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Economia

Unicredit studia le mosse dopo i paletti all’Ops per Bpm

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Sono giorni di riflessione e di approfondimento in casa Unicredit, dopo la decisione del governo di dare il via libera condizionato all’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm. La banca guidata da Andrea Orcel, infatti, avvierà in tempi rapidi una valutazione “sulla fattibilità e l’impatto delle prescrizioni”. Nell’ambito del risiko bancario italiano, intanto, arriva da Palazzo Chigi il via libera senza l’esercizio del Golden Power per l’offerta pubblica di scambio di Bper sulla Popolare di Sondrio.

I paletti imposti a Unicredit riguardano fondamentalmente quattro ambiti, di cui due vengono visti particolarmente delicati. Al primo posto c’è la completa uscita dalla Russia entro un periodo di nove mesi. Un elemento che appare, secondo alcuni osservatori, di difficile gestione, considerato che una completa uscita da Mosca dipende anche da decisioni delle autorità russe. Unicredit, in realtà, ha già ridotto di molto le attività ma non avrebbe ancora ceduto le attività in attesa di sviluppi per una eventuale pace tra Russia e Ucraina.

Altro paletto incisivo è la richiesta di non ridurre il rapporto tra gli impieghi e i depositi, in modo da favorire il supporto verso le famiglie e le piccole e medie imprese. A questi si aggiungono poi la richiesta di non ridurre il portafoglio attuale di project finance e degli investimenti di Anima Holding, la società di gestione del risparmio recentemente acquisita da Banco Bpm al termine dell’offerta pubblica di acquisto. A fronte di tutta questa serie di paletti, sono numerose le perplessità tra gli osservatori del mondo finanziario.

L’umore dei mercati, invece, lo si conoscerà solamente martedì con la riapertura delle Borse. Dal canto suo, Unicredit appare orientata ad arrivare in tempi stretti ad una decisione sul futuro dell’operazione. E, considerato anche l’impatto che avranno le prescrizioni, appare sempre più difficile ogni ipotesi di rilancio rispetto alle condizioni iniziali dell’offerta. La tempistica dell’ops, anche dopo la notizia arrivata nel giorno di venerdì santo, ha delle tappe ben scandite. L’offerta partirà il 28 aprile per concludersi il 23 giugno.

Ci sono però una serie di condizioni che consentirebbero a Unicredit di ritirarsi, anche se ogni decisione finale sarà comunque possibile fino al 30 giugno. Per Orcel, sempre che non ci siano nuovi colpi di scena, le strade percorribili sono sostanzialmente tre: far partire l’offerta e affrontare le prescrizioni; rinunciare all’operazione oppure valutare un ritiro durante il periodo di offerta se, dalle valutazioni fatte, non ci saranno le condizioni per andare avanti. Per conoscere quale strada sarà percorsa, secondo quanto si apprende in ambienti finanziari, al momento è ancora troppo presto. In occasione dell’assemblea di Unicredit, Andrea Orcel, aveva ribadito che l’operazione con Banco Bpm “deve aver senso da un punto di vista di creazione di valore o non la faremo”.

La settimana prossima, inoltre, è attesa anche la risposta del Banco che ha già peraltro respinto le avance di Unicredit. Il consiglio di amministrazione della banca guidata da Giuseppe Castagna ha tempo fino a due giorni prima dell’avvio dell’offerta per pronunciarsi. Considerato le festività e i fine settimana le date più probabili per il Cda sono quelle del 23 e 24 aprile. Giornate che si intrecciano con la madre di tutte le partite finanziarie italiane. Il 24 aprile a Trieste, infatti, ci sarà l’assemblea di Generali che dovrà rinnovare il consiglio di amministrazione. In campo ci sono Mediobanca, con l’unica lista di maggioranza e che ricandida il tandem Donnet-Sironi, la lista di minoranza lunga di Caltagirone, contrario all’operazione Natixis, e poi i fondi. Una partita in cui Unicredit gioca un ruolo di primo piano con la sua quota del 5% nel Leone di Trieste.

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Economia

Intesa Sanpaolo, il Consiglio di Amministrazione conferma l’indipendenza di 15 consiglieri

La banca comunica l’esito delle verifiche sui requisiti di indipendenza dopo le valutazioni del Cda e del comitato di controllo.

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Sono quindici i consiglieri di amministrazione di Intesa Sanpaolo risultati in possesso dei requisiti di indipendenza, secondo quanto comunicato oggi dalla banca a seguito delle verifiche e valutazioni svolte dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato per il controllo sulla gestione.

