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Cronache

Ue, ‘cauzione per migranti va decisa caso per caso’

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La cauzione per evitare la detenzione in un Centro di permanenza in attesa della risposta alla domanda di asilo “va valutata caso per caso”. Ad una manciata di giorni dalla misura varata dal governo italiano in attuazione del decreto Cutro la Commissione Ue ha espresso tutta la sua cautela su una normativa che fissa, per tutti i migranti provenienti dai Paesi considerati sicuri, a 4.938 euro la spesa necessaria per evitare la detenzione. Ed è proprio nella decisione di una somma uguale per tutti che l’esecutivo europeo ha visto un possibile conflitto con la normativa europea. “Ogni misura alternativa alla detenzione deve superare la verifica di proporzionalità”, ha sottolineato Palazzo Berlymont. Il quadro giuridico nel quale si inscrive la cauzione fissata dall’Italia è la ‘direttiva accoglienza’, del 26 giugno 2013. All’articolo 8, sul trattenimento dei migranti, si disciplina che “gli Stati membri provvedono affinché il diritto nazionale contempli le disposizioni alternative al trattenimento, come l’obbligo di presentarsi periodicamente alle autorità, la costituzione di una garanzia finanziaria o l’obbligo di dimorare in un luogo assegnato”. La possibilità di introdurre una cauzione è quindi prevista.

L’articolo 8, al comma 2, tuttavia fa riferimento al cosiddetto principio di proporzionalità indicando che “ove necessario, e sulla base di una valutazione caso per caso, gli Stati membri possono trattenere il richiedente, salvo se non siano applicabili efficacemente misure alternative meno coercitive”. L’Ue non ha competenza diretta sulla fissazione della garanzia finanziaria. Ma un eventuale conflitto con la direttiva europea potrebbe essere impugnato presso la Corte di Giustizia. Il tribunale europeo, nel maggio del 2020, si era espresso su un caso riguardante l’Ungheria e il trattenimento di migranti nella zona di transito di Roszke, al confine con la Serbia. La Corte, ritenendo illegittimo il trattenimento dei migranti senza motivo valido, specificò che nessun richiedente asilo può essere trattenuto solamente sulla base del fatto che non sarebbe in grado di provvedere al proprio sostentamento e sottolineò come, per ogni caso, vanno esaminate “la necessità e la proporzionalità” di una misura di detenzione. Per ora, la Commissione si è limitata a sottolineare di stare esaminando la misura italiana.

“Siamo in contatto con le autorità italiane per capirne di più”, hanno spiegato dall’esecutivo europeo nel giorno in cui, a Palazzo Berlaymont, è stato fatto anche un punto con gli ambasciatori dei 27 sul Memorandum con la Tunisia. Italia e Francia hanno chiesto incontri regolari sull’intesa, rimarcando la necessità di una sua attuazione sia rapida. Tra gli obiettivi dell’Ue, secondo fonti diplomatiche, c’è la creazione di un’area Sar e di un centro di coordinamento per i soccorsi tunisini per cui Bruxelles si impegnerebbe a fornire gli asset necessari: dalle imbarcazione al carburante fino alla formazione dei funzionari locali.

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Cronache

Mafia: investì esponente di un clan rivale, fermato un uomo

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Fu un omicidio di mafia – ai danni di un presunto esponente di un clan rivale – l’investimento avvenuto la sera del 24 luglio scorso a Pignola (Potenza): è l’accusa con la quale oggi Polizia e Carabinieri hanno fermato Michele Sarli, eseguendo un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Potenza. La vittima, Luciano Lotito, era a bordo di un ciclomotore: secondo l’accusa, Sarli, alla guida di un’auto, lo tamponò “con premeditazione”, spingendolo per circa 17 metri “fino a farlo cadere violentemente a terra, lasciandolo esanime e gravemente ferito, tanto da cagionargli la morte qualche giorno più tardi”. Le indagini coordinate dalla Procura distrettuale potentina hanno portato ad acquisire “elementi sul movente del grave gesto delittuoso, da ricondurre a dinamiche di criminalità organizzata fra contrapposti gruppi operanti in provincia di Potenza”. In particolare, la vittima apparteneva ad clan “Riviezzi” di Pignola, “storicamente contrapposto al clan ‘Martorano-Stefanutti’ di Potenza, ai cui ambienti Sarli era collegato”.

