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Cronache

Usa accusano anche italiano, “è una spia come il manager russo Korshunov”

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Un italiano “complice” dell’informatore russo, anche lui accusato dagli Stati Uniti. Il crocevia di spie tra Usa e Russia vede invischiato anche un professionista di origini abruzzesi, incriminato negli Usa con l’accusa di cospirazione per il furto di segreti commerciali. Stessa imputazione per il manager russo Alexander Korshunov, arrestato a Napoli nei giorni scorsi su indicazione degli Usa con un mandato di cattura Interpol. Un episodio che ha scatenato nelle ultime ore l’ira dello stesso presidente Vladimir Putin. Ed ora oltreoceano vengono ufficializzate, attraverso il Dipartimento di Giustizia americano dell’Ohio, anche le “accuse contro Maurizio Paolo Bianchi, 59 anni, formalmente incriminato assieme a Korshunov il 21 agosto”. Secondo i documenti legati alla denuncia penale, Korshunov sarebbe dipendente di una societa’ statale russa e avrebbe lavorato in passato come funzionario pubblico, tra le altre cose anche al ministero degli Esteri. Bianchi, invece, e’ l’ex direttore della controllata italiana della Ge Aviation (Avio Aero), una delle aziende leader nella produzione di motori aeronautici, con sede nel distretto meridionale dell’Ohio. Bianchi, che per la Ge Aviation “era responsabile del business in Cina, Russia e Asia”, sarebbe poi andato a lavorare per un’altra societa’ a Forli’. Korshunov era invece impiegato presso la United Engine Corp, che comprendeva una filiale di nome Aviadvigatel (legata alla societa’ statale russa Odk), che era stata inserita in una sorta di black list dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti nel 2018, per aver agito in contrasto con il sicurezza nazionale o gli interessi di politica estera degli Usa. La stessa Aviadvigatel e la societa’ per la quale a Forli’ lavorava Bianchi avrebbero stipulato un contratto durante i fatti incriminati. Qui rientra, secondo le accuse, l’intreccio tra i due: Bianchi, “tra il 2013 e il 2018 – per conto di Korshunov – avrebbe assunto dipendenti attuali o ex della consociata italiana di Ge Aviation per svolgere attivita’ di consulenza relative ai cambi di accessori per motori a reazione”. Sempre secondo la denuncia, le dichiarazioni di lavoro dei loro dipendenti “in genere affermavano che ‘i titolari di brevetti e proprieta’ intellettuale ottenuti a seguito del lavoro sono il Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa’”. Korshunov avrebbe invece pagato gli impiegati per avere le informazioni sulle relazioni tecniche durante gli incontri nel giugno del 2013 al Paris Air Show a Le-Bourget, in Francia, e poi nel 2014 a Milano. E nonostante la dichiarata contrarieta’ di Mosca, che ha chiesto agli Usa di ritirare la richiesta di estradizione, resta in bilico per ora la posizione del russo. Finora in Italia, al ministero della Giustizia, non e’ arrivata alcuna richiesta di estradizione, che pero’ potrebbe essere formalizzata a breve. In tal caso, a decidere poi nel merito sara’ la Corte di Appello di Napoli. Korshunov, al momento nel carcere napoletano di Poggioreale, ha ricevuto la visita di una delegazione dell’ambasciata russa e per gestire la sua presenza sono state disposte misure speciali. In questi giorni il manager avrebbe incontrato anche un avvocato di nazionalita’ straniera. Secondo le accuse del Dipartimento della Giustizia Usa, i due rischiano fino a dieci anni di carcere.

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Cronache

Arrestati a Marbella tre pericolosi latitanti del crimine organizzato

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Tre pericolosi latitanti, Ciro Marigliano, Stanislao Marigliano e Michele Sannino, figure di spicco del crimine organizzato, sono stati arrestati in un’operazione congiunta tra la Polizia italiana e l’Unidad de Droga y Crimen Organizado (UDYCO) spagnola.

. I tre, figure di spicco del crimine organizzato, erano destinatari di Mandati d’Arresto Europei e sono stati catturati nella località costiera di Marbella, nota anche come rifugio per molti latitanti.
Ciro Marigliano, ricercato da luglio per tentato omicidio, è stato fermato in strada mentre era con la moglie. Poco dopo, sono stati arrestati anche Stanislao Marigliano e Michele Sannino, ricercati per traffico internazionale di droga e associazione a delinquere di stampo camorristico. Le indagini, coordinate dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e dalla questura di Napoli, hanno portato all’emissione di Mandati d’Arresto Europei da parte della Procura di Napoli.

L’operazione rappresenta un duro colpo per le organizzazioni criminali, evidenziando l’efficacia della collaborazione internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’operazione:

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Nuovi attacchi hacker all’Italia, banche e aziende target

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Nuovi attacchi in mattinata degli hacker della crew filorussa Noname057(16) ad obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro avvisando i soggetti colpiti e supportandoli nel ripristino delle funzionalità. Alcuni domini risultano intaccati dagli attacchi, che sono sempre di tipo Ddos, Distributed denial of service. La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec che, tra gli altri, hanno attaccato Olidata.

Alixsec, a quanto si apprende, ha rivendicato gli attacchi di oggi che sono stati compiuti da una crew che fa parte di un’organizzazione che riunisce i gruppi di hacker pro-Palestina. L’organizzazione sostiene la causa russa ed è dunque plausibile un legame con i Noname. Gli hacktivisti filopalestinesi hanno nel mirino in particolare gli interessi israeliani e da tempo hanno ingaggiato una cyber-guerra contro Tel Aviv.

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Si allontana da festa, 17enne trovata svenuta in un campo

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Cosa sia accaduto realmente resta da chiarire ed è al vaglio degli inquirenti, che stanno raccogliendo le testimonianze degli amici. Di sicuro è stata una notte di ansia e ricerche per un gruppo di ragazzi dopo che una loro amica di 17 anni si è allontanata da una festa a Crema, in provincia di Cremona, dirigendosi verso il fiume Serio. Sono stati proprio gli amici a chiedere l’intervento della Polizia, che a sua volta ha allertato il distaccamento dei Vigili del Fuoco per le ricerche. Non un compito facile per il buio, la zona ampia lungo il fiume da passare al setaccio, la mancanza di indicazioni precise. La ragazza è stata individuata riversa a terra intorno all’1, in un campo vicino al ponte della tangenziale, priva di conoscenza. Soccorsa sul posto dagli operatori del 118 e poi trasportata all’ospedale in codice rosso, in regime di massima emergenza, le sue condizioni sono poi migliorate. Sono in corso accertamenti per capire cosa sia successo prima dell’allontanamento.

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