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Guerra Ucraina

Ucraina, morto in battaglia Merinov, campione mondiale di kickboxing

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Ancora uno sportivo, un campione che ha dato la vita per il suo Paese, combattendo per l’Ucraina: si tratta di Vitaliy Merinov, atleta ucraino quattro volte campione del mondo e il campione nazionale di arti marziali miste. Colpito in battaglia. Merinov è morto in ospedale per le ferite troppo gravi.

Ad annunciarlo sui social il sindaco di Ivano-Frankivsk, la città d’origine del campione, Ruslan Martsinkiv. Merinov era un volontario ed era tornato sul campo dopo essere stato ferito una prima volta in combattimento.

Merinov lascia la moglie e una bambina di soli 2 anni.

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Esteri

Ucraina: Mosca, ‘respinto attacco Belgorod, uccisi 50 nemici’

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Mosca ha dichiarato di aver respinto la scorsa notte un tentativo delle truppe ucraine di invadere la sua regione sudoccidentale di Belgorod. “Complessivamente l’attacco ha coinvolto fino a 70 miliziani, cinque carri armati, quattro veicoli blindati, sette camioncini e un camion Kamaz”, ha detto ieri sera il Ministero della Difesa russo riferendo di almeno tre tentativi di attraversamento. Mosca afferma di aver usato l’aviazione e l’artiglieria per respingere gli attacchi, uccidendo più di 50 combattenti ucraini.

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Esteri

Ucraina: esplosioni nella notte a Kiev, ‘ondate attacchi’

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 Esplosioni si sono verificate a Kiev questa notte, ha riferito il sindaco Vitalii Klitschko su Telegram. Klitschko ha aggiunto che i sistemi di difesa aerea della capitale ucraina sono entrati in azione e che sarebbe “in arrivo un’altra ondata di attacchi di droni”. Esplosioni sono state udite anche nell’area della città di Cherkassy e l’allarme antiaereo è stato diramato per l’intero territorio ucraino, secondo i media locali.

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Esteri

Tre morti sotto le bombe a Kiev, anche una bambina

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Negli occhi resta l’immagine di un uomo, anziano, col capo chino davanti al corpo senza vita di una bambina di 9 anni: è sua nipote ed è una delle vittime di un’altra notte di bombardamenti su Kiev. Un’immagine che fa subito il giro del web, e quindi nel mondo, diventando l’emblema del quarto attacco questa settimana alla capitale ucraina, ma anche il diciassettesimo dall’inizio di maggio. La gran parte sferrati nella notte, anche se in almeno un’occasione, nei giorni scorsi, Kiev è stata colpita in pieno giorno, con le esplosioni udite in gran parte della città. L’ultimo bilancio aggiornato della notte di fuoco è di tre morti: due donne, di 33 e 34 anni, e la figlia di quest’ultima che aveva soltanto nove anni. Morti provocate dai frammenti dei missili distrutti dalle forze di difesa aerea ucraine caduti su un condominio e un ospedale pediatrico, stando al ministero della Difesa di Kiev, che tra l’altro ha parlato di un attacco “con sette missili balistici Iskander-M e tre missili da crociera Iskander-K. Tutti sono stati abbattuti”.

C’è però anche un dettaglio in più che questa volta rende la conta delle vittime nella capitale ancora più drammatica: le due donne e la bambina si trovavano vicino ad un rifugio antiaereo nel distretto di Desnianskyi mentre riecheggiava la sirena di allarme, stavano tentando di raggiungerlo ma il rifugio era rimasto chiuso. Lo ha reso noto su Telegram il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko, annunciando un’indagine e procedimenti penali. “Le forze dell’ordine stanno svolgendo azioni investigative nella clinica e sul territorio nel distretto di Desnianskyi. Sono stati aperti dei procedimenti penali. Tre persone, tra cui una bambina, sono state uccise ieri sera nei pressi della clinica – ha scritto Klitschko -. Un frammento di missile è caduto vicino all’ingresso della struttura medica quattro minuti dopo l’annuncio dell’allarme aereo. Le persone sono corse al riparo. Le indagini stanno ora accertando se il rifugio fosse aperto”.

Nel distretto di Desnianskyi sono state danneggiate tre scuole, un asilo, sei case e una stazione di polizia, ha aggiunto il primo cittadino, che ha chiesto inoltre la sospensione dei responsabili della struttura locali: “Ho fatto appello all’ufficio del presidente e del governo, che sono d’accordo sulla sospensione del capo del distretto di Desniansky, Dmytro Ratnikov, dall’esercizio delle sue funzioni. Anche il capo della struttura medica, nominato dall’amministrazione distrettuale, dovrebbe essere sospeso”. Intanto a Belgorod, la regione russa al confine con l’Ucraina in mattinata “le forze armate ucraine hanno bombardato incessantemente il distretto di Shebekinsky. Otto persone sono rimaste ferite. Non ci sono state vittime”, ha affermato su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, sottolineando inoltre che molti civili in fuga a causa dei bombardamenti ucraini vengono alloggiati in centri di raccolta. Il centro per l’ospitalità temporanea della città “si va gradualmente riempiendo”, ha aggiunto, e quindi i profughi vengono inviati “verso altri centri di raccolta liberi”.

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