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Cronache

A Bacoli il “Premio Internazionale Domenico Savio”, tutti i nomi dei protagonisti del Lavoro e della Cultura

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Nella suggestiva cornice della Biblioteca comunale “Plinio il Vecchio” a Bacoli, si è svolta la prima edizione dei Campi Flegrei del Premio Internazionale dedicato a Domenico Savio. Un evento unico nel suo genere in Italia, il premio è stato istituito per onorare la memoria di Domenico Savio, giornalista, dirigente politico e sindacale comunista, fondatore del PCIM-L e editore del mensile “L’Uguaglianza Economica e Sociale” negli anni ’80.

La cerimonia di premiazione è stata un omaggio a coloro che hanno contribuito alla crescita civile e sociale dell’Italia attraverso il mondo del lavoro, la cultura e l’arte. Un totale di nove premiati sono stati celebrati per il loro impegno e la loro dedizione in vari campi.

Il marittimo di lungo corso Vincenzo Di Maio, l’instancabile lavoratrice Assunta Maria Lucci, l’odontotecnico del presidente della Repubblica, il partigiano Sandro Pertini, Giovanni Mazzetta, il musicista Vittorio Caputo, il Professore del Liceo “Seneca” Ernesto Salemme, il conduttore della “Radiazza” Gianni Simioli (nella foto in evidenza) e la memoria di Mario Rannello e Peppino Scotto Di Luzio sono stati gli illustri destinatari del premio. A ciascun premiato è stata consegnata una pergamena incorniciata, un segnalibro, una penna del Premio e una bottiglia di vino D.O.C. dell’isola d’Ischia “Pietratorcia” offerta da Vito Iacono.

Tra gli ospiti illustri, la famosa cabarettista napoletana Lucia Cassini ha riscosso grande successo in sala. Dalla Russia, è intervenuto il Professore universitario Vadim Chercasov, grande estimatore di Domenico Savio.

Uno dei momenti più emozionanti è stato il conferimento del Premio al martoriato popolo palestinese. A ritirare il premio in nome e per conto dell’ambasciatrice palestinese in Italia Abeer Odeh, è stato Essam Quadri, un alto diplomatico dell’Ambasciata a Roma. Accolto con la fascia tricolore dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione, Quadri ha donato a Gennaro Savio la Kefiah in segno di solidarietà con la causa del popolo palestinese.

“Buongiorno a tutte e a tutti”, ha dichiarato Essam Quadri, “e grazie per aver premiato qui a Bacoli il popolo palestinese”. Il sindaco Giosy Della Ragione ha calorosamente abbracciato Quadri, sottolineando l’importanza di celebrare i valori di democrazia, antifascisti e repubblicani in un contesto che rimarca la bellezza dell’Italia, a partire proprio da Bacoli attraverso la figura di Domenico Savio.

Al termine delle premiazioni, gli organizzatori hanno espresso la loro gratitudine a Michele Scotto Di Carlo, Francesca Illiano, Angelo Giancotti e hanno consegnato una targa di ringraziamento al sindaco Josi Della Ragione per il patrocinio morale concesso.

Gennaro Savio, figlio di Domenico, ha evidenziato il successo straordinario del Premio e ha ringraziato l’amministrazione di Bacoli per il prezioso patrocinio morale che ha reso possibile questo indimenticabile evento. L’iniziativa ha dimostrato di essere non solo un tributo a Domenico Savio ma anche un riconoscimento tangibile per coloro che, attraverso il loro impegno, hanno contribuito a plasmare la storia sociale e culturale del nostro Paese.

 

Tutti i premiati e le motivazioni

ASSUNTA MARIA LUCCI
Il suo nome e cognome, a ragion veduta, potrebbe essere considerato un sinonimo di lavoro ed onestà. Donna riservata e lavoratrice infaticabile, ha trascorso tutta la vita dedicandosi completamente al lavoro nella piccola salumeria di famiglia. Benvoluta da tutti, col raggiungimento dell’età della pensione è quotidianamente impegnata a prendersi cura dei suoi adorati nipoti.

GIOVANNI MAZZETTA
Maestro appassionato per tanti giovani odontotecnici, ha messo le sue competenze al servizio di medici dalla fama internazionale. La sua modestia e la sua umanità gli hanno permesso di conoscere e relazionarsi con personaggi del calibro di Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica Partigiano protagonista della Guerra di Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, che negli anni si è affidato alla sua straordinaria professionalità nel campo dell’odontotecnica, ma, soprattutto, nel corso della sua vita Mazzetta è stato concretamente solidale con gli ultimi e gli emarginati della società, a partire dai malati di AIDS. Figlio delle montagne abruzzesi, in gioventù ha patito le difficoltà legate alla vita rurale, maturando una coscienza di classe e comunista. Domenico Savio più volte si è affidato alle sue sapienti mani di odontotecnico intrattenendosi a conversare in un clima sempre di grande stima reciproca e condivisione ideale.

