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Esteri

Ucraina, i russi uccidono a Irpin il giornalista del New York Times Brent Renaud

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Un giornalista del New York Times è stato ucciso a Kiev, lo riferisce la polizia della regione. Il videoreporter Brent Renaud, 51 anni, è stato colpito quando le forze russe hanno aperto il fuoco a Irpin. Un altro giornalista che era insieme a Renaud è stato trasportato in ospedale. Lo scrive il Guardian.
“Avevamo passato un ponte a Irpin, volevamo filmare la fuga dei rifugiati, abbiamo trovato un’auto che si è offerta di portarci al secondo ponte, abbiamo passato un check point e poi hanno iniziato a sparare all’auto. Brent Renaud è stato colpito al collo, ci siamo divisi, lui è stato lasciato indietro”.
Cosí ha testimoniato Juan Arredondo, il reporter sorpreso dai colpi dell’esercito russo insieme al collega americano Brent Renaud, che è stato ucciso. Dalle prime testimonianze sembra sia stata una deliberata scelta dei soldati di sparare contro i giornalisti. Colpire chi racconta nei luoghi della guerra è il primo passo per controllare il racconto della guerra.

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Esteri

L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

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Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

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Esteri

Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

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C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

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Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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