provvederanno anche a sparecchiare. Sembra uno scenario futuristico, ma sara’ realta’ tra appena cinque anni, grazie a un’innovazione tecnologica che continua a correre e a rimodellare la quotidianita’. A delineare la vita nel 2025 e’ il “futurista” Rohit Talwar, fondatore e Ceo dell’azienda londinese Fast Future, che ha formulato alcune previsioni insieme al colosso cinese Huawei. Alla base ci sono l’intelligenza artificiale, le nuove e veloci reti cellulari 5G, e l’internet delle cose: gli ingredienti con cui si sta creando l’hi-tech di domani. “In tutti i Paesi tecnologicamente maturi stiamo assistendo all’arrivo e all’implementazione di tecnologie sempre piu’ potenti, che crescono in modo esponenziale” e, sostiene Talwar, “hanno il potenziale di rimodellare ogni aspetto dell’attivita’ umana entro il 2025”. La rivoluzione si prepara a investire la cucina, liberandoci dalle incombenze domestiche. I sensori incorporati negli utensili faranno si’ che i pasti si cucinino in modo autonomo, secondo la ricetta che preferiamo, senza bisogno di stare ai fornelli.

Il robot che fa le pizze

Ci saranno poi i robot maggiordomo, programmati per apparecchiare, sparecchiare e lavare i piatti. A cambiare sara’ anche il salotto, dove potremo sfruttare i dispositivi di realta’ virtuale e aumentata per muoverci lungo la grande muraglia cinese, fare trekking sul cammino Inca fino al Machu Picchu, salire sulla Statua della Liberta’ o esplorare la barriera corallina australiana. Infinite possibilita’ per chi non puo’ andare in vacanza o, sulla scia di Greta Thunberg, si pone il problema di quanto si inquina quando si parte verso una destinazione lontana. Tra le novita’, una riguardera’ le applicazioni di dating, su cui non sara’ piu’ necessario sfogliare profili per trovare la persona giusta. Le nostre idee, i gusti, le preferenze, le antipatie, i desideri e i sogni saranno raccolti dall’intelligenza artificiale per costruire un profilo costantemente aggiornato, che le app potranno subito abbinare con il partner ideale. L’intelligenza artificiale potra’ aiutarci anche a trovare un buon posto di lavoro, analizzando il mercato e scrivendoci il curriculum. E ci evitera’ brutte figure, correggendo in modo perfetto gli errori grammaticali in email e messaggi. Gli smartphone e i dispositivi indossabili ci daranno invece una mano a curare la salute, grazie al monitoraggio dei parametri vitali. Il 5G, infine, azzerera’ le distanze: le videochiamate si evolveranno per consentire una comunicazione multisensoriale, con cui restare in contatto con i propri cari da qualsiasi punto del mondo.

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Esteri

Mosca, 2 morti per attacco ucraino con droni a Belgorod

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E’ di due morti il bilancio di un attacco ucraino con droni nella regione russa di Belgorod. Lo annuncia il governatore Vyacheslav Gladkov. – “In seguito al rilascio di due ordigni esplosivi, un edificio residenziale privato ha preso fuoco – ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov -. Due civili sono morti, una donna che si stava riprendendo da una frattura al femore e un uomo che si prendeva cura di lei”.

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Cronache

Maxi incidente fra autotreni sulla A1, traffico bloccato, code fino a 18 km

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Uno scontro fra autotreni ha diviso l’Italia a metà per ore, con file di auto fino a venti chilometri. L’incidente sulla A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra San Vittore e Caianello verso Napoli, all’altezza del km 691: quattro i mezzi pesanti coinvolti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 6° Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Agli utenti in viaggio verso Napoli, è stato consigliato di uscire a Cassino e rientrare a Caianello dopo aver percorso la viabilità ordinaria: adesso l’incidente è stato risolto ma per chi sta tornando verso Napoli ci sono ancora più di 10 km di coda.

 

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Economia

Allarme Upb sul Superbonus, Parlamento studia deroghe

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La “generosità” dell’agevolazione, le ripetute proroghe, un sistema di controlli che ha favorito la “diffusione di comportamenti opportunistici e fraudolenti”, la concessione di deroghe. Nasce anche da qui il ‘vulnus’ con cui il Superbonus si è trasformato in una zavorra per i conti pubblici, lasciando “una pesante eredità sul futuro”. L’Ufficio parlamentare di Bilancio lancia l’allarme e invita a far tesoro di questa esperienza per ridisegnare le future agevolazioni. Il Parlamento intanto prepara nuove modifiche all’ultima stretta impressa dal governo, comprese nuove deroghe per altre aree colpite dal terremoto o il coinvolgimento dei Comuni nei controlli. E sul Superbonus si accende un faro anche oltreoceano, con il Fondo Monetario Internazionale che sprona l’Italia a ridurre il debito. La crescita, stimata allo 0,7% nel 2024 e 2025, è destinata a ridursi al lumicino nel 2026 (rivista al ribasso allo 0,2%) con il Superbonus e il Pnrr in via di esaurimento, avverte il Fondo.

Ma intervenire si può, ed è dal debito che bisogna partire: per ridurlo, bisogna partire dagli sgravi fiscali, “molti dei quali inefficienti” come il superbonus, suggerisce il Fmi, ed eliminare quelle “scappatoie” dal fisco e “numerosi programmi di sostegno anti-inflazione”. Il Superbonus, insieme al bonus facciate e, in misura minore, gli incentivi alle imprese Transizione 4.0 “hanno inciso marcatamente sui conti pubblici degli ultimi anni”, evidenzia l’Autorità dei conti pubblici in una memoria alla commissione Finanze del Senato che sta esaminando l’ultimo decreto sull’agevolazione. Superbonus e bonus facciate, in particolare, hanno avuto un impatto “rilevante e crescente” nel tempo: l’asticella del periodo 2020-23, secondo gli ultimi dati, è salita a circa 170 miliardi. Con un gap tra i risultati e le attese “macroscopica” nel caso del Superbonus, e che “non ha precedenti”, osserva l’Upb, che indica vari elementi che hanno contribuito a far lievitare la spesa: la generosità dello sconto e le modalità di fruizione, l’ampliamento degli obiettivi, proroghe e deroghe.

A farne le spese è il debito. Quanto rilevato in termini di competenza economica nel quadriennio 2020-23 inciderà soprattutto sul 2024-26, evidenzia l’Upb, che quantifica questa “pesante eredità”: un impatto in media annua pari allo 0,5% del Pil nel triennio 2021-23, che salirà a circa l’1,8% in quello successivo. Un’esperienza, quella del Superbonus, da cui “occorre trarre insegnamento per il disegno di future agevolazioni”, osserva l’Upb, che indica la rotta: selettività e stop agli automatismi. In prospettiva, dunque, la soluzione suggerita è “un trasferimento monetario” (un contributo diretto alla spesa), modulato in base alle condizioni economiche delle famiglie e alla classe energetica dell’edificio, sottoposto ad autorizzazioni preventive e soggetto a un limite di spesa, o con prestiti agevolati. E in vista delle prossime misure di sostegno per le case green, a mettere in guardia è anche la Banca d’Italia: le “criticità” emerse con il Superbonus sembrano “sconsigliare la riproposizione in futuro della cedibilità dei crediti”, se non in “forma limitata” e “circoscritta ad alcune categorie”.

Dopo l’ultima stretta sul Superbonus intanto, si studiano nuove deroghe. A proporle, per altre aree colpite dal sisma diverse da quelle per cui già si è fatta eccezione (a partire dall’Emilia Romagna) o dalle alluvioni e per il Terzo settore, sono sia la maggioranza che l’opposizione con diversi emendamenti al decreto Superbonus. Il termine per presentare le proposte di modifica è mercoledì 24 aprile, ma sul tavolo del relatore, Giorgio Salvitti, gli emendamenti cominciano ad arrivare. Si studia anche la possibilità di coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus, garantendo loro un ritorno economico pari al 30% dell’eventuale recupero. Nulla sarebbe invece ancora arrivato sulla possibilità di allungare da 4 a 10 anni i tempi di utilizzo dei crediti del Superbonus. Ipotesi su cui però si è già detto favorevole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E che, secondo i calcoli dell’Upb, consentirebbe al debito di restare abbondantemente sotto quota 140%.

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