VITTORIO CAPUTO
Operaio infaticabile, ha lavorato per quasi quarant’anni, e sino all’età della pensione, presso l’industria “Selenia” del Fusaro. Nel corso della sua vita ha sempre coniugato il duro impegno per il lavoro con la passione per la musica iniziando a suonare, all’età di tredici anni, il sassofono contralto nel Complesso Bandistico “Città di Bacoli” di cui, tutt’oggi, a settant’anni suonati, per bravura ed esperienza ne è un autorevole ed apprezzato componente. Il suo innato amore per la musica è da decenni un positivo esempio per le giovani leve, ed in modo particolare per tutti coloro che vogliono imparare a suonare il sassofono contralto.

ERNESTO SALEMME
Professore di italiano e latino presso il Liceo “Seneca” di Bacoli, sin dai suoi primi anni di insegnamento rappresenta un importante e sicuro punto di riferimento per tutti i liceali. Uomo di grande cultura, da sempre mette il suo sapere a disposizione di tutta la comunità bacolese ed in modo particolare dei giovani. Autore di diversi libri ambientati nella sua città natia, da decenni condivide la sua passione per il teatro con i più giovani, avvicinando le nuove generazioni all’arte della recitazione. Persona mite e benvoluta, è apprezzato da tutti per le sue straordinarie doti umane.

VINCENZO DI MAIO
Marittimo di lungo corso, ha lavorato sodo sull’acqua salata solcando i mari e gli oceani di tutto il mondo mettendo sempre a disposizione delle nuove leve della navigazione la sua straordinaria professionalità. Instancabile militante del PCIM-L, è stato più volte candidato col Partito alle elezioni politiche ed amministrative. Legato a Domenico Savio da uno straordinario rapporto di sincera e profonda amicizia, lo ha sempre sostenuto in tutte le battaglie politiche e sociali portate avanti in difesa degli interessi del mondo del lavoro e degli ultimi della società.

AL MARTORIATO POPOLO PALESTINESE
che da sempre viene privato di una propria nazione e che da decenni subisce l’occupazione dei propri territori da parte del governo israeliano. In queste settimane, così come avviene periodicamente nella storia di questa popolazione oppressa, sta subendo una terribile repressione militare. Nella striscia di Gaza, infatti, è attualmente in atto un nuovo genocidio che è già costato la vita a migliaia e migliaia di civili, per lo più donne e bambini. Al massacrato popolo palestinese, Domenico Savio nel corso di tutta la sua esistenza, ha espresso piena ed incondizionata solidarietà sostenendone la lotta attraverso i suoi scritti ed i suoi interventi politici.

GIANNI SIMIOLI
Straordinario, talentuoso, versatile ed apprezzatissimo showman a tutto tondo, da anni conduce su Radio Marte, “La Radiazza”, programma radiofonico attraverso il quale dà quotidianamente voce ai senza voce, rendendo pubbliche le denunce più disparate di tutti quei cittadini che hanno subito torti ed ingiustizie. E lo fa con grande impegno civico e coraggio. Ed anche per questo, molte volte le sue segnalazioni e le sue inchieste giornalistiche riescono ad ottenere l’effetto sperato. Costantemente in prima linea nelle battaglie contro soprusi ed illegalità, si è sempre battuto a difesa dei diritti civili dei discriminati della nostra società e a difesa del patrimonio ambientale di tutta la regione Campania, a partire dai quei Comuni interessati dall’inquietante e nocivo fenomeno cosiddetto della “Terra dei “Fuochi”, consistente nell’innesco di roghi di rifiuti che diffondono nell’atmosfera diossina e altri gas inquinanti. Spesso ha dato voce alle denunce politiche, sociali e giornalistiche di Gennaro Savio intervistando in diretta radiofonica.

