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Usa: anche Snapchat bandisce Trump permanentemente

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 Il presidente americano uscente Donald Trump e’ stato bandito permanentemente anche da Snapchat, dopo una iniziale sospensione. “Nell’interesse della sicurezza pubblica e in base ai suoi tentativi di diffondere disinformazione, discorsi d’odio e incitazioni alla violenza, che sono chiare violazioni della nostre linee guida, abbiamo preso la decisione di mettere fine permanentemente al suo account”, ha spiegato un portavoce dell’applicazione multimediale.

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Salgono a 18 i morti nella ressa alla stazione di Delhi

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Sono almeno 18 le persone morte nella calca in una stazione ferroviaria della capitale indiana New Delhi, quando una folla sempre più numerosa si è precipitata verso i treni per recarsi al più grande raduno religioso del mondo, quello indù del Kumbh Mela. Il festival continua ad attirare milioni di persone e il mese scorso un’altra trentina di persone sono morte in un’altra calca alla sacra confluenza dei fiumi Gange, Yamuna e i mitici fiumi Saraswati.

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Attacco con coltello a Villach: un 23enne accoltella cinque persone, un 14enne ucciso

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Momenti di terrore questo pomeriggio nel centro della cittadina austriaca di Villach, dove un uomo di 23 anni, di origine siriana, ha accoltellato cinque passanti, uccidendo un 14enne e ferendo gravemente altre quattro persone.

L’attacco nel centro della città

L’aggressione è avvenuta nei pressi della piazza principale, poco prima delle 16:00. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane ha iniziato ad attaccare i passanti senza alcun apparente motivo. La polizia austriaca ha confermato che tra i feriti il più anziano ha 32 anni.

L’attentatore è stato successivamente fermato da un passante, che lo ha investito con la propria auto, bloccandolo fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

Caccia a un possibile complice

Le autorità non escludono la presenza di un secondo aggressore, attualmente ricercato. Sul caso stanno indagando l’Ufficio statale per la sicurezza dello Stato e la lotta all’estremismo, insieme alla polizia giudiziaria statale.

Due elicotteri della polizia hanno sorvolato per ore la città, mentre nella zona del centro storico sono stati istituiti cordoni di sicurezza.

Testimoni sotto shock: “Sembrava un film dell’orrore”

L’episodio ha lasciato Villach in uno stato di paura e sgomento. “L’atmosfera in città è inquietante. La piazza principale è vuota”, ha raccontato un testimone oculare.

“Sembrava un film dell’orrore. Tutto è accaduto in un attimo”, ha riferito un passante che ha assistito alla scena.

Nel frattempo, negozianti e residenti sono sotto shock, mentre le forze dell’ordine proseguono con le indagini per chiarire le dinamiche e le motivazioni dell’attacco.

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Zelensky: parlerò con Putin solo con un piano Usa-Ue

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A quasi tre anni dall’inizio dell’invasione russa Volodymyr Zelensky è disposto a incontrare Vladimir Putin – e nessun altro russo – ma solo per presentargli il piano elaborato con Stati Uniti e Ue “insieme”, perché – ha ribadito il presidente ucraino – l’unità degli alleati è “un messaggio” per lo zar e la prima garanzia di sicurezza per Kiev. Al momento però, ha sottolineato Zelensky a Monaco prima di incontrare il vicepresidente americano JD Vance, “non vedo pronto un piano degli Stati Uniti”. “Vogliamo una pace duratura, che non porti un’altra guerra nell’Europa orientale in pochi anni”, gli ha assicurato il numero due della Casa Bianca nel faccia a faccia in Baviera.

La telefonata di Donald Trump a Putin ha di certo smosso le acque del conflitto in Ucraina e dato la stura a diverse ipotesi e previsioni di quello che potrebbe essere un accordo per il cessate il fuoco. Il tycoon ha riferito a Zelensky che anche “Putin vuole mettere fine alla guerra”, ma il leader ucraino non si fida: “Gli ho spiegato che è un bugiardo”, ha detto. Trump, al contrario, “è un uomo forte. E se sceglierà di stare dalla nostra parte, e non nel mezzo, potrà spingere Putin a fermare la guerra”, ha aggiunto Zelensky, riferendo che il presidente gli ha dato il suo numero di telefono personale. Il timore del leader ucraino è infatti quello di essere scavalcato e che un accordo con Mosca venga raggiunto senza tenere in considerazione le sue richieste.

Del resto, Washington avrebbe già messo sul piatto della trattativa l’esclusione di Kiev dalla Nato (“Gli Usa non ci hanno mai voluti”, ha constatato Zelensky) e la rinuncia ai confini precedenti il 2014, l’anno dell’annessione russa della Crimea. Ma, ha avvertito il leader di Kiev nel tentativo di convincere gli alleati, Putin va fermato perché non si accontenterà dell’Ucraina: secondo le sue fonti di intelligence, lo zar “sta preparando la guerra contro i Paesi della Nato l’anno prossimo”.

“Questo è quello che penso, non lo so, non ho il 100%” delle informazioni”, ha poi smussato. “Ma Dio ci benedica, fermeremo questo pazzo”. Prima di incontrare Zelensky, Vance ha a sua volta lanciato un monito a Putin: se Mosca non negozierà in buona fede, gli Usa useranno tutti i “mezzi di pressione” che hanno a disposizione, quelli economici, come le sanzioni, e quelli militari. L’Ucraina deve avere “l’indipendenza sovrana”, ha chiarito il vicepresidente al Wall Street Journal, senza escludere l’invio di truppe americane sul terreno. Dichiarazioni che hanno subito fatto drizzare le antenne al Cremlino che, ha fatto sapere, attende “spiegazioni ulteriori” sulle minacce di Vance. Anche l’Unione europea, spiazzata dall’accelerazione imposta dalla telefonata di Trump ma in qualche modo rabbonita da Vance (l’Ue sarà “ovviamente” coinvolta nei negoziati di pace), ribadisce “il sostegno costante e stabile” all’Ucraina.

“Accelereremo i lavori per la vostra adesione all’Ue”, hanno assicurato Ursula von der Leyen e Antonio Costa nell’incontro con il presidente ucraino. Mentre l’alto rappresentante Kaja Kallas ha fatto un passo avanti: “I 27 Paesi Ue, o altri Paesi, che si dicono a favore delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina ora devono anche dire se sono pronti a inviare truppe e quante”. In serata Zelensky rende noto un colloquio telefonico con Giorgia Meloni: “ho ringraziato l’Italia per il suo completo supporto all’Ucraina. L’ho informata dei miei recenti contatti con l’amministrazione statunitense”. Scrive su X e sottolinea.

La presidente del Consiglio, spiega una nota di Palazzo Chigi, “ha riaffermato il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al popolo ucraino anche in vista dei futuri colloqui ed entrambi hanno concordato sull’importanza di mantenere uno stretto coordinamento con i partner europei e gli Stati Uniti”. Per Zelensky, “non importa da quale Paese vengano le forze”: il punto è che, senza l’adesione alla Nato, la vera garanzia di sicurezza per evitare il rischio di una nuova aggressione russa è rafforzare l’esercito ucraino, che dovrà raddoppiare le brigate e arrivare a contare “1,5 milioni di militari”, con il contributo economico degli alleati. “Poi, se volete venire e morire… prego”, ha risposto il presidente ucraino a una domanda in merito, gelando la platea dell’Hotel Bayerischer Hof. Sul piatto dei colloqui con gli Usa, ci sono poi quelle terre rare di cui l’Ucraina è ricca e che Trump vuole in cambio dei miliardi spesi per finanziare la guerra contro la Russia. Secondo i media ucraini, Kiev ha finalizzato una bozza di accordo per garantire agli Stati Uniti l’accesso alle riserve per un valore di 500 miliardi di dollari. “I Paesi che ci sostengono avranno priorità sugli investimenti”, ha assicurato Zelensky, avvertendo tuttavia che “non firmerà” qualsiasi cosa.

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