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Cronache

Uccisa da un’auto pirata, giallo nel Varesotto

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Le luci nella notte, lo schianto e le gomme che stridono in lontananza. Lascia senza fiato la dinamica dell’investimento mortale avvenuto ieri sera in provincia di Varese, dove una donna di 41 anni ha perso la vita dopo essere stata travolta da un’auto che non ha neppure rallentato, a pochi passi dal centro di Gemonio nel luinese. Chi era alla guida, scappando, ha centrato un altro automobilista che si è visto arrivare addosso una vettura senza avere neppure il tempo di frenare. Poi il silenzio. Qualche testimone da lontano ha assistito alla scena, ha telefonato al 112, con la voce rotta dalla paura ha raccontato quello che ha visto ed è rimasto accanto a Giuseppina Caliandro fino all’arrivo dei soccorsi. La donna, purtroppo, non ce l’ha fatta. Erano circa le 21 di ieri quando Giuseppina Caliandro stava camminando in via Garibaldi, a una manciata di metri dalla piazza dal centro di Gemonio. L’auto che l’ha investita e uccisa è arrivata, secondo alcuni testimoni, a folle velocità, come fosse “comparsa dal nulla” ha detto qualcuno.

Il guidatore, non si sa ancora se un uomo o una donna, dopo averla colpita ha tirato dritto, per poi urtare come detto un’altra auto di passaggio e sparire apparentemente dietro l’angolo. Immediata la telefonata al 112 da parte di alcuni presenti, che hanno riferito ai soccorsi cosa era successo. Vigile, a terra ma apparentemente lucida, la 41 enne è andata via in ambulanza con diversi traumi, sembrava potesse farcela. Purtroppo dopo qualche ora le sue condizioni si sono aggravate e questa mattina il suo cuore ha cessato di battere. I carabinieri, coordinati dalla Procura di Varese, sono sulle tracce del pirata già da ieri sera. Testimonianze su modello, porzioni di targa e direzione della macchina pirata sono già state raccolte e vagliate, insieme alle immagini delle telecamere di videosorveglianza del comune del Varesotto. Si indaga a 360 gradi, senza escludere nulla: dall’incidente causato dalla eccessiva velocità e imprudenza alla guida ad altri contesti. Sui social numerosi i messaggi di cordoglio per la donna, da parte di decine di persone che vivono e lavorano a Gemonio.

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Cronache

Gratteri in visita al comando provinciale dei Carabinieri di Napoli

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Il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri si è recato in visita stamane alla caserma Pastrengo, storica sede del Comando Provinciale Carabinieri. Ad accoglierlo il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, Generale di Brigata Enrico Scandone e i vertici investigativi dell’Arma partenopea. Durante l’incontro, Gratteri “ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti i Carabinieri impegnati nel difficile territorio del Comando Provinciale di Napoli e ha voluto far sentire a tutti i militari la vicinanza dell’intera Procura nell’ambito di una sinergia ben consolidata”, è scritto in una nota  dell’Arma.

“Un particolare plauso è stato espresso per la professionalità e l’abnegazione quotidianamente profusi nello svolgimento del servizio, con passione ed entusiasmo, e per gli importanti risultati ottenuti nell’azione di prevenzione e repressione dell’illegalità, in ogni sua forma”. Nel corso dell’incontro il procuratore capo ed i vertici investigativi di Napoli e provincia hanno delineato anche i prossimi piani investigativi e le strategie da adottare nel contrasto alla criminalità organizzata ed a quella ‘comune’. Durante la visita Gratteri ha avuto modo di incontrare, tra gli altri, i carabinieri della centrale operativa del comando provinciale di Napoli – cuore pulsante dell’Arma territoriale – e vederli all’opera durante il “monitoraggio” dell’intera città grazie alle telecamere distribuite sul territorio.

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Cronache

Droga e armi, sei arresti dei carabinieri nel Napoletano

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Sei persone, tra cui un 17enne, sono state arrestate dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna in una operazione contro la criminalità organizzata di Afragola, in provincia di Napoli. I militari hanno svolto perquisizioni a tappeto nell’area di parco Sant’Antonio, via Calvanese e vicolo Maiello. In una abitazione sono state sorprese quattro persone, tra cui un 17enne, mentre confezionavano droga per la vendita al dettaglio tra cocaina, hashish e marijuana per un peso complessivo di un chilo. Sequestrata la somma contante di 6mila euro. L’altra perquisizione ha permesso invece di rinvenire e sequestrare a carico di due uomini fermati in strada un Kalashnikov con relativo munizionamento che era nascosto in un’auto. Trovate poi anche due pistole con il relativo munizionamento, un centinaio di proiettili di vario calibro, nascoste nel sottotetto di una abitazione di via Calvanese.

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Cronache

A Pozzuoli locali comunali in fitto a chi denuncia la camorra

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Con una delibera votata all’unanimità, il Comune di Pozzuoli intende ricompensare tutti quei cittadini che, con le loro denunce, consentiranno alla magistratura di contrastare concretamente la criminalità organizzata. Nell’atto viene stabilita, infatti, la possibilità di assegnare in fitto una parte dei locali comunali non destinati ad uso abitativo a chi abbia contribuito a far arrestare o condannare soggetti responsabili di crimini malavitosi. “Lo scopo dell’iniziativa – ha spiegato il sindaco Luigi Manzoni – è quello di concedere il giusto riconoscimento ai cittadini che abbiano assunto una posizione coraggiosa di denuncia di reati commessi dalla criminalità, esponendo la propria persona e la propria famiglia al rischio di pericolose ritorsioni. Intendiamo quindi premiare in modo tangibile il prezioso contributo che un simile comportamento di civiltà offre alle forze dell’ordine per interrompere azioni delittuose che minano la serenità del vivere quotidiano di ognuno di noi”.

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