PEPPINO SCOTTO DI LUZIO, PREMIO ALLA MEMORIA
Parlamentare della XII Legislatura della Repubblica Italiana, dal 1994 al 1996, sia a Roma da Deputato comunista che sul territorio comunale con cortei di protesta e manifestazioni di occupazione, si è battuto affinché i beni dell’ex Centro Ittico Tarantino Campano venissero espropriati e tornassero nella disponibilità dei Comuni di Bacoli e Taranto. Se oggi la Casina Vanvitelliana, il Palazzo dell’Ostrichina, i complessi di Cinque Lenze e Parco della Quarantena nonché i Laghi Miseno e Fusaro, con le rispettive piste ciclabili, sono spazi pubblici a disposizione della collettività locale è grazie anche alle sue lotte. Nonostante la diversa appartenenza partitica che negli anni ha dato vita a confronti politici anche molto vivaci tra di loro, sin da giovane è stato legato a Domenico Savio da un sincero rapporto di stima ed amicizia.

MARIO RANNELLO, PREMIO ALLA MEMORIA
Operaio dal 1945 presso il Silurificio del Fusaro, successivamente ha proseguito la sua attività lavorativa all’Alfa Romeo. All’interno delle fabbriche dove ha lavorato, ha speso tutte le sue energie nello svolgimento dell’attività di sindacalista pur di difendere con impegno e coerenza il riconoscimento dei diritti delle operaie e degli operai. Dirigente del Partito Comunista Italiano, negli anni ’60 nella Città di Bacoli è stato anche eletto più volte Consigliere comunale. Nell’ex P.C.I. faceva parte dell’ala operaia che si contrapponeva alle nuove leve piccolo borghesi che in pochi anni hanno portato, a livello locale e nazionale, il Partito definitivamente alla deriva revisionista. Per tutta la sua esistenza è stato punto di riferimento politico ed umano per la collettività nel suo insieme e, soprattutto, per i più deboli della società. Giocatore della Sibilla Calcio, è stato sempre molto vicino ai giovani.

 

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Cronache

Coldiretti, oltre mezzo milione di visitatori al villaggio contadino di Napoli

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Sono oltre mezzo milione le presenze nei tre giorni del Villaggio Coldiretti di Natale in piazza Municipio a Napoli, il più grande mercatino natalizio realizzato per il ponte dell’Immacolata per dare la possibilita’ cittadini e turisti di acquistare le migliori specialita’ contadine dalla Campania e da tutta Italia da mettere sotto l’albero o portare in tavola per le Feste. E’ il bilancio stimato dalla Coldiretti a conclusione della grande festa di popolo con duecento stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, presso i quali e’ stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di decine di migliaia di agricoltori, con i menu salva tasche per un pasto completo a base di prodotti 100% italiani al prezzo di 8 euro.

Il Villaggio si e’ aperto con la giornata dedicata all’anniversario dell’iscrizione dell’arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio dell’Unesco, con l’allestimento della pizzeria degli orrori, con le piu’ assurde versioni di pizza censite nei cinque continenti, da quella con il serpente a quella con la zebra o il canguro. Ma protagonista della kermesse napoletana e’ stato anche il Natale, con il piu’ grande mercatino natalizio d’Italia e i consigli per i cesti gastronomici e l’albero perfetto.

-La fondazione Campagna Amica ha donato oltre 10 tonnellate di prodotti tipici di alta qualita’, dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarieta’ la “spesa sospesa”. I pacchi verranno distribuiti alla Caritas di Napoli per sostenere le famiglie in difficolta’. Anche il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha donato 100 chili di mozzarella di bufala campana Dop al giorno, il cui ricavato e’ stato devoluto in beneficenza. Sono migliaia i bambini poi che hanno partecipato alle attivita’ nella maxifattoria didattica e nell’agriasilo promosse dalle donne della Coldiretti, dove hanno imparato ad impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varieta’ di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica.

Amatissimi dai piu’ piccoli anche gli animali della fattoria negli spazi dell’Aia, l’Associazione italiana allevatori, ma anche quelli del florovivaismo. In tantissimi hanno seguito le lezioni di economia domestica e i rimedi antichi per donne moderne promosse dalle imprenditrici agricole della Coldiretti con la nuova leader Mariafrancesca Serra. Per i giovani l’appuntamento clou e’ stato, invece, nella tenda Generazione Agricoltori con il delegato nazionale Enrico Parisi, con uno spazio del Ministero dello Sport. La salute delle giovani generazioni rispetto ai disturbi alimentari e’ stata al centro delle lezioni di educazione alimentare promossa da Campagna Amica con i pediatri della Fondazione Bambino Gesu’. Spazio anche alla tutela delle produzioni agroalimentari con l’Icqrf. Ma non sono mancati spettacoli di intrattenimento con concerti e rappresentazioni tradizionali, oltre al concerto della Fanfara dei Carabinieri e della banda dei Vigili del Fuoco.

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