I consiglieri indipendenti confermati sono:
Paola Tagliavini, Mariangela Zappia, Liana Logiurato, Pietro Previtali, Maria Alessandra Stefanelli, Bruno Maria Parigi, Anna Gatti, Guido Celona, Mariarosaria Taddeo, Fabrizio Mosca, Mariella Tagliabue, Maura Campra, Roberto Franchini, Riccardo Secondo e Carlo Motta.

La comunicazione è parte del consueto processo di verifica della sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa e dai criteri adottati dall’istituto. Intesa Sanpaolo ribadisce così il proprio impegno per una governance basata su trasparenza, equilibrio e indipendenza.

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Economia

Lamborghini, i nuovi incarichi della struttura commerciale

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Nell’ambito di un processo di riorganizzazione interna volto a garantire continuità, valorizzazione delle risorse e consolidamento della leadership nei mercati di riferimento, Automobili Lamborghini annuncia una nuova serie di nomine all’interno della struttura commerciale globale. Nello specifico, Andrea Cavedagni, precedentemente head of UK, diventa head of area North, Americas, con sede a Toronto. Davide Sfrecola, in precedenza head of Japan per la casa del toro, prende il posto di Cavedagni come head of UK. Mentre Paolo Sartori passa dal ruolo di head of Middle East & Africa a quello di head of Japan. Inoltre, Alessio Soligo raccoglie il testimone di Paolo Sartori diventando head of Middle East & Africa; e Gaetano Santoro subentra a Soligo in qualità di sales area manager South Europe. Infine, Nidhi Kaistha, proveniente dall’esterno, assume il ruolo di head of India.

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Ambiente

Microsoft presenta Aurora: l’intelligenza artificiale che rivoluziona le previsioni meteo e ambientali

Più veloce, più precisa e capace di prevedere anche tempeste di sabbia e cicloni: il nuovo modello AI supera gli standard globali.

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Aurora è il nome della nuova intelligenza artificiale sviluppata da Microsoft che segna un punto di svolta nella previsione del tempo e degli eventi ambientali. Più che un semplice modello meteorologico, Aurora è un sistema avanzato in grado di modellare l’intero sistema Terra, integrando dati su atmosfera, oceani e qualità dell’aria. Le sue straordinarie prestazioni sono state appena pubblicate sulla rivista scientifica Nature.

Oltre il meteo: una mappa predittiva globale della Terra

Aurora è in grado di prevedere l’evoluzione dei cicloni tropicali, l’altezza delle onde oceaniche, la direzione dei venti, la qualità dell’aria e persino fenomeni eccezionali come le tempeste di sabbia, superando nettamente i modelli meteorologici tradizionali. Il sistema si basa su oltre un milione di ore di dati geofisici raccolti da satelliti, radar, stazioni meteorologiche e simulazioni: un dataset che gli sviluppatori definiscono il più ampio mai assemblato per un modello IA di questo tipo.

Apprendimento rapido e flessibile

Aurora si distingue anche per la rapidità di addestramento: l’intelligenza artificiale è in grado di imparare a generare previsioni in pochi secondi e può essere ulteriormente specializzata per compiti mirati – come la previsione delle onde o dell’inquinamento – utilizzando una quantità limitata di dati aggiuntivi.

Più precisa dei modelli ufficiali

I risultati sono impressionanti. Secondo lo studio su Nature, Aurora fornisce previsioni meteo a 10 giorni più accurate e a un costo computazionale inferiore rispetto ai modelli utilizzati dalle principali agenzie internazionali, compreso quello del prestigioso Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF).

Durante i test, Aurora ha:

  • Previsto con quattro giorni di anticipo l’arrivo del tifone Doksuri (luglio 2023) nelle Filippine.

  • Superato il National Hurricane Center nella previsione dei percorsi dei cicloni tropicali a cinque giorni.

  • Battuto sette importanti centri di previsione per i percorsi dei cicloni nella stagione 2022-2023.

  • Indicato con un giorno di anticipo la tempesta di sabbia che ha colpito l’Iraq nel giugno 2022.

Un nuovo paradigma per la meteorologia globale

Con Aurora, Microsoft ridefinisce le potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata alla scienza del clima e dell’ambiente, aprendo nuove strade non solo per il meteo quotidiano ma anche per la gestione delle emergenze climatiche, la navigazione marittima, la salute pubblica e la pianificazione energetica.

(L’immagine in evidenza è stata creata grazie a sistemi di intelligenza artificiale